Prende il via oggi il viaggio di Vladimir Putin in India, dove avrà un incontro con il premier Narendra Modi. Si tratta della prima visita del presidente russo nel Paese da quando è iniziata la guerra in Ucraina. Secondo Al Jazeera, “Putin sarà affiancato da Andrei Belousov, suo ministro della Difesa, e da un’ampia delegazione del mondo degli affari e dell’industria, tra cui alti dirigenti dell’esportatore di armi statale russo Rosoboronexport e, a quanto si dice, i dirigenti delle compagnie petrolifere sanzionate Rosneft e Gazprom Neft”.
I rapporti fra Russia e India
Nuova Delhi non ha del resto mai realmente voltato le spalle a Mosca, anche perché intrattiene con i russi saldi legami nel settore dell’energia e della difesa: non a caso, Modi si era recato in Russia l’anno scorso. Dall’altra parte, lo zar punta a incunearsi nei rapporti tra India e Stati Uniti: rapporti che, negli scorsi mesi, si sono fatti particolarmente tesi a causa di questioni di natura commerciale.
Non a caso, citando media statali russi, il Times of India ha riferito che, durante la visita di Putin, si terrà “la firma 10 documenti intergovernativi e di oltre 15 accordi e memorandum tra entità commerciali e non commerciali dei due Paesi”. Inoltre, al di là delle relazioni bilaterali tra Mosca e Nuova Delhi, non bisogna trascurare che le due capitali fanno parte dei Brics: un blocco a cui la Casa Bianca guarda da tempo con preoccupazione, temendone gli intenti di de-dollarizzazione.
Le idee di Putin
È quindi abbastanza chiaro come Putin veda in questo viaggio un’opportunità anche per rafforzare indirettamente la propria posizione negoziale sulla questione ucraina: non è probabilmente un caso che lo zar si rechi in India proprio nel mezzo delle nuove trattative dedicate a questo delicato dossier. Il presidente russo punta, in altre parole, a ribadire di non essere isolato dal punto di vista internazionale: un messaggio, questo, che il capo del Cremlino mira a trasmettere specialmente a Washington nell’ottica dei negoziati sull’Ucraina.
Ma non è tutto. Nel suo viaggio indiano, lo zar vuole lanciare un monito anche a Pechino. È vero che ultimamente Cina e India sembrano essersi avvicinate. Tuttavia alcuni nodi strutturali nel loro rapporto restano sul tavolo. Ebbene, lo zar scommette proprio su Nuova Delhi per cercare di scongiurare un abbraccio soffocante con la Repubblica popolare cinese. In un certo senso, si tratta di una dinamica simile a quella che emerge dalle relazioni tra Mosca e Pyongyang: anche in quel caso, Putin gioca di sponda con la Corea del Nord per controbilanciare il Dragone.
Possibili scenari geopolitici
Insomma, nel suo viaggio indiano, lo zar cercherà di mantenersi in equilibrio tra Washington e Pechino, tentando di tenersi il più possibile le mani libere. Sono d’altronde numerosi i tavoli su cui Putin si sta muovendo. Al di là della crisi ucraina, il presidente russo riscontra delle difficoltà in Medio Oriente e nel Caucaso del Sud. Il potenziamento della sponda con Nuova Delhi gli è quindi funzionale per rafforzare la propria posizione negoziale e geopolitica su tutti questi dossier.
