Dopo 17 anni riaprono i grandi magazzini Samaritaine di Parigi

«Divertitevi a riscoprire Samaritaine».

Dopo 17 anni, a Parigi si riaprono le porte di quella che Emile Zola definì la “cattedrale del commercio moderno". Samaritaine Paris Pont-Neuf è uno dei grandi magazzini che a fine Ottocento cambiarono il volto di Parigi e oggi diventa anche simbolo di una ripartenza, un ritorno agli spazi condivisi, allo shopping in presenza, al contatto umano. «Un meraviglioso tesoro francese» come ha esclamato il presidente Emmanuel Macron durante l'inaugurazione.

La sua storia inizia nel 1870 quando Ernest Cognacq e la moglie Marie-Louise Jaÿ si trasferirono in un edificio nel cuore di Parigi al confine tra la spumeggiate rive droite e la borghese rive gauche. La coppia comprese immediatamente il potenziale di quel luogo e iniziarono il loro progetto commerciale con una semplice bancarella all'angolo di rue de la Monnaie e rue du Pont-Neuf. Nel 1910, l'edificio Art Nouveau di Frantz Jourdain fu inaugurato e, 18 anni dopo, si aggiunse un nuovo edificio Art Deco progettato da Henri Sauvage. Con queste premesse, certo non stupisce che Samaritaine sia presto diventato un luogo di culto per lo shopping di lusso.

Dopo la chiusura per motivi di sicurezza nel 2005, il gruppo LVMH ha acquistato lo spazio e avviato un'ambiziosa ristrutturazione con l'obiettivo di trasformare il quartiere parigino in un cuore verde della capitale, in parte pedonale, e con uno spazio per l'arte con l'apertura di molte gallerie. Gli edifici Art Nouveau e Art Deco sul lato di rue de Rivoli sono stati completamente restaurati, mentre è stato aggiunto un nuovo edificio moderno, opera dell'agenzia di architettura giapponese Sanaa. Un investimento importante, stimato attorno ai 750 milioni di euro. Per dare qualche numero: sono stati interamente ristrutturati o realizzati 70.000 mq di cui 20.000 mq di superficie commerciale e 15.000 mq di uffici. Sono stati riclassificati 10.000 mq di strade e marciapiedi ed è stata realizzata una piazza pubblica di 5.000 metri quadrati. Tutto questo ha richiesto il coinvolgimento di 3.000 persone e 280 aziende francesi.

Éléonore de Boysson, presidente di DFS (il gruppo che ha concepito e gestice la nuova Samaritaine), ha raccontato: «Più che un centro commerciale, vogliamo che Samaritaine sia un luogo di scoperta, sorpresa ed esperienza. Un luogo dove i clienti possono assistere all'avanguardia della creazione e gustare la cucina di uno chef contemporaneo, concedersi un pezzo di lusso gustando un espresso preparato da un barista esperto, scoprire gioielli di design artigianale e rilassarsi nella spa, o incontrare giovani artisti e discutere dell'architettura circostante con una guida storica. In questo luogo in continua evoluzione, c'è sempre qualcosa che accade per catturare l'attenzione dei parigini che passeggiano e dei turisti esigenti in cerca dell'"art de vivre" francese».

Samaritaine Paris Pont-Neuf oggi ospita 600 brand su sette piani e sceglie di abbattere le barriere della moda per una collezione unificata e in continua evoluzione, grazie a una sapiente selezione di pezzi di marchi di lusso affidabili, marchi francesi per antonomasia e pezzi esclusivi di designer emergenti. Dai vestiti alle scarpe e alle borse, ogni piano diventa un'opportunità per esplorare un mondo diverso e mettere insieme una silhouette unica. Non solo, l''edificio di vetro di rue de Rivoli diventa un “parco giochi della moda", che invita il visitatore a scoprire le ultime tendenze dello streetwear mentre si gusta un espresso, sorseggiato davanti alla street art.

Alla bellezza è dedicato uno spazio particolarmente significativo, il più grande d'Europa. Si parla infatti di 3.400 metri quadri dedicati all'universo beauty, strategicamente posizionato al piano terra per beneficiare della luce naturale (la migliore per testare un nuovo tipo di make-up). La selezione di 200 brand fa eco all'architettura con un mix-and- match di successo. Sul lato Pont-Neuf, lusso istituzionale ed elementi essenziali come Dior, Chanel e Guerlain si mescolano all'ambiente parigino di Hubert de Malherbe, con pavimenti in parquet, strutture in ottone dorato e mosaici che ricordano le origini Art Nouveau dell'edificio. Sul lato Rivoli, marchi di tendenza unisex come Aesop, The Ordinary e Le Labo sono presentati in un ambiente urbano con cemento cerato, mobili metallici e materiali grezzi come il legno.

Ma Samaritaine non è solo moda, è anche buon cibo. Al suo interno sono infatti presenti ben 12 ristoranti esclusivi che soddisfano ogni gusto. Dall'insalata to-go alla cucina creativa da gustare di fronte ai tetti di Parigi, dalla cena al croissant preparato davanti ai nostri occhi, ogni spazio è il frutto di un concetto esclusivo immaginato da grandi chef stellati, pasticceri di talento, panettieri premiati e i migliori partner: Dalloyau, Maison Plisson, La Brûlerie des Gobelins, Bogato e molti altri. Il gioiello di questa gamma è però Voyage, uno spazio di 1.000 mq sotto l'emblematico tetto di vetro Art Nouveau, dove la gastronomia, l'arte e le esperienze si incontrano con un nuovo chef ogni stagione, e una tavola immersiva, a base di champagne Krug.














































































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