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Milano-Cortina 2026: ecco l’elenco delle opere da realizzare per le olimpiadi

Milano-Cortina 2026: ecco l’elenco delle opere da realizzare per le olimpiadi

Disponibile qui l’elenco del piano degli interventi previsti per le prossime olimpiadi invernali

Quando si parla di olimpiadi non si può fare a meno di parlare di opere. Stadi, campi sportivi, infrastrutture: il tutto è un grosso meccanismo sempre in movimento. Complessivamente sono 73 le opere che si rendono necessarie per affrontare la grande sfida che sono le olimpiadi invernali del 2026 assegnate in accoppiata a Milano e Cortina. Ma come procedono i lavori?

Prima di concludere il suo mandato, Mario Draghi ha emanato un Dpcm i cui allegati contenevano un lungo elenco – 73 opere complessive – previste per le olimpiadi di Milano-Cortina del 2026. Tra le principali, oltre al villaggio olimpico che sorgerà nell’ex scalo ferroviario di Porta Romana a Milano, ci sono senza dubbio, come mostra lo schema qui sotto, lo stadio olimpico di Cortina, la Medal Plaza dove sorgerà il braciere olimpico, il tanto chiacchierato Oval per il pattinaggio di velocità, ma anche la pista di bob (per cui, ancora oggi, non viene escluso il piano B di utilizzare una pista già presente nella vicina Innsbruck).


Milano-Cortina 2026: ecco l’elenco delle opere da realizzare per le olimpiadi


Il documento, pubblico e raccolto da Panorama.it e disponibile in versione completa a questo link, vede una spesa complessiva di circa 2 miliardi e 700 milioni di euro. Una cifra che, ai tempi del governo Draghi, non era stata raggiunta dal governo (che stimava una copertura, come si può leggere nel testo del Dpcm, di 2 miliardi e 200 milioni di euro) ma che – come invece sottolineano le cabine di regia che si riuniscono periodicamente per discutere dello stato d’arte delle opere – è invece ora disponibile grazie alla prima legge di Bilancio del governo Meloni e fondi infrastrutturali interministeriali. A oggi, dunque, la copertura indicata dal Dpcm Draghi, verrebbe rispettata.

C’è un però.

Il 30 maggio, il giorno della prossima cabina di regia, verrà aggiornato il piano. Nuovi costi, nuovi tempi. Con una sola certezza: l’Oval, ovvero la pista di pattinaggio di velocità, verrà realizzato con fondi privati.


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