Riscopriamo la gioia di mettersi ai fornelli. Ogni giorno vi proponiamo una ricetta semplice da fare con quello che abbiamo in casa. E la domenica: la ricetta della festa anche filmata.
La domenica quando eravamo bambini si aspettavano il babbo o il nonno, magari di ritorno dalla Messa, con il vassoio delle paste. Erano quei dolci esuberanti di crema, morbidi di panna, spessi di cioccolata il segno tangibile della festa! Beh abbiamo deciso di riproporre con l’aiuto di Paolo Cacciani, cuoco di grande tradizione che ha il suo bellissimo ristorante appunto il Cacciani a Frascati, le paste della festa, ma stavolta salate. Attingendo anche ad un dono dell’orto che ci racconta ancora il sapore dell’inverno, ma ci accompagna al profumo della Primavera. Provate dunque a fare questi “Bigné di broccoli e salsiccia con crema di pecorino”. Apparentemente la ricetta può sembrare complicata, ma sappiate che in una mezz’oretta è pronta. Vi consigliamo di comprare i bignè già fatti – si trovano in panetteria e al supermercato – anche se in coda vi diamo i suggerimenti di come realizzarli. Potete usare questo piatto sia come antipasto, sia come secondo. Vi viene buono sicuramente in questi giorni in cui dobbiamo, ma è anche bello, stare in casa, ma quando torneremo a riceve gli amici sarà un ottimo amuse-bouche per una serata.
MELANZANE IN CARROZZA
E’ una variante di un grande classico della cucina italiana (e laziale in particolare) la mozzarella in carrozza. In questo caso sostituiamo il pane con la melanzana che ha una storia affascinante. Come tutte le solanacee è arrivata in Italia da fuori. Ma prima di pomodori e peperoni perché l’hanno portata gli arabi (e questo spiega perché i siciliani ne sono ghiotti). C’era la convinzione che fosse o venefica o una sorta di afrodisiaco vegetale. Il nome italiano deriva dalla convinzione di alcuni gesuiti che gli arabi l’avessero portata per sterminare i cattolici: mela insana, dunque melanzana! Ma in realtà l’Artusi la chiama “petonciana” traducendo in toscano il termine turco patlican. Sta di fatto che per molti anni fu consumata solo dai marrani e dagli arabi. L’unica spiegazione della fama sinistra della melanzana (che invece fa benissimo) e che non si può mangiare cruda.
Ingredienti
Due melanzane di quelle belle polpose e rotonde, due scamorze bianche, 8 filetti di acciuga sott’olio, 80 gr di prosciutto cotto, due uova, 6 cucchiai di farina e sei di pangrattato, olio per friggere, sale.
Una ventina di pomodori ciliegini, una punta di peperoncino, due spicchi d’aglio, tre cucchiai di olio extravergine di oliva, sale qb e prezzemolo un mazzetto.
Procedimento
Tagliate le melanzane a fette di circa 8 millimetri di spessore, e lasciatele a spurgare la loro acqua favorendo il processo spolverizzandole con (poco) sale. Nel frattempo battete le uova e in due piatti separati mettete la farina e il pan gratatto. Fate a fette le due scamorze. Ora prendete due fette alla volta di melenzane e farcitele metà con scamorza e acciughe e metà con scamorza e prosciutto cotto. Dovete fare una specie di panno con le fette di melanzana e gli altri ingredienti. Nel frattempo preparate la salsa di pomodoro. In una padella scaldate l’olio con l’aglio tritato finemente, non fategli prendere colore. Saltateci i pomodorini tagliati a metà finche non appassiscono, aggiungete il peperoncino e poi passate tutto al mixer. La salsa è pronta. Ora prendete i “panini” di melanzana, pressateli un po’ con le mani e passateli prima nell’uovo, poi nella farina poi ancora nell’uovo e infine nel pangrattato e friggete. Servite con la salsina di pomodoro piccante a parte e una spolverata di prezzemolo tritato finemente.
Come far divertire i bambini
Date loro il compito di separare le foglie di prezzemolo dia gambi.
Abbinamento
Un bianco meridionale ben profumato: un Greco di Tufo, una Falanghina anche molisana, un bianco di Amalfi, un Grillo siciliano, un Cirò bianco di Calabria.
