Profughi, il rientro dalla Grecia in Turchia. Le foto

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Mytilene, Grecia - 5 aprile: protesta dei rifugiati provenienti dall'Afghanistan e dal Pakistan nel centro greco contro l'espulsione in Turchia in seguito all'accordo UE per affrontare la crisi della migrazione di massa in Europa (Photo by Milos Bicanski / Getty Images )
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Alcuni attivisti si attaccano alla catena di ancoraggio di un traghetto mentre cercano di interferire con la deportazione dei migranti pakistani in Turchia dal porto di Mitilene sull'isola greca di Lesbo il 8 aprile, 2016 / AFP / Stringer ( Photo credit should read STRINGER / AFP / Getty Images )
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Un traghetto turco che trasporta i migranti lascia il porto di Mitilene, Lesbo il 8 aprile 2016 / AFP / Stringer ( Photo credit should read STRINGER / AFP / Getty Images )
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20 Febbraio 2016 - Un gruppo di bambini tra rifugiati e migranti, su un gommone che dalla Turchia era diretto sull'isola greca di Lesbo, vengono tratti in salvo dalla guardia costiera greca al largo Mytilene, Lesbo
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Bambini che dormono al porto di Chios, dove i rifugiati e i migranti che sono riusciti a lasciare il centro di detenzione VIAL sono accampati dal 5 Aprile, 2016 dopo che la Grecia ha rimandato i primi migranti in Turchia con l'accordo stipulato con l'UE per fermare l'ondata di persone
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Protesta dei rifugiati provenienti dall'Afghanistan e dal Pakistan nel centro greco contro l'espulsione in Turchia in seguito all'accordo UE per affrontare la crisi della migrazione di massa in Europa (Photo by Milos Bicanski / Getty Images )
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Rifugiati provenienti dall'Afghanistan e dal Pakistan nel centro greco protestano contro l'espulsione in Turchia in seguito all'accordo UE per affrontare la crisi della migrazione di massa in Europa (Photo by Milos Bicanski / Getty Images )
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Rifugiati dal Pakistan protestano contro l'espulsione in Turchia in seguito all'accordo UE per affrontare la crisi della migrazione di massa in Europa (Photo by Milos Bicanski / Getty Images )
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Migranti e rifugiati protestano per aprire le barricate che sono state costruite vicino al loro campo di fortuna nel villaggio settentrionale di confine greco di Idomeni , il 6 Apr 2016 credit: Bülent KILIC / AFP / Getty Images
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Controllo documenti al porto di Mytilene di Lesbo, Grecia il April 8, 2016 Credit: STRINGER/AFP/Getty Images
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Migranti e rifugiati protestano con la polizia antisommossa per chiedere la riapertura dei confini al loro campo di fortuna nel villaggio di confine settentrionale di Idomeni, il 7 Aprile 2016 Credit: Bülent KILIC / AFP / Getty Images
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Migranti e rifugiati durante uno scontro con la polizia antisommossa per chiedere la riapertura dei confini al loro campo di fortuna nel villaggio di confine settentrionale di Idomeni , il 7 Aprile 2016 Credit: Bülent KILIC / AFP / Getty Images
Migranti e rifugiati durante uno scontro con la polizia antisommossa per chiedere la riapertura dei confini al loro campo di fortuna nel villaggio di confine settentrionale di Idomeni , il 7 Aprile 2016 Credit: Bülent KILIC / AFP / Getty Images
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Migranti e rifugiati durante uno scontro con la polizia antisommossa per chiedere la riapertura dei confini al loro campo di fortuna nel villaggio di confine settentrionale di Idomeni , il 7 Aprile 2016 Credit: Bülent KILIC / AFP / Getty Images
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Un bambino piange tra i migranti e i rifugiati durante uno scontro con la polizia antisommossa per chiedere la riapertura dei confini al loro campo di fortuna nel villaggio di confine settentrionale di Idomeni , il 7 Aprile 2016 Credit: Bülent KILIC / AFP / Getty Images
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Migranti e rifugiati durante uno scontro con la polizia antisommossa per chiedere la riapertura dei confini al loro campo di fortuna nel villaggio di confine settentrionale di Idomeni , il 7 Aprile 2016 Credit: Bülent KILIC / AFP / Getty Images
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Migranti e rifugiati durante uno scontro con la polizia antisommossa per chiedere la riapertura dei confini al loro campo di fortuna nel villaggio di confine settentrionale di Idomeni , il 7 Aprile 2016 Credit: Bülent KILIC / AFP / Getty Images
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Migranti e rifugiati durante uno scontro con la polizia antisommossa per chiedere la riapertura dei confini al loro campo di fortuna nel villaggio di confine settentrionale di Idomeni , il 7 Aprile 2016 Credit: Bülent KILIC / AFP / Getty Images
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Migranti e rifugiati durante uno scontro con la polizia antisommossa per chiedere la riapertura dei confini al loro campo di fortuna nel villaggio di confine settentrionale della Idomeni , il 7 Aprile 2016 Credit: Bülent KILIC / AFP / Getty Images
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Un funzionario Frontex accompagna un migrante pakistano sul traghetto diretto in Turchia al porto di Mitilene sull'isola greca di Lesbo il 8 aprile, 2016 credit: STRINGER / AFP / Getty Images
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Migranti e rifugiati durante uno scontro con la polizia antisommossa per chiedere la riapertura dei confini al loro campo di fortuna nel villaggio di confine settentrionale della Idomeni , il 7 Aprile 2016 Credit: Bülent KILIC / AFP / Getty Images
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Migranti e rifugiati durante uno scontro con la polizia antisommossa per chiedere la riapertura dei confini al loro campo di fortuna nel villaggio di confine settentrionale di Idomeni , il 7 Aprile 2016 Credit: Bülent KILIC / AFP / Getty Images
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Migranti e rifugiati durante uno scontro con la polizia antisommossa per chiedere la riapertura dei confini al loro campo di fortuna nel villaggio di confine settentrionale di Idomeni , il 7 Aprile 2016 Credit: Bülent KILIC / AFP / Getty Images

