Poche città al mondo possono competere con il fascino, la storia e le bellezze di Venezia. Forse nessuna, in realtà. In fin dei conti, il ritorno del caldo e del bel tempo possono essere la scusa perfetta per regalarsi un weekend a Venezia, da vivere esplorando le calle (“strade” in dialetto), i canali e le numerosissime attrazioni che la città può offrire.
Dove alloggiare in un weekend a Venezia
Naturalmente, la prima cosa da scegliere con cura quando si pianifica un viaggio è l’alloggio in cui si soggiornerà. Se l’intenzione è quella di scegliere un hotel che sia vicino alle principali attrazioni ma allo stesso tempo lontano dal caos del centro città, allora un’ottima soluzione è il Ca’ Pisani Hotel.
Il Ca’ Pisani è un boutique hotel che si trova nel sestiere di Dorsoduro, uno degli ultimi dove è ancora possibile vivere la città da veri veneziani, non è certo un caso che molti dei 49mila abitanti dei sei sestieri della città lagunare vi risiedono ancora. La struttura è un quattro stelle Superior, il primo hotel di design di Venezia. La posizione è invidiabile: a pochi minuti dalle Gallerie dell’Accademia, nelle vicinanze della Collezione Peggy Guggenheim e della Collezione Pinault, il Ca’ Pisani è senza dubbio uno degli indirizzi più interessanti del sestiere.
Se l’elegante impianto tardo trecentesco, tipicamente veneziano, rimane invariato, gli interni e gli arredi dell’hotel sono un tuffo nel modernismo e nel liberty di stampo italiano. Con una chicca, all’interno dell’hotel, sulle scale che portano al primo piano, è presente un disegno originale di Fortunato Depero, uno dei più importanti esponenti del “secondo futurismo” italiano. Presente all’interno dell’hotel anche il ristorante La Rivista. Aperto anche agli ospiti esterni, si iscrive anch’esso nel solco stilistico del Ca’ Pisani Hotel. Il nome e lo spunto del design derivano dalla tempera a motivo floreale del 1925, sempre di Fortunato Depero, esposta nella sala. A completare I’arredo troviamo mobili in legno scuro, il bancone ad onda originale degli anni ’40 e i molteplici richiami al futurismo.
Cosa vedere in un weekend a Dorsoduro
In un weekend a Venezia si possono fare moltissime cose. Usando come base di partenza il Ca’ Pisani Hotel una visita alle Gallerie dell’Accademia è d’obbligo, basterà una breve passeggiata di due minuti per arrivare in quello che certamente è uno dei musei più famosi della città. All’interno delle Gallerie si potranno ammirare i dipinti dei grandi maestri della scuola veneta: Tintoretto, Paolo Veronese, Gentile Bellini, Vittore Carpaccio e il Canaletto. È presente anche uno dei disegni più celebri di Leonardo da Vinci, l’Uomo Vitruviano. Solitamente il disegno non viene esposto a causa della sua fragilità. Tuttavia, a partire dal 4 aprile 2025, sarà possibile ammirarlo per la prima volta in sei anni assieme ad altri capolavori nella mostra “Corpi moderni. La costruzione del corpo nella Venezia del Rinascimento”, che durerà fino al 27 luglio 2025.
Per chi ai maestri della scuola veneta e del Rinascimento italiano preferisce l’arte moderna, nessun problema, c’è la Collezione Peggy Guggenheim. Situata ad appena 5 minuti a piedi dal Ca’ Pisani Hotel, la collezione si trova all’interno del Palazzo Venier dei Leoni, un edificio risalente alla metà del XVIII secolo e rimasto incompiuto. Nel 1948 venne acquistato da Peggy Guggenheim, che ne farà la sua dimora e, a partire dall’anno successivo, la sede di una piccola ma ricchissima galleria d’arte. Nella collezione sono presenti capolavori di Pablo Picasso, Salvador Dalì, René Magritte, Vasily Kandinsky e Jackson Pollock. All’interno della Collezione Peggy Guggenheim sono spesso presenti mostre esterne, dal 12 aprile al 15 settembre ci sarà la “Maria Helena Vieira da Silva. Anatomia di uno spazio”, dedicata all’omonima artista portoghese e con opere provenienti dai più importanti musei di arte moderna.
Non lontana dalla Collezione Guggenheim si trova la Basilica di Santa Maria della Salute, così chiamata perché venne costruita in seguito all’epidemia di peste che tra il 1630 e il 1631 uccise circa 80mila veneziani. La Basilica è un capolavoro del barocco italiano, progettata dall’architetto Baldassarre Longhena, ed è certamente uno dei luoghi più riconoscibili della città. Poco oltre Santa Maria della Salute si trova Punta della dogana, il luogo in cui ai tempi della Serenissima Repubblica di Venezia tutte le imbarcazioni in entrata e in uscita dovevano passare per il controllo merci e il pagamento dei dazi doganali. Da qui sarà possibile godere di una splendida vista sul Canal Grande (un altro punto molto panoramico è il Ponte dell’Accademia, vicino all’omonima galleria), l’Isola di San Giorgio, il Palazzo Ducale e la Giudecca.

Per chi poi volesse fare un tuffo nel passato scoprendo una delle mansioni artigianali più caratteristiche di Venezia c’è lo Squero di san Trovaso, a neanche 5 minuti di camminata dal Ca’ Pisani Hotel. Lo squero (“cantiere” in veneziano) è il luogo dove vengono fabbricate e riparate le piccole imbarcazioni a remi tipiche di Venezia, fra cui le celebri gondole, ma anche i meno noti sandoli, s’cioponi e pupparini. L’edificio dello Squero di san Trovaso risale al ‘600, e si presenta come una tipica casa di montagna; questo per via del luogo di origine dei maestri d’ascia che lo fondarono, provenienti dal Cadore. Dalla calle “Fondamenta nani” è possibile godere della migliore vista sullo squero, vedendo anche gli operai al lavoro. Le visite, invece, devono essere organizzate.

Non vorremmo certo dimenticare di dare qualche consiglio culinario. Sempre lungo la “Fondamenta nani” si trova infatti una delle migliori cicchetterie di Venezia: Cantine del Vino già Schiavi (da tutti conosciuta come Cantina Schiavi). Piccola parentesi, per chi non lo sapesse, i cicchetti sono piccoli bocconcini a base di pane arricchiti di affettati, pesce, salse, e molto altro. Oggetto di un vero e proprio culto a Venezia. Alla cantina Schiavi l’arte del cicchetto alla veneziana raggiunge il non plus ultra, magari accompagnata da uno spritz, così da rendere indelebile il ricordo di un weekend a Venezia nell’incantevole sestiere di Dorsoduro.