Albania, la nuova meta per chi ama il mare proposta da Melià
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Albania, la nuova meta per chi ama il mare proposta da Melià

Sorge vicino a Durazzo il primo hotel del gruppo maiorchino che promette sette aperture nella repubblica balcanica per un totale di 1.600 camere

Bellezze naturali incontaminate, una cultura unica ed esperienze autentiche fanno dell’Albania una delle destinazioni turistiche europee più promettenti, tanto da comparire nella classifica «Best in Travel 2023» di Lonely Planet. E se fino a qualche anno fa era il Sud della repubblica balcanica ad attirare turisti da tutto il mondo, oggi è la parte settentrionale, con i suoi borghi antichi, ad affascinare milioni di persone e a convincere i grandi nomi dell’ospitalità internazionale a scommettere sull’Albania.

Secondo i dati INSTAT, dal gennaio 2023 oltre 377.000 stranieri hanno visitato l’Albania per una crescita pari al 94.2%. Il 2022 si è invece concluso con 7.5 milioni di turisti, un aumento del 32% rispetto all’anno precedente.

Il primo ministro albanese, Edvin Kristaq Rama (Edi Rama) ha più volte parlato del suo sogno di fare del Paese il «campione turistico» della regione entro la fine del decennio. Un impegno che ha sottolineato anche durante l’inaugurazione del Meliá Durrës, la prima di sette strutture che il gruppo maiorchino prevede di aprire in Albania (per un totale di 1.600 camere).

«Siamo da sempre pionieri dell’ospitalità» ha raccontato a Panorama.itGabriel Escarrer Jaume, vice presidente e amministratore delegato di Meliá Hotels International, svelando la nuova struttura da 455 camere e 10 ville che sorge a mezz’ora di macchina da Dürres (in italiano Durazzo) sulla spiaggia di Gjiri I Lalzit, costruita grazie alla collaborazione del gruppo Conconrd Investment.

«Confidiamo nel potenziale turistico della zona e siamo pienamente impegnati a guidare, insieme a partner locali, lo sviluppo del settore alberghiero internazionale, come già fatto in altre mete» ha proseguito il CEO. «Dopo aver visto in prima persona l'enorme potenziale del paese e il suo impegno per lo sviluppo del turismo internazionale, sono convinto che insieme costruiremo una nuova storia di successo nel Mediterraneo e sono estremamente grato per la fiducia che i nostri partner hanno riposto nella nostra azienda per realizzare questo sogno».

Il sodalizio tra l’Albania e Meliá nasce dal desiderio di rilanciare il paese come destinazione «di qualità» di alto livello, rivolgendosi a nuovi mercati. A sottolinearlo è stato lo stesso ministro del Turismo e dell’Ambiente, Mirela Kumbaro, che parla di «energia positiva» e dell’obiettivo di dare vita a un «turismo rispettoso dell’ambiente, responsabile e sostenibile».

«L’Albania si può posizionare come nuova destinazione con alti standard, a partire dalla sostenibilità» ha aggiunto Escarrer. «Visto che esistono pochi hotel al momento, è possibile costruire strutture che rispettino l’ambiente che li circonda. L'Albania ha il potenziale per diventare un punto di riferimento per la sostenibilità».

«Il Gruppo Meliá è stato insignito negli ultimi sette anni del titolo di realtà più sostenibile nel settore dell’ospitalità. Ci impegniamo da sempre nel rispetto dell’ambiente e lavoriamo da sempre al fianco dei governi locali per dare il meglio. Credo che questa sia l’unica strada corretta da percorrere per espandere il turismo in una nuova area» ha proseguito. «Dalla mia prima visita in Albania ho avuto modo di confrontarmi con il primo ministro e grazie alla collaborazione con Conconrd Investment posso dire che abbiamo trovato i partner migliori per questa nuova avventura».

Definita dagli addetti ai lavori «il tesoro nascosto nel Mediterraneo», l’Albania ha infatti tutte le carte in regola per diventare una delle mete più amate per i turisti di tutto il mondo, con offerte che spaziano dall’enogastronomia al turismo culturale, dal rafting all’hiking.

Facilmente raggiungibile dall’Italia con voli diretti dalle principali città alla capitale Tirana, l’hotel Meliá Durrës si presenta come nuova icona dello sviluppo turistico della destinazione, con la sua spiaggia privata di 1.000 metri quadrati e le sue incredibili piscine, che costituiscono la parte centrale della struttura alberghiera con 125 metri di lunghezza complessivi, cui si aggiungono due piscine a sfioro e due interne.

L’offerta gastronomica dell’hotel si compone di un totale di 12 bar e ristoranti tra cui non manca uno spazio dedicato alla più autentica cucina italiana, con ingredienti freschi e di qualità (il loro tiramisù vi lascerà piacevolmente stupiti).

Tra le strutture spicca anche la Spa, progettata dal rinomato architetto italiano Simone Micheli. Un’oasi di benessere su due piani dove vivere un’ampia varietà di esperienze sensoriali.

Sempre a Durazzo, Meliá Hotels International prevede di aprire quest’anno il Sol Tropikal Dürres, un moderno resort sulla spiaggia con un totale di 383 camere, di cui 180 saranno disponibili nel 2023 e le restanti verranno inserite progressivamente.

Seguiranno l’Hotel Altea Meliá Collection, a Palasa Beach, un hotel di lusso con 142 camere e suite, comprese spettacolari ville di fronte al mare; il Sol Fafa Golem, un resort all’avanguardia, fronte mare, con 460 camere, pensato per le vacanze in famiglia; l’Eliza Hotel Affiliated by Meliá a Tirana, con 46 camere; l’Hotel Tomorri Affilate by Meliá con 120 camere, situato a Berat, città patrimonio Unesco; e, infine, il Gran Meliá Tirana, con 125 camere, nel cuore della capitale.

Ma l’impegno del gruppo Meliá non si ferma all’Albania. Per luglio è previsto il lancio di un nuovo progetto, molto caro a Gabriel Escarrer Jaume, una nuova catena di alberghi creata insieme al campione di tennis Rafael Nadal.

«Ci conosciamo da più di 20 anni» ha iniziato a raccontare il CEO di Meliá. «Un anno fa, durante una cena abbiamo iniziato a parlare della nostra idea di ospitalità. Abbiamo trovato tanti punti in comune e abbiamo deciso di portare insieme un po’ di “Mediterranean flavor” nel mondo».

Il progetto, che prende il nome di Zel - «paradiso in maiorchino» - si compone di 20 strutture di cui l’80% situate in location di mare e le altre in città d’arte «dove Rafa ha avuto modo di giocare negli anni». L’obiettivo sono 20 strutture nei prossimi cinque anni, a partire dalla spiaggia di Palmanova a Maiorca, città di appartenenza di Nadal ed Escarrer.

«Ci teniamo sempre impegnati. Quando si ama quello che si fa, è così che dovrebbe essere». Alla prossima avventura.

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Mariella Baroli