Dopo oltre trent’anni la Legge 104 entra in una nuova fase con il 2026. Vien infatti affiancata dalla legge 106, portando congedi più lunghi, nuovi permessi retribuiti e soprattutto smart working prioritario. La riforma amplia così le tutele per i lavoratori fragili e per chi convive con patologie gravi o invalidanti e a chi si prende cura in modo continuativa di familiari con gravi patologie.
Legge 104: cosa cambia davvero dal 2026
La legge 106 non sostituisce la Legge 104 ma la integra, con strumenti su tre fronti chiave: conservazione del posto di lavoro, permessi per cure mediche e lavoro agile.
La novità più rilevante è l’introduzione di un congedo straordinario fino a 24 mesi, utilizzabile in modo continuativo o frazionato. Durante questo periodo il lavoratore non riceve la retribuzione, ma conserva il posto di lavoro e mantiene l’anzianità contributiva. Fino ad oggi molti dipendenti rischiavano il licenziamento una volta superati i sei mesi di assenza garantiti dalle tutele ordinarie.
La Legge introduce inoltre 10 ore aggiuntive annue di permesso retribuito per visite, esami, analisi e terapie. Si tratta di ore che si sommano ai permessi già previsti dalla 104. La misura riguarda anche i genitori di figli minorenni con patologie oncologiche o invalidanti gravi.
Il congedo straordinario biennale rappresenta uno dei pilastri della riforma. Può essere richiesto dai lavoratori dipendenti, pubblici e privati, affetti da malattie oncologiche o da patologie croniche, invalidanti o rare, con un grado di invalidità pari o superiore al 74%. Durante l’assenza non maturano ferie, tredicesima o Tfr, ma il periodo è valido ai fini dell’anzianità assicurativa, un elemento fondamentale per la tutela previdenziale. Per i lavoratori autonomi, invece, il quadro resta più limitato, dando la possibilità di sospendere incarichi continuativi fino a un massimo di 300 giorni.
Legge 104: dal 2026 arriva lo smart working prioritario
Altra novità fondamentale riguarda lo smart working prioritario. Dal 2026, al termine del congedo o anche in alternativa ad esso, i lavoratori fragili avranno diritto di precedenza assoluta nell’accesso al lavoro agile, rispetto ad altri colleghi. La mansione deve essere compatibile con il lavoro da remoto e il datore di lavoro è chiamato a una valutazione concreta. Tuttavia, una volta verificata la compatibilità, la priorità diventa un diritto rafforzato.
Legge 104 e Legge 106: chi sono i beneficiari e come fare domanda
Le nuove misure introdotte dalla legge 106 si rivolgono ai lavoratori dipendenti pubblici e privati in condizioni di particolare fragilità sanitaria. Rientrano tra i beneficiari le persone affette da malattie oncologiche, da patologie croniche o invalidanti, anche rare, e coloro che hanno un’invalidità riconosciuta pari o superiore al 74%. Le tutele si estendono anche a chi presta assistenza continuativa e ai genitori di figli minorenni con gravi patologie. Le nuove misure non scatteranno in automatico. Per usufruirne, i lavoratori dovranno presentare domanda telematica all’INPS, allegando la certificazione sanitaria aggiornata. Sarà poi l’Istituto a rilasciare il verbale che consente di richiedere al datore di lavoro i permessi e i congedi. Le procedure elettroniche già attive, con il certificato medico trasmesso direttamente al sistema sanitario, dovrebbero velocizzare i tempi e ridurre gli oneri burocratici per le famiglie.