"Stop alle deportazioni", "Unione europea vergognati", "Libertà per i migranti". Tra proteste, insulti e tanta disperazione la storia delle migliaia di persone che scappano dalla fame e dalla guerra è ancora tutta da scrivere.

I nuovi respingimenti
Come uno tsunami, l’onda dei respingimenti dalla Grecia verso la Turchia non si arresta. E mentre durante la notte un’imbarcazione con a bordo un gruppo di 124 profughi era partita dalle isole di Chio e Samo verso Lesbo per poi proseguire per la Turchia, questa mattina una barca con 45 immigrati pakistani del campo profughi di Moria è attraccata nel porto di Dikili seguendo il piano concordato lunedì scorso da Bruxelles con Ankara.

Grecia, le deportazioni dei migranti verso la Turchia


Le proteste
A nulle sono valse le proteste di un gruppo di attivisti contro le espulsioni che ha cercato di ostacolare le partenze gettandosi in acqua e attaccandosi all'ancora dell'imbarcazione di Frontex.

I prossimi arrivi
Nelle prossime ore è previsto l’arrivo di almeno altre due imbarcazioni da Chio, Samos e Kos, per un totale di 150 migranti. Tra questi, su informazioni rivelate dall’emittente turca Haberturk, vi sarebbero iracheni e palestinesi.

Ma sono soprattutto i migranti pakistani a creare preoccupazione: il loro numero nei campi in Grecia ha superato le 5mila unità e si teme il collasso. OLtre ad altre proteste. Così, per tamponare l'emergenza il parlamento turco ha approvato nella notte un vecchio accordo stipulato nel 2010 con il governo pakistano per il reimpatrio degli immigrati pakistani irregolari.

Il calo dei migranti in Germania e i timori per l’Italia
A cantare vittoria sembra solo Berlino che registra una chiara riduzione del flusso dei migranti. Certo è che i dati tedeschi parlano chiaro: nell'ultimo trimestre del 2015 gli ingressi in Germania erano stati 500mila, ma nei primi tre mesi di quest’anno il numero si ridotto del 66% con 170 mila arrivi. A spiegarlo il ministro degli Interni De Maiziere aggiungendo che a fronte della diminuzione degli arrivi sono aumentate le domande di asilo: dal 1 gennaio 2016 infatti le richieste presentate in Germania sono state 181.400. Per fare previoni invece è presto: secondo il ministro tedesco potrebbero esserci anche altre rotte, per esempio sul fronte Libia-Italia.

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