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La Juve e le altre: pagelle a due settimane dall'inizio della Serie A

Domenica prossima la Supercoppa, poi il via al campionato. Mercato, dubbi e speranze delle grandi a caccia della Champions League

Appuntamento domenica 13 agosto ore 20,45 allo stadio Olimpico. Juventus contro Lazio per la Supercoppa italiana che apre ufficialmente la stagione del calcio nostrano, anche se il Milan è già atterrato nel prelimibare che lo dovrà riportare in Europa e prima dell'avvio del campionato (19 agosto) ci sarà anche spazio per il Napoli di Sarri contro il Nizza.

Manca pochissimo ai primi verdetti e non molto alla fine della sessione di calciomercato che chiude i battenti alle ore 23 del 31 agosto prossimo. Si può cominciare a fare qualche bilancio anche per quanto visto nelle amichevoli estive che, come tradizione, spesso illudono o deludono senza poi lasciare traccia, ma che qualche indicazione la danno. Soprattutto su cosa c'è ancora da fare, squadra per squadra, da qui al momento del calcio vero.

La Juventus si scopre indifesa

Apertua obbligata per la Juventus campione d'Italia in carica. La partenza di Bonucci per il Milan e l'addio di Dani Alves hanno lasciato indebolita una difesa che ha sempre rappresentato il punto di forza nelle stagioni dei sei scudetti consecutivi. Non significa che i bianconeri siano diventati vulnerabili all'improvviso, ma certamente Allegri avrà da lavorare parecchio per ritrovare i vecchi equilibri.

Voto al mercato 7,5 perché la qualità davanti non manca e la coppia Bernardeschi-Douglas Costa garantisce un salto in alto soprattutto in chiave europea. Marotta, però, è chiamato a non ripetere gli errori delle scorse stagioni: il centrocampista serve (anche se Marchisio appare finalmente ritrovato in piena condizione) e scommettere su Rugani dietro rischia di essere un azzardo. La Juve punta forte sul giovane, ma se i 7 gol presi nelle 4 amichevoli non fossero solo un caso...

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Napoli e Roma all'inseguimento

Dietro la Juventus ci sono Napoli e Roma che sognano di avvicinare la regina del calcio italiano. Il Napoli che ha cambiato pochissimo, quasi nulla (voto 8 al mercato di continuità) sta confermando i tantissimi pregi fatti vedere nel girone di ritorno da 48 punti della scorsa stagione. Però c'è anche qualche errore di troppo, vizi che Sarri dovrà correggere in fretta per non disperdere le potenzialità in un campionato in cui non sono concessi passi falsi.

Il playoff di Champions League contro il Nizza è lo spartiacque stagionale. Dentro o fuori avrà ripercussioni anche psicologiche come insegna il passato. Guai a fallire. La Roma appare un gradino sotto e aspetta dal mercato l'esterno che sostituisca per qualità e numero di gol il partito Salah. Ad oggi voto 7-, con menzione per Di Francesco che ha cominciato a lasciare il segno con la sua idea di calcio.

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Le milanesi ancora incomplete

A due settimane dal via del campionato le milanesi sono ancora dietro al terzetto di testa. Eppure qualcosa si muove, o per un mercato faraonico come quello del Milan o per il lavoro certosino di Spalletti nel caso dell'Inter. In ogni caso indicazioni che lasciano sperare, anche se saranno decisive le ultime mosse sul calciomercato per coprire i buchi di rosa.

Al Milan (voto 8,5 per il mercato) servono un attaccante affidabile e un centrocampista che completi il reparto. Andrè Silva fin qui non ha convinto e non si può progettare la stagione su di lui. Dalla scelta di Fassone e Mirabelli dipendono molte delle possibilità di agganciare l'indispensabile Champions League. Montella ha molti modi di far giocare la sua squadra e necessità di tempo per assemblearla al meglio.

Spalletti si è preso l'Inter malgrado un mercato contraddittorio, annunciato pieno di grandi nomi e fin qui soprattutto funzionale all'idea di calcio del tecnico. Voto 7 che potrà crescere con l'arrivo di un esterno difensivo e di uno offensivo. Attenzione, però, perché le vittorie in serie dell'estate dicono che le potenzialità dei nerazzurri erano già alte e serviva soprattutto ordine mentale, disciplinare e tattico dopo la girandola di dieci allenatori nell'era post-Triplete.

Le altre pretendenti all'Europa

Le altre lavorano in silenzio. La Lazio non ha ancora risolto i dubbi legati a Keita e De Vrij, nodi che rischiano di indirizzare una stagione che parte senza la certezza di Biglia e con in più l'Europa League da onorare al meglio. Il voto fin qui è 6,5 ma deve crescere nelle ultime settimane.

La Fiorentina dei Della Valle che sono in polemica uscita dal mondo del calcio si è indebolita e difficilmente competerà per la parte alta della classifica: voto 4,5. L'Atalanta è a caccia dell'ennesimo miracolo con in più l'ostacolo delle fatiche europee: voto 6 se Gasperini riuscirà a trattenere Spinazzola e a far ripetere gli altri sui livelli di un anno fa. Il Torino aspetta di sapere con certezza se Belotti resta e ha dato a Mihajlovic una squadra ancora incompleta: voto 5,5.

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Giovanni Capuano