Dopo una stagione invernale da record, dopo il periodo dei «Ponti» di primavera e la Pasqua all’insegna del «tutto esaurito» anche l’inizio dell’estate per il turismo italiano 2023 sembra viaggiare sugli stessi binari. I numeri definitivi verranno ovviamente forniti dopo settembre ma solo osservando le prenotazioni e nelle chiacchiere di tour operator ed imprenditori del settore si racconta di un +25% non solo sull’anno scorso, ma soprattutto sull’ultima estate pre Covid, quella del 2019.
Abbiamo quindi chiesto a diversi operatori del settore, di raccontarci non solo l’andamento del mercato, con un focus su alcune destinazioni da sempre molto amate, ma anche di spiegare le ragioni di tale successo.
Come si spiega il successo molto rilevante per stagione 2023, primo semestre, in Italia?
«La Sardegna si conferma una destinazione di qualità, facilmente raggiungibile, nel cuore del Mediterraneo con un mare che nulla ha da invidiare alle più iconiche destinazioni nel mondo con un’offerta di alto livello in termini di strutture ricettive, ristoranti , storia e tradizioni. Molti viaggiatori Europei hanno riscoperto la bellezza dell’Italia e in questo caso della Sardegna grazie alla facilità con cui si può raggiungere, senza intraprendere un lungo viaggio». (Diana Zuncheddu, Ad Hotel Abi d’Oru)
«Firenze e Toscana sono una meta primaria soprattutto per il mercato Nord America e UK, da sempre primi nelle liste delle presenze nei nostri hotels, soprattutto nel capoluogo. Quest’anno il mercato USA è ancora in crescita e così quello dal Regno Unito; la qualità del nostro lifestyle e dell’offerta soprattutto di un hotellerie di alta gamma sicuramente sta consolidando gli ottimi risultati e stiamo riavendo tutti coloro che durante il periodo di pandemia sono dovuti stare lontani da noi. Al THE PLACE abbiamo molti ospiti repeaters che da anno scorso stanno tornando a trovarci e riprenotano per l’anno seguente. La sartorialità nell’approccio all’ospitalità che ci contraddistingue, ci permette di cucire un soggiorno su misura ed ogni volta diverso anche per lo stesso ospite, sempre alla scoperta di nuove esperienze vista la ricchezza del nostro territorio». (Claudio Meli, GM del THE PLACE Firenze, The Hospitality Experience)
«L’interesse per la destinazione Lago di Garda è in forte crescita. Nel nostro caso i mercati trainanti sono stati Stati Uniti (+ 50% sopra l’anno scorso in termini di arrivi) ed Inghilterra (+150% sopra l’anno scorso). Continuano a crescere anche gli arrivi dai paesi CEE. Il mercato interno è rimasto stabile. A mio parere i fattori sono tre: aumento delle tariffe sproporzionato sul Lago di Como – la ricerca di nuove destinazioni aiutato anche delle nuove aperture di strutture 5-stelle; l’itinerario Milano – Lago di Garda – Dolomiti sta riscuotendo un forte interesse – campagna promozionale di Visit Brescia in occasione dell’anno di Brescia Bergamo 2023 – Capitale Italiana della Cultura» (Olivier Gerber, GM di Eden Reserve Hotel & Villas)
Cosa vi aspettate per il resto dell’anno, dai diversi mercati?
«Quest’anno ci aspettiamo un ulteriore consolidamento del mercato domestico, e una netta ripresa di clientela internazionale, (+ 15%) in particolare dai mercati europei, Inghilterra Francia Germania Austria Svizzera ma anche dai mercati del Nord America Canada e Brasile. Abbiamo ricevuto prenotazioni anche da famiglie arabe in particolare Emirati e Arabia Saudita». (Nicola Monello, Direttore Sales Hotel Abi d’Oru).
«Vediamo di nuovo il ritorno anche del mercato interno, si stanno riaffacciando gli italiani e nel nostro caso gli Australiani, da sempre amanti di Firenze e come sappiamo, “prigionieri” per un lunghissimo lockdown» (Claudio Meli, GM del THE PLACE Firenze, The Hospitality Experience)
«Le previsioni sono molto buone fino alla metà di agosto e poi di nuovo per tutto settembre. In termini di prenotazioni futuri spicchiano i paesi della zona degli emirati e l’Arabia Saudita (piace molto il prodotto appartamenti Landmark e ville per la privacy che offrono). Gli italiani sul lago vengono soprattutto all’inizio della stagione e verso settembre e tendono a prenotare sotto data. L’Italia rimane una delle mete più ambite del turismo internazionale e confido in che questo trend si estenderà anche nel prossimo futuro». (Olivier Gerber, GM di Eden Reserve Hotel & Villas)
Come si spiega secondo la sua esperienza, il ritorno in massa dei turisti stranieri?
«La risposta sta nel fatto che i clienti cercano luoghi speciali, eccellenza, esperienze e anche tranquillità, cercano destinazioni facilmente raggiungibili e in grado di lasciare ricordi speciali. La Sardegna risulta comunque percepita come una destinazione d’Elite . In particolare il nord Sardegna e la costa Smeralda riescono a garantire qualità di servizi in competizione con le altre destinazioni nel Mediterraneo come la costiera amalfitana la Sicilia e la costa azzurra in Francia. La Sardegna è ricca di tradizioni non solamente culinarie ma anche storico/culturali , religiose, senza sottovalutare il grande richiamo per il turismo attivo grazie a un’infinità di sport acquatici tra cui la vela e il windsurf ma anche ad altre attività legate alla natura incontaminata del suo interno». (Diana Zuncheddu, Amministratore Delegato Hotel Abi d’Oru)
«Ci sono varie motivazioni a mio vedere, una data dal fatto che rispetto anche solo a 10 anni fa le destinazioni in Italia si sono ampliate e hanno cambiato pelle. Basti pensare alla Puglia, meta ormai di molti Americani che fino a un decennio fa non ne conoscevano quasi l’esistenza. Milano che oggi non attira più solamente una clientela business bensì è diventata un’importante meta leisure. Sono 30 anni che lavoro nell’hotellerie 5 stelle e ho sempre creduto fortemente nella valorizzazione del nostro patrimonio artistico, culturale e delle nostre tradizioni, motivi principi che fanno innamorare i nostri Ospiti e fanno venir loro la “italian addiction” per cui ritornano, portano i loro figli e le loro famiglie. Con il mio team di esperti Concierge, apriamo porte normalmente chiuse al pubblico, consigliamo esperienze che fanno parte del nostro lifestyle fiorentino, spesso anche cose più pop, così normali per noi cresciuti in questa comunità, straordinarie per chi arriva da altre parti del Mondo. Così creiamo meraviglia e gli Ospiti diventano i nostri migliori ambasciatori, cosi per la nostra Casa come per la nostra destinazione. Nei primi 6 mesi ( ma noi eravamo chiusi per quasi 3 mesi da metà Gennaio a metà Marzo per lavori) abbiamo un lieve decremento nella percentuale di occupazione, ma un incremento dell’ADR di circa il 20%. Il mercato America del Nord nei primi sei mesi si attesta per noi intorno al 49% contro il 13% del 2022, ritorna l’Australia con un 7% rispetto al 2022 dove non era presente. Francia e Germania tengono le loro percentuali, per noi sempre intorno al 6%». (Claudio Meli, GM del THE PLACE Firenze, The Hospitality Experience)
