Sanremo 2020: Benigni mattatore all'Ariston, c'è Ronaldo in platea
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Televisione

Sanremo 2020: Benigni mattatore all'Ariston, c'è Ronaldo in platea

L'attore spiazza tutti e propone una "lectio" sul Cantico dei Cantici. Il calciatore arriva a sorpresa al Festival per applaudire la compagna Georgina Rodriguez, sul palco con la star albanese Alketa Vejsiu. Scontro a distanza tra Fiorello e Tiziano Ferro

Amadeus lo aveva detto: sarà il Festival dell'imprevedibilità e così può capitare che nella stessa sera Cristiano Ronaldo sieda in platea ad applaudire la fidanzata – assurta al ruolo di conduttrice per una notte – e poco dopo Roberto Benigni salga sul palco con una "lectio magistralis" sul Cantico dei cantici. Ecco il meglio e il peggio della terza puntata di Sanremo 2020, la lunga notte dei duetti andata in scena giovedì 6 febbraio.

Il fuoriprogramma con Pausini e co.

La lunga notte dei duetti si apre con un fuoriprogramma quando sul palco di presentano a sorpresa Alessandra Amoroso, Giorgia, Fiorella Mannoia, Laura Pausini, Gianna Nannini, Elisa ed Emma Marrone. Le sette artiste arrivano per presentare il concerto evento del 19 settembre all'Arena Campo Volo, per dire basta alla violenza sulle donne e raccogliere fondi destinati ai centri antiviolenza. Miracolo: almeno mezza notizia su Sanremo non era stata spoilerata.

Georgina Rodriguez conduttrice per una notte (e Ronaldo in platea)

Era il debutto più atteso della serata ma è difficile dare un giudizio su Georgina Rodriguez: arriva all'Ariston con Cristiano Ronaldo seduto in platea e il compagno rischia subito di rubarle la scena anche se non apre bocca e si limita a sorridere compiaciuto. Georgina costringe Amadeus a fare da traduttore simultaneo, con lui gioca facile sul terreno calcistico (il conduttore è tifosissimo dell'Inter, ma si becca in regalo una maglia della Juventus), azzarda qualche presentazione, sfoggia grandi gioielli poi si lancia in un dimenticabilissimo tango. Il suo apporto allo show? Da minimo sindacale ma almeno ci risparmia lo strazio dell'ennesimo monologo.



Amadeus e Georgina Rodriguez
Ansa/Ettore Ferrari


Che scoperta Alketa Vejsiu!

Se Georgina non si è sforzata di imparare nemmeno una frase di senso compiuto in italiano (sbaglia pure quando legge), l'altra co-conduttrice della serata, Alketa Vejsiu, in due interventi parla più di quanto abbiano parlato in due serate Diletta Leotta, la Chimenti e la D'Aquino. La star della tv albanese è incontenibile, sfoggia una parlantina epica Carlucci-style e si accomoda all'Ariston con la scioltezza con cui si accomoda sul divano di casa sua. La verve non le manca, la capacità di stare in scena pure: è un attimo e si prende tutto il prime time di Rai 1. Presenta, canta, tiene il palco in scioltezza. Stracult. Merita di tornare anche nella finalissima di sabato.

Roberto Benigni spiega il Cantico dei Cantici

Chi si aspettava il solito Roberto Benigni, ironico, politicamente scorretto e travolgente – magari col bis dell'ingresso all'Ariston sul cavallo o pronto ad arrampicarsi tra le poltrone in platea – è rimasto deluso. Chi lo aspettava al varco con un intervento a gamba tesa sull'attualità politica, pure (non è andato oltre un accenno ironico su Matteo Salvini e i citofoni). Benigni invece entra in teatro accompagnato dalla banda musicale e azzarda con Amadeus un bis dell'iconico "strizzamento" dei genitali che fece con Baudo: «Siamo nella serata delle cover, si potrebbe replicare», dice.

Ansa/Ettore Ferrari

Alessandra Amoroso, Giorgia, Fiorella Mannoia, Laura Pausini, Gianna Nannini, Elisa e Emma Marrone

Invece osa e propone alla platea ultra pop di Sanremo il Cantico dei cantici, «quello che sta nella Bibbia ed è la canzone più bella e antica che sia mai stata scritta nella storia dell'umanità, 2400 anni fa». Insomma, ventiquattr'ore prima lo strapaese collettivo coi Ricchi e Poveri, oggi una sterzata colta e delicatissima che non tutti apprezzano (sui social scatta puntuale la sagra della critica al vetrioloi). Al netto delle vertigini, vale la pena di fermarsi ad ascoltarlo. «Non c'è canzone più ardente e sinuosa, e non è mai stata fatta in tv, esalta l'amore fisico, è la vetta della poesia di tutti i tempi», spiega.

Benigni la spiega, la decritta, azzarda e dice: «È un erotico santissimo. Io sarei pronto per per metterci qui spogliarsi in diretta, anche l'Orchestra e il pubblico, e fare l'amore diretti da Beppe Vessicchio». Unica pecca, l'eccesso di durata. Poi arriva il finale, delicato: «L'amore è il luogo dove il mistero si dissolve. Sono parole di suprema bellezza che dopo 2400 anni si posano ancora sui nostri cuori». Il pubblico dell'Ariston è così spiazzato che nemmeno gli concede una standing ovation. Chissà quello a casa.


Lo scontro a distanza tra Fiorello e Tiziano Ferro

Il vero psicodramma della giornata però si consuma lontano dall'Ariston e rischia di diventare uno strappo clamoroso, considerando gli ottimi ascolti di questa edizione, con tanto di possibili strascichi sul palco. Nel corso della seconda puntata, Tiziano Ferro si era lasciato scappare una battuta «Ama è l'una, vogliamo fa' qualcosa domani? Lanciamo l'hashtag Fiorello statte zitto», che non celava il malumore del cantante per l'esibizione a tarda notte.

La battuta scatena la reazione social dei fan del cantante, che twittano contro Fiorello, il quale non la prende bene. L'effetto valanga è inevitabile, Amadeus prova a stemperare la tensione ma, rivela il Corriere della sera, lo showman è così offeso che a un certo punto avrebbe persino minacciato di andarsene. La situazione è seria (ma non grave) tanto che Ferro è costretto al dietrofront via social: «Ti chiedo scusa se ti ho provocato un dispiacere. Ho pensato fosse normale scherzare con te che sei il re dei comici. Sono rammaricato, torno a fare il cantante. Hashtag Tiziano statte zitto». Chissà come finirà.

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Francesco Canino