Abu Bakr Al Baghdadi
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Isis, il "califfo" Al Baghdadi sarebbe in Libia

Secondo un'agenzia iraniana il leader della jihad, gravemente ferito in un raid a ottobre, sarebbe stato portato a Sirte

Continua il mistero sulla sorte dell'autoproclamato califfo, il leader dell'Isis, Abu Bakr Al Baghdadi: sarebbe fuggito a Sirte, in Libia. Lo sostiene l'agenzia iraniana Fars citando fonti libiche. "Mentre tutti lo cercano in Iraq e Siria, nessuno si aspetta che sia a Sirte", ha riferito la fonte all'agenzia.

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La città libica - che diede i natali anche a Muammar Gheddafi - è una delle roccaforti del califfato in Libia. Al Baghdadi, secondo l'agenzia, si sarebbe trasferito dalla città siriana di Albu Kamal all'irachena Mosul, nella provincia di Ninive. Lo scorso ottobre l'aviazione di Baghdad ha però colpito il suo convoglio, diretto a Al-Karable: 25 comandanti sono stati uccisi mentre il "califfo" è rimasto gravemente ferito. Il leader terrorista, continua la Fars, è stato quindi portato a Raqqa, capitale del califfato in Siria, dove un'operazione d'urgenza gli ha salvato la vita.

Ma la necessità di cure più approfondite ha fatto sì che al-Baghdadi fosse spostato in Turchia; un trasferimento, attacca la Fars citando a sua volta la tv libanese di Hezbollah al-Manar, fatto "dalla Cia in coordinamento con i servizi di intelligence turca". Dalla Turchia al Baghdadi sarebbe infine riparato a Sirte. 

Il trasferimento a Sirte, città natale di Gheddafi ora nelle mani dei jihadisti, si spiegherebbe con la necessità di fuggire alla caccia dell'Intelligence Scharing Center di Baghdad, dove operano congiuntamente i servizi di Iraq, Iran, Russia e Siria. Braccato da più parti, il "califfo" avrebbe dunque trovato un più sicuro rifugio a Sirte, definita dalla fonte libica della Fars "la roccaforte jihadista più sicura al mondo".

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