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L’Inter giovane di Chivu: persi 2 anni (età media) dal Psg all’Urawa

L’Inter giovane di Chivu: persi 2 anni (età media) dal Psg all’Urawa

Chivu sta ringiovanendo l’Inter. Dalla finale della Champions League, con la squadra più “vecchia” della storia, alla sfida con l’Urawa nel Mondiale per Club l’età media si è abbassata di due anni e mezzo. Ecco come…

Da Monaco di Baviera a Seattle, meno di un mese, l’Inter ha perso due anni e mezzo di vita. Un processo di ringiovanimento in parte obbligato, causa infortuni e scarsa condizione fisica dei big della squadra, e molto orientato dalle scelte della dirigenza e di Cristian Chivu, l’uomo scelto da Marotta dopo l’addio di Simone Inzaghi per traghettare l’Inter nel futuro.

La dieta nella carta d’identità non è uno scherzo, ma una statistica che fotografa bene presente e futuro dei nerazzurri. nella sciagurata notte di Monaco di Baviera, quella del pokerissimo incassato dal Psg nella finale della Champions League, l’Inter aveva nei suoi titolari un’età media di 30,7 anni: la più alta di sempre per una squadra nell’atto conclusivo della più importante competizione calcistica europea.

Tre settimane dopo a Seattle contro i giapponesi dell’Urawa Red Diamonds l’età media è scesa a 28,1 anni. Oltre due in meno, una botta di gioventù necessaria per dotare i nerazzurri di linfa vitale, senza la quale le fatiche di una stagione infinita sarebbero insopportabili. In mezzo, il match con i messicani del Monterrey affrontato con un’età media dei titolari di 30 anni esatti.

Inter, così Chivu sta ringiovanendo la squadra: persi 2 anni in meno di un mese

Cosa è successo è semplice. Rispetto alla finale di Monaco, intanto, alcuni big si sono dovuti fermare causa infortuni: Dumfries, Thuram e Calhanoglu soprattutto, ma anche De Vrij e Zielinski tra le seconde linee. Altri sono stati progressivamente messi in panchina per evidenti problemi di condizione atletica. Al fischio d’inizio della sfida con l’Urawa Red Diamonds in campo c’erano ben 4 giocatori con meno di 23 anni: Sebastiano Esposito, Luis Henrique, Zalewski e Asllani, quasi un veterano con le sue tre stagioni in nerazzurro alle spalle.

E importante anche il balzo dell’età media della panchina, scesa dai 29,2 anni di Monaco di Baviera ai 24,2 di Seattle. Che la partita con i giapponesi sia stata decisa dal ventenne Valentin Carboni (nato nel 2005), insomma, non è stato solo frutto del caso visto che Chivu ha via via dato spazio, nel tentativo di infrangere il muro dell’Urawa, al classe 2005 Francesco Pio Esposito, al 2003 Petar Sucic e poi a Bastoni e Mkhitaryan.

Mondiale per Club, classifica dell’età media nella prima giornata

Un percorso di ringiovanimento che sarà irreversibile in casa Inter. E’ la linea strategica dettata dal fondo Oaktree alla quale Marotta e Ausilio si dovranno attenere per investire i denari messi a disposizione in un mercato che, finalmente per i nerazzurri, non dovrà essere più a saldo zero. Le prime operazioni lo hanno chiarito senza lasciar spazio a dubbi: Sucic (classe 2003), Luis Henrique (2001) e Bonny (2003).

L’urgenza di dover affrontare il Mondiale per Club a fine stagione sta solo accelerando il processo. Dopo l’addio di Inzaghi, Chivu è stato selezionato anche per la sua esperienza con i ragazzi, maturata in sei anni nel settore giovanile dell’Inter prima del distacco nel 2024 culminato nel debutto su una panchina da grandi nelle ultime 13 giornate, decisive per salvare il Parma dalla retrocessione.

Ancora al termine della prima giornata del Mondiale per Club, dopo il match con i messicani del Monterrey, l’Inter era la 28° per età media delle 32 squadre schierate dall’inizio negli Stati Uniti, superata per carta d’identità solo da River Plate (30,5), Monterrey (30,9), Fluminense (31,2) e Ulsan (31,2). Ecco la classifica:

  • Salzburg, 22.7
  • Manchester City, 24.3
  • Juventus, 24.5
  • Chelsea, 24.6
  • Real Madrid, 24.8
  • PSG, 24.9
  • Porto, 25.6
  • Palmeiras, 26.5
  • Pachuca, 27.1
  • Benfica, 27.7
  • Wydad, 27.7
  • Al Ain, 28.2
  • Botafogo, 28.4
  • Atlético, 28.4
  • Espérance, 28.5
  • Dortmund, 28.6
  • Al Ahly, 28.7
  • Inter Miami, 28.8
  • Urawa Reds, 29.0
  • Auckland City, 29.1
  • Bayern München, 29.2
  • Los Angeles FC, 29.3
  • Seattle Sounders, 29.3
  • Al Hilal, 29.3
  • Mamelodi Sundowns, 29.4
  • Boca Juniors, 29.7
  • Flamengo, 30.0
  • Internazionale, 30.0
  • River Plate, 30.5
  • Monterrey, 30.9
  • Fluminense, 31.2
  • Ulsan, 31.2

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