
Una manifestazione per Giulio Regeni degli europarlamentari italiani a Strasburgo

Attivisti protestano perchè sia fatta verità sulc aso Regeni – Aprile 2016

29 marzo 2016. Paola e Claudio Regeni, genitori di Giulio Regeni, con il senatore Luigi Manconi, presidente della Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani di Palazzo Madama posano per i fotografi durante una conferenza stampa in Senato a Roma, per chiedere verità sull’assassinio del giovane studente torturato a morte in Egitto lo scorso gennaio.

Paola Regeni, madre di Giulio, durante la conferenza stampa al Senato, Roma, 29 marzo 2016.

La foto dal profilo Facebook della polizia egiziana mostra i documenti ritrovati di Giulio Regeni

Un momento del sit-in davanti all’ambasciata egiziana a Roma per chiedere la verità sulla morte di Giulio Regeni

Un momento del sit-in davanti all’ambasciata egiziana per chiedere la verità sulla morte di Giulio Regeni, Roma, 25 febbraio 2016.

Un momento del sit-in davanti all’ambasciata egiziana per chiedere la verità sulla morte di Giulio Regeni, Roma, 25 febbraio 2016.

Un momento del sit-in davanti all’ambasciata egiziana per chiedere la verità sulla morte di Giulio Regeni, Roma, 25 febbraio 2016.

La vignetta contro Al Sisi pubblicata da un sito palestinese e opera del caricaturista brasiliano Carlos Latuff

Una foto tratta dall’archivio dei “sindaci dei ragazzi” di Fiumicello, di Giulio Regeni, lo studente di 28 anni scomparso il 25 gennaio al Cairo, Roma, 31 gennaio 2016.

Sul maxischermo del rinnovato impianto, prima della partita Udinese-Bologna, è stata proiettata una foto di Regeni con un applauso del pubblico presente

Fiumicello (Udine), 12 febbraio 2016, i funerali di Giulio Regeni

Fiumicello (Udine), 12 febbraio 2016, i funerali di Giulio Regeni

Fiumicello (Udine), 12 febbraio 2016, i funerali di Giulio Regeni

Il carro funebre di Giulio Regeni raggiunge la palestra dove è stata celebrata la funzione funebre, Fiumicello, 12 febbraio 2016.

Il carro funebre di Giulio Regeni raggiunge la palestra dove è stata celebrata la funzione funebre, Fiumicello, 12 febbraio 2016.

Il manifesto funebre in piazzale dei Tigli a Fiumicello dove si terranno i funerali di Giulio Regeni , il ricercatore 28enne ucciso a Il Cairo alla fine di gennaio, Fiumicello (Udine) 12 febbraio 2016

Uno degli ingressi della palestra dove si è tenuta la cerimonia funebre per Giulio Regeni , Fiumicello 12 febbraio 2016

Il feretro di Giulio Regeni raggiunge la palestra per la funzione funebre, Fiumicello, 12 febbraio 2016

Il feretro di Giulio Regeni raggiunge la palestra per la funzione funebre, Fiumicello, 12 febbraio 2016

Il feretro di Giulio Regeni raggiunge la palestra per la funzione funebre, Fiumicello, 12 febbraio 2016

Il percorso da via Yambo alla fermata della metro El Behoos a Il Cairo (Egitto), 10 febbraio 2016.

Il numero 8 di via Yambo nel quartiere Dokki al Cairo dove abitava Giulio Regeni.

Il percorso da via Yambo alla fermata della metro El Behoos a Il Cairo (Egitto), 10 febbraio 2016.

La porta dell’appartamento dove abitava Giulio Regeni a Il Cairo (Egitto), 10 febbraio 2016.

Un ingresso della fermata della metro El Behoos a Dokki, Il Cairo (Egitto), 10 febbraio 2016.

Il numero 8 di via Yambo nel quartiere Dokki al Cairo dove abitava Giulio Regeni.

La fermata della metro El Behoos a Dokki, Il Cairo (Egitto), 10 febbraio 2016.

La fermata della metro El Behoos a Dokki, Il Cairo (Egitto), 10 febbraio 2016.

Il percorso da via Yambo alla fermata della metro El Behoos a Il Cairo (Egitto), 10 febbraio 2016.

