L’Aeronautica militare americana (Usaf) ha lanciato il bando per la selezione del progetto per il Next-Generation Air-Refuelling System (Ngas), ovvero un nuovo rifornitore aereo – aerocisterna – destinato a entrare in servizio dal 2040. Rispetto al passato, oltre a maggiori capacità operative in termini di carico pagante e prestazioni, il nuovo velivolo dovrà essere in grado di difendersi nello spazio aereo conteso, che in parole semplici significa essere armato e avere anche caratteristiche di ridotta segnatura radar. Nel giugno 2022 l’Usaf aveva inviato la richiesta per un Advanced Aerial Refuelling Family of Systems, un programma per la ricerca del successore del Kc-46 con capacità aggiuntive come avere a bordo migliori sistemi di comunicazione e di navigazione, integrando però funzioni di aerocisterna ma con la capacità di operare vicino a spazi aerei nemici, ma ora la richiesta dei militari per l’Ngas invita l’industria a fornire in modo dettagliato caratteristiche e prestazionali dei potenziali velivoli, comprese le loro dimensioni e peso, e anche se possano decollare e atterrare utilizzando piste di dimensioni relativamente ridotte o improvvisate, ed altre basi definite “non tradizionali”. Significa che i progetti potrebbero avere caratteristiche estetiche come l’ala alta (sopra la fusoliera) e portelli posteriori simili a quelli del C-17 o del C-130, ovvero quelle degli aeromobili da trasporto militare tattico. Le aziende aerospaziali americane, in primis Boeing ma anche Lockheed-Martin, Raitheon, Textron e altre ancora, dovranno presentare i loro avan-progetti entro il due marzo, mentre il Dipartimento della Difesa comunicherà le sue preferenze entro ottobre. Il progetto segna l’inizio formale di ciò che finora veniva precedentemente chiamato programma “Kc-Z”, in modo simile a quanto avvenne anni fa con il programma “Kc-X” diventato poi Kc-46, ora in fase di acquisizione e costruito da Boeing con il nome di Pegasus. L’Usaf è interessata a soluzioni innovative in tutte le classi e dimensioni di aeromobili, ma anche in fatto di prestazioni che potrebbero soddisfare nuovi requisiti di missione per rifornire di carburante velivoli senza pilota operando in uno spazio aereo non del tutto protetto. In particolare, uno dei parametri vincenti è senza dubbio la velocità di trasferimento del combustibile da cisterna a cisterna e dalla cisterna ai velivoli ad essa connessi, poiché minore è il tempo impiegato per riempire i serbatoi, minore è la vulnerabilità di entrambi. Secondo i programmi dell’Usaf, un primo prototipo dovrebbe volare entro il 2032, poiché, come ha confermato il suo Segretario Frank Kendall parlando a un webinar del Council on Foreign Relations l’11 gennaio scorso, la minaccia rappresentata dalla Cina sta allontanando l’Air Force dai tradizionali concetti di rifornitore aereo, seguendo i quali un aereo commerciale viene adattato a velivolo cisterna, sfruttando le sue caratteristiche di carico. Kendall ha dichiarato: “La minaccia cinese ci sta togliendo la possibilità di usare aeromobili nati per uso civile, con i nuovi progetti di aerei cargo e cisterna l’Usaf deve considerare le possibilità di sopravvivenza; i velivoli di quinta e sesta generazione, i missili e i droni cinesi ma anche di altri avversari che possono colpirli da lunga distanza costringendo la forza armata a muoversi verso nuovi concetti di sopravvivenza e difesa. Il nuovo rifornitore dovrà quindi essere innovativo e sopravvivere in un ambiente nel quale le attuali flotte non hanno mai dovuto operare, poiché cambierà il modo in cui le operazioni di rifornimento aereo verranno eseguite”. Le aziende che si proporranno per costruire lo Ngas dovranno illustrare quali soluzioni potranno adottare anche contro eventuali attacchi informatici e identificare fattori di risparmio del carburante. Il mese scorso, alla convention ed esposizione annuale dell’Istituto americano per l’aeronautica e l’astronautica, Boeing aveva presentato un nuovo concetto di velivolo e lo stesso aveva fatto Lockheed Martin. Tutto fa quindi pensare che questi saranno i nomi dei finalisti che si contenderanno la preziosa commessa.

Minacce a lungo raggio, contrasto a droni e attacchi informatici. I nuovi rifornitori non potranno più essere velivoli civili trasformati. E gli Usa lanciano il progetto Ngas
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