Negli Stati Uniti la lotta all’obesità ha appena segnato una delle tappe più significative degli ultimi anni: la Food and Drug Administration (FDA) ha approvato ufficialmente la versione in pillola di Wegovy, il farmaco dimagrante a base di semaglutide già disponibile da anni nella formulazione iniettabile. È il primo trattamento orale GLP-1 indicato specificamente per la gestione del peso negli adulti, e promette di rivoluzionare l’accesso e l’aderenza terapeutica per milioni di persone che convivono con obesità o sovrappeso complicato da fattori di rischio medici correlati. Secondo il comunicato ufficiale di Novo Nordisk, l’azienda farmaceutica danese produttrice del medicinale, la pillola contiene semaglutide da 25 mg, il principio attivo già noto nelle versioni iniettabili di Wegovy e in quelle orali per il diabete (Rybelsus), ma in dosaggio più alto per garantire efficacia nella perdita di peso. Il nuovo Wegovy in pillola è indicato per adulti con obesità o con sovrappeso associato a condizioni mediche correlate, come ipertensione, diabete di tipo 2 o altre comorbidità. Come con la versione iniettabile, è previsto l’uso combinato con una dieta a basso contenuto calorico e un aumento dell’attività fisica.
Efficacia clinica: numeri che confermano i benefici
L’approvazione si basa sui dati dello studio OASIS 4, un trial clinico di fase 3 che ha confrontato gli effetti della pillola assunta una volta al giorno con il placebo. I risultati sono stati notevoli: coloro che hanno seguito il trattamento con la compressa hanno registrato una perdita media di peso di circa il 16,6% rispetto al peso iniziale dopo 64 settimane, numeri molto simili a quelli ottenuti con la versione iniettabile. Se si considera l’analisi basata su tutti i partecipanti indipendentemente dalla continuità del trattamento, la diminuzione media resta significativa, con circa il 13,6% di perdita ponderale rispetto alla base di partenza. Oltre alla perdita di peso, la pillola Wegovy è stata approvata anche per ridurre il rischio di eventi cardiovascolari maggiori — come infarto o ictus — negli adulti con obesità e malattia cardiaca accertata, una estensione terapeutica di grande rilievo clinico.
Convenienza e accesso: perché la pillola può cambiare le regole del gioco
La notizia ha suscitato forte interesse anche per l’impatto pratico sul territorio sanitario: Novo Nordisk prevede di lanciare il prodotto negli Stati Uniti all’inizio di gennaio 2026 con una dose iniziale disponibile a circa 149 dollari al mese, significativamente inferiore al costo medio delle iniezioni. La forma orale può risultare più attraente e comoda per i pazienti, superando barriere come la paura degli aghi o la difficoltà nella gestione delle iniezioni settimanali. Gli esperti sottolineano che un’opzione orale è spesso associata a migliore aderenza terapeutica, soprattutto nelle terapie a lungo termine. Tuttavia, va ricordato che la pillola deve essere assunta a stomaco vuoto, con un periodo di attesa prima di mangiare o bere, una limitazione dovuta alla necessità di evitare che gli enzimi gastrici riducano l’assorbimento del principio attivo. Anche gli effetti collaterali — come nausea, diarrea o vomito — restano simili a quelli già noti con le versioni iniettabili.
Concorrenza e mercato: la corsa alle pillole anti-obesità
L’approvazione di Wegovy in pillola arriva in un momento di crescente competizione nel mercato delle terapie per l’obesità. Eli Lilly, concorrente storico di Novo Nordisk, sta infatti portando avanti orforglipron, un’altra compressa GLP-1 in fase avanzata di revisione regolatoria, con dati promettenti su mantenimento del peso dopo passaggio dalle iniezioni. La dinamica tra questi prodotti e la rapida espansione delle terapie anti-obesità segnala l’inizio di una nuova era di farmaci orali che potrebbero ampliare l’accesso a milioni di persone nel mondo che affrontano obesità e condizioni di salute correlate, una sfida sanitaria globale in costante crescita.
La pillola Wegovy rappresenta uno dei progressi più concreti nel campo della gestione farmacologica dell’obesità degli ultimi anni: combinando efficacia, praticità e potenziale accessibilità economica, offre una nuova speranza terapeutica per pazienti che finora avevano poche alternative soddisfacenti alle iniezioni settimanali. Il 2026 potrebbe essere l’anno in cui la gestione dell’obesità cambia pagina — con la compressa come protagonista principale.
