Come ha reagito il web al dramma di Elena Santarelli

Non solo commenti al vetriolo e odiatori seriali che postano le loro frustrazioni. L'altra faccia del web, quella meno cinica e greve, ha preso il sopravvento dopo il post in cui Elena Santarelli ha raccontato il dramma suo e del marito Bernardo Corradi dopo aver scoperto la malattia del figlio Giacomo. "Un pugno nello stomaco" che la showgirl ha rivelato su Instagram, scatenando una reazione inattesa. 

Elena Santarelli racconta la malattia del figlio

"Una diagnosi che un genitore non vorrebbe mai sentirsi pronunciare dai medici". Ha parlato della malattia del figlio Giacomo senza voler entrare nei dettagli Elena Santarelli, con una confessione a cuore aperto che in poche ore è diventata virale. "Il 30 novembre è come se io e mio marito avessimo ricevuto un pugno nello stomaco senza preavviso, un pugno così forte che ti toglie il respiro e ti gela il corpo all’istante", ha scritto la conduttrice. 

Un dramma senza nome, anche se è facile intuire di quale malattia si tratti, vissuto accanto al marito Bernardo Corradi - la coppia ha anche una figlia di un anno, Greta - e ai medici dell'Ospedale Bambino Gesù di Roma. Tra i tanti ringraziamenti, oltre alla famiglia e agli amici, c'è quello "a tutte le mamme che ho conosciuto in quel reparto, ecco solo voi forse avete capito realmente come mi sentivo e come mi sento perché come me ci state passando". 

Il 30 novembre e’ come se io e mio marito avessimo ricevuto un pugno nello stomaco senza preavviso ,un pugno così forte che ti toglie il respiro e ti gela il corpo all’istante . Ho sempre pensato che quando diventi mamma o papà sei automaticamente impotente,nel senso che non puoi mai proteggere i tuoi figli da tutto e tutti che prima o poi la mamma e il papà si sentono disarmati ,e così quella sera si è materializzato questo pensiero ,una diagnosi che un genitore non vorrebbe mai sentirsi pronunciare dai medici ma con cui abbiamo dovuto cominciare a farci l’abitudine,non voglio entrare nei particolari ma voglio solo dire grazie a tante persone,incominciando dal dottor Marras e a tutta la sua equipe,alla dottoressa Angela Mastronuzzi (per noi diventata solo “Angela “)a tutto il gruppo di infermieri del bambin Gesù che amorevolmente ci hanno seguito ,al nostro pediatra e amico il Prof.luigi Giannini ,al dott. Savastano che intuì insieme al mio istinto materno che bisognava andare a fondo ,a tutta la mia famiglia e a quella di mio marito ,ai nostri amici che ci hanno sempre regalato parole di conforto e amore anche quando non avevo voglia di sentire nessuno e sfogavo tutta la mia rabbia contro tutto e tutti ,a tutte le mamme che ho conosciuto in quel reparto ,ecco solo voi forse avete capito realmente come mi sentivo e come mi sento perché come me ci state passando..grazie anche a Greta che inconsapevolmente tutti i giorni ci ha strappato dei sorrisi che per qualche istante ci hanno fatto volare via con la mente..se ho dimenticato qualcuno di importante sappiate che siete tutti nei nostri cuori,che questa battaglia la faremo tutti assieme e sicuro la vinceremo!Energia positiva genera energia positiva e a te Angela voglio prometterti che insieme realizzeremo la ludoteca in reparto.Come disse Benigni “ la vita è’ bella -life is beautiful” e in quanto tale deve essere vissuta tornando piano piano alla normalità senza paura ,più facile a dirsi che a farsi ma deve essere così anche se la paura prende il sopravvento. https://www.progettoheal.com/ https://www.ilmondodimatteo.com/ https://www.iragazzidellaluce.org/ se volete farvi un regalo #grazie

Un post condiviso da Elenasantarelli (@elenasantarelli) in data:

Il sorprendente abbraccio collettivo del web 

Quasi seimila commenti e più di 72 mila likes. Sono queste le reazioni scatenate dal post di Elena Santarelli in ventiquattro ore: numeri in costante aumento, ma non è tanto la quantità a colpire, quanto la quantità. Se è vero che i personaggi famosi più di tutti sono il bersaglio privilegiato di haters frustrati e commentatori violenti, in questo caso impressiona il fiume in piena di messaggi positivi e affettuosi. 

Un effetto valanga che ha generato uno straordinario "abbraccio collettivo", seppur virtuale, per il piccolo Giacomo. Davanti alla malattia e alle curve più bastarde della vita, si accorciano le distanze, ci si dimentica dei cognomi blasonati e delle loro vite dorate. Quasi ci si sente tutti più vicini, come se fosse un modo per esorcizzare la paura.

Una solidarietà così dirompente e contagiosa che per qualche ora ha silenziato il "lato oscuro" del web più cinico, com'era accaduto già lo scorso ottobre con Fabrizio Frizzied è capitato poche settimane fa dopo il malore di Nadia Toffa. "Siete tutti nei nostri cuori, questa battaglia la faremo tutti assieme e sicuro la vinceremo - ha chiosato la Santarelli - Energia positiva genera energia positiva".


Lo sfogo di Elena Santarelli

Ventiquattrore dopo non è mancato però un piccolo sfogo da parte della Santarelli, che ai media ha chiesto di portare rispetto e di non parlare del figlio come di un "malato". Un chiarimento netto, anche questo postato su Instagram.

"Non sono entrata nel particolare del nostro problema. Come altre migliaia di famiglie abbiamo un problema da risolvere e lo risolveremo, mio figlio è bello forte e solare come sempre e noi genitori siamo i primi a guardarlo come un bimbo normale, non lo guardiamo con gli occhi del "malato", quindi se potete cercate di portare rispetto a 360 gradi ed utilizzate parole appropriate".

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