Fiori e candele in memoria di Regeni fuori dall’ambasciata italiana al Cairo

Una donna con un cartello in arabo che dice: “Perchè uccidete gli stranieri? Vi hanno fatto qualcosa?” durante il sit in in memoria di Giulio Regeni davanti all’ambasciata italiana al Cairo – 6 febbraio 2016

Il sit-in sul retro dell’ambasciata italiana al Cairo per commemorare Giulio Regeni – 6 febbraio 2016

Il sit-in sul retro dell’ambasciata italiana al Cairo per commemorare Giulio Regeni – 6 febbraio 2016

Il sit-in sul retro dell’ambasciata italiana al Cairo per commemorare Giulio Regeni – 6 febbraio 2016

Il sit-in sul retro dell’ambasciata italiana al Cairo per commemorare Giulio Regeni

Una donna partecipa al sit-in sul retro dell’ambasciata italiana al Cairo per commemorare Giulio Regeni – 6 febbraio 2016

Un sit-in sul retro dell’ambasciata italiana al Cairo ha commemorato Giulio Regeni, il giovane ricercatore friulano torturato e ucciso nella capitale egiziana, 06 febbraio 2016

L’ingresso della sala mortuaria dove è statop portato il corpo di Giulio Regeni al Cairo, 4 febbraio 2016.

L’ambasciatore italiano in Egitto Maurizio Massari davanti all’obitorio dove è stata portata la salma di Giulio Regeni. Cairo, 4 febbraio 2016

L’ambasciatore italiano in Egitto Maurizio Massari davanti all’obitorio dove è stata portata la salma di Giulio Regeni. Cairo, 4 febbraio 2016

L’ingresso della sala mortuaria dove è statop portato il corpo di Giulio Regeni al Cairo, 4 febbraio 2016.

Un’immagine di Giulio Regeni diffusa sui social network dagli amici che hanno avviato la campagna #whereisgiulio. 2 febbario 2006.

Una foto tratta dall’archivio dei “sindaci dei ragazzi” di Fiumicello, di Giulio Regeni, lo studente di 28 anni scomparso il 25 gennaio al Cairo, Roma, 31 gennaio 2016.
Il 25 gennaio, giorno della sua scomparsa al Cairo, Giulio Regeni fu arrestato dalla polizia e affidato ai servizi di sicurezza. Lo sostengono alcuni testimoni che, separatamente, hanno fornito la stessa versione alla Reuters.
– LEGGI ANCHE: Caso Regeni, fallito il vertice tra inquirenti italiani e egiziani
– LEGGI ANCHE: Il caso Regeni e la voce formica dell’Italia
– LEGGI ANCHE: Caso Regeni, le relazioni tra Italia e Egitto e i possibili scenari
Il corpo del giovane ricercatore italiano fu ritrovato il 3 febbraio al bordo di una strada della città egiziana, con evidenti segni di tortura. Ma da parte delle autorità egiziane, da quel momento, si sono susseguiti numerosi tentativi di confondere le indagine degli inquirenti italiani. Subito dopo il ritrovamento del corpo, la polizia egiziana attribuì la morte del ricercatore a un gesto di criminalità comune, negando qualsiasi coinvolgimento delle forze dell’ordine o dei servizi di sicurezza. Ipotesi perlomeno dubbisa, soprattutto dopo che diverse testimonianze hanno raccontato di come Regeni fosse preoccupato di essere stato individuato e seguio dai servizi di sicurezza, per la sua attività di ricerca e per alcuni articoli sulle organizzazioni sindacali nel Paese.
Ora invece le fonti sentite da Reuters confermano che il ragazzio fosse stato fermato dalla polizia proprio il giorno della sua scomparsa. Anzi, con lui sarebbe stato fermato anche un cittadino egiziano, sul quale mancano verifiche perché non è stato reso noto il nome. I due sarebbero stati portati alla stazione di polizia di Izbakyia. Una fonte dei servizi di sicurezza completa il racconto, sostenendo che dopo i primi accertamenti durati mezz’ora nella centrale di polizia, Regeni sarebbe stato trasferito in una delle sedi dei servizi di sicurezza nazionale.
I servizi di sicurezza egiziani hanno già smentito la notizia.