Paesaggi magnifici, da vivere in pieno comfort, cabine chic con letto matrimoniale e poltrone di design. Sui binari sono protagonisti il lusso e il fascino della lentezza.
Nel testo teatrale Diatriba d’amore contro un uomo seduto, lo scrittore Gabriel García Márquez fa dire alla protagonista: «Il treno è l’unica maniera umana di viaggiare. L’aereo sembra un miracolo, ma va così veloce che arrivi solo col corpo, e poi ti muovi per due o tre giorni come una sonnambula, finché non giunge l’anima rimasta indietro».
Come dare torto al premio Nobel per la letteratura: non c’è fascino maggiore di una permanenza sulle rotaie. Nessuna vertigine del decollo e dell’atterraggio, né nuvole fitte a sbarrare il panorama sopraelevato; zero sobbalzi rispetto a una nave, che si limita a una fisarmonica di distanze tra paesaggi costieri e, per la maggior parte del tragitto, è una piatta litania di mare.
Piena facoltà di muoversi, sgranchirsi le gambe, girovagare tra un vagone e l’altro, vivere lo spazio. Senza restare costretti sul sedile di un’automobile, inchiodati da una cintura.
I treni storici e quelli di ultima generazione condividono lo stesso incanto: anche se procedono rapidi, incorporano il gusto della lentezza. Una sensazione a portata di chiunque, per tutte le tasche, fruibile con pochi euro su un regionale che costeggia un lago, sale verso una montagna, esplora i meandri di una città. Ma per chi vuole trattarsi bene, magari per un’occasione speciale o per realizzare il sogno di una vita, esistono convogli con comfort degni di un hotel cinque stelle.
Il più celebre è senza dubbio l’Orient Express, non per l’assassinio narrato da Agatha Christie: esiste dalla fine dell’Ottocento, univa l’Europa occidentale a quella orientale prima di essere pensionato dalla concorrenza alata. Ora è tornato in servizio con le carrozze originali d’inizio Novecento, dispensando coccole impensabili per la più sfarzosa delle First class in quota. Le suite del Venice Simplon-Orient-Express di Belmond hanno poltrone, un divano e un letto matrimoniale, un bagno completo di doccia, la possibilità di mangiare in camera, che in epoca di pandemia è pure una garanzia di sicurezza in più. E poi, champagne senza limiti per tutto il tempo del viaggio e caviale di benvenuto all’arrivo. Se è troppo, ci si può accontentare (sebbene il termine risulti fortemente riduttivo) di una delle stanze con letto. I veri riti, d’altronde, si consumano all’esterno, tra pasti eleganti serviti in vari turni nei ristoranti di bordo. Il treno è gettonatissimo, per marzo è già esaurito, da aprile in avanti non mancano le opzioni, con partenze da Firenze, Genova e Venezia. Tra le tappe europee, Amsterdam, Bruxelles, Innsbruck e Parigi. L’hotel d’antan sui binari piace talmente tanto che nel 2023 l’Orient Express, per effetto di una partnership tra Arsenale Spa e Gruppo Accor, lancerà sei treni. Si chiameranno «La dolce vita», passeranno per 14 regioni del Bel Paese, attraverso 16 mila chilometri di linee, di cui 7 mila non elettrificate. Un magnifico ritorno al passato.
Un passo nel futuro è invece il recente approdo del Frecciarossa sulla linea Parigi-Lione-Milano. Un metodo alternativo all’aereo (farebbe felice Márquez) per raggiungere la capitale francese, anche da Torino. O rientrare in Italia schivando il caos dei terminal, il check-in, le file all’imbarco al gate, gli assembramenti per scendere: «Con l’Alta velocità su un asse storico, entriamo in una nuova dimensione, al servizio della mobilità e del comfort dei viaggiatori» ha commentato Luigi Corradi, amministratore delegato di Trenitalia. Varie le opzioni, inclusa la «Executive comfort class», con ampie poltrone di color champagne rivestite in pelle, a grande distanza l’una dall’altra. C’è un poggiagambe mobile per riposarsi, mentre una sala meeting consente di ospitare riunioni in movimento. Infine, restrizioni per il coronavirus permettendo, la ristorazione di bordo è stellata: porta la firma di Carlo Cracco.
Spostandosi in Svizzera, la meraviglia è certificata dall’Unesco, che nel 2008 ha inserito nel suo patrimonio di bellezze la tratta che va da Tirano (a pochi minuti dal confine elvetico) a St. Moritz. Febbraio è il mese perfetto per attraversarla, vista la ricca presenza di neve tra i viadotti scenografici, gli affacci sui massicci e i ghiacciai. Inoltre, sul trenino rosso del Bernina che la percorre, è prevista un’offerta speciale: 99 euro per i biglietti di andata e ritorno per due persone, compreso un pranzo da consumare in un ristorante convenzionato.
Per i maratoneti dei binari, magari aspettando un freno della pandemia per non impazzire tra tamponi e scartoffie, c’è una novità: sono finiti da poche settimane i lavori di costruzione su alcune porzioni mancanti del tragitto che collega il Portogallo con Singapore. Si va da ovest a est, dall’Europa all’Asia, per quasi 19 mila chilometri. Disturbando Jules Verne, è un quasi giro del mondo in 21 giorni.
Le opzioni raccontate sin qui sono una piccolissima parte: il sito Piratinviaggio.it, tra i leader nelle proposte turistiche online, raccomanda, per esempio, un altro itinerario letterario. Si tratta di «The Jacobite», per tutti l’«Hogwart Express»: il convoglio con la locomotiva a vapore che s’addentra per i paesaggi selvaggi della Scozia, ricordando le atmosfere oniriche descritte nei libri di Harry Potter. È l’ennesima maniera per sognare rimanendo svegli, per godersi l’istante che scorre davanti al finestrino, senza lasciare indietro l’anima.