Mettere in affitto una seconda casa non significa rinunciare allo stile né trasformarla in uno spazio impersonale e freddo. Al contrario, oggi chi sceglie di affittare a medio-lungo termine – a nomadi digitali, professionisti in trasferta o persone che si spostano per lavoro – sa bene quanto l’atmosfera di una casa possa fare la differenza nell’esperienza di soggiorno.
Accoglienza, funzionalità e personalità possono convivere senza interventi strutturali invasivi. Bastano scelte mirate, materiali giusti e un’idea chiara di mood. A suggerire come farlo è Ukio, proptech specializzata in housing flessibile per chi viaggia per lavoro, oggi presente anche a Milano con appartamenti arredati e curati nel dettaglio. Ecco i cinque consigli dell’interior designer per dare carattere a una casa in affitto, senza snaturarla.
Abbracciare le forme morbide
Negli appartamenti di piccole dimensioni, le forme fanno la differenza. Mobili dalle linee sinuose e dagli angoli arrotondati aiutano a rendere gli spazi più fluidi e armoniosi, migliorando la percezione dell’ambiente. Tavoli rotondi, tavolini ovali, scaffali con curve morbide alleggeriscono l’insieme e rendono la casa più accogliente e facile da vivere, anche nel quotidiano.
Trasformare i dettagli in elementi d’arte
Sono spesso i dettagli a definire l’identità di uno spazio. Piastrelle decorative, oggetti artigianali o piccoli interventi mirati possono cambiare radicalmente l’atmosfera di una casa. Non si tratta di riempire, ma di scegliere con intenzione.
Le piastrelle modulari, ad esempio, permettono di creare cornici, mosaici o motivi grafici sulle pareti. L’uso combinato di led e tavole in legno può dare vita a decorazioni murali geometriche di grande effetto. Persino il soffitto può diventare protagonista, applicando tele o tessuti per ottenere risultati visivi sorprendenti, quasi da galleria d’arte.
Lasciare entrare luce e verde
La luce naturale resta uno degli elementi più potenti dell’interior design. Tende leggere, illuminazione calda e piante naturali contribuiscono a creare ambienti vivi e rassicuranti. Le piante, meglio se inserite in vasi auto-irriganti, sono ideali anche per chi passa molto tempo fuori casa: migliorano il benessere, aggiungono movimento e rendono lo spazio più autentico e abitato.
Scegliere materiali che “respirano”
Materiali come legno, lino, ceramica e rattan portano con sé una sensazione immediata di calore e naturalezza. Sono materiali sostenibili, tattili, capaci di invecchiare con eleganza e di rendere l’ambiente più rilassante e senza tempo. Una casa arredata con materiali che “respirano” trasmette un senso di equilibrio e comfort che resta nella memoria di chi la vive.
Definire un mood preciso
Il colore è emozione. Prima ancora di scegliere i singoli arredi, è fondamentale pensare alle sensazioni che si vogliono trasmettere. Creare una palette coerente aiuta a dare carattere allo spazio e a evitare quell’effetto asettico e monotono tipico di molte case in affitto.
Mescolare tonalità non è un errore, se fatto con criterio. Un filo cromatico ben scelto può trasformare un ambiente, renderlo riconoscibile e accogliente, e farlo sentire davvero “casa”, anche a chi è lontano dalla propria.
