Carolina Stramare Miss Italia 2019
Ufficio Stampa Miss Italia
Televisione

Miss Italia 2019: chi è Carolina Stramare, la vincitrice

La ventenne lombarda, eletta con il 36% delle preferenze, era stata eliminata e poi ripescata dalla giuria. Tutto sulla finale di Miss Italia, condotta da Alessandro Greco

Segni particolari: bellissima. È Carolina Stramare, 20 anni di Vigevano, la vincitrice di Miss Italia 2019. La giovane lombarda è stata eletta durante la finalissima dell’edizione numero ottanta del concorso - andata in onda venerdì 6 settembre - passando da ripescata di lusso (per merito della giuria) a prima Miss Italia eletta esclusivamente grazie al televoto. Ecco il meglio e il peggio della serata condotta da Alessandro Greco.

Miss Italia 2019, ha vinto Carolina Stramare

Eliminata quasi subito e ripescata grazie alla "giuria di qualità" - formata da Eleonora Daniele, Caterina Balivo, Giulia Salemi (scelta in extremis dopo il forfait di Elisa Isoardi) e dalla madrina della serata, Gina Lollobrigida - Carolina Stramare, che era arrivata alla finale con la fascia di Miss Lombardia, è stata poi eletta dal pubblico con il 36% delle preferenze. Come lei, anche Miriam Leonenel 2008 era stata ripescata dalle compagne e poi aveva vinto Miss Italia.

Nata a Genova il 27 gennaio 1999, Carolina è alta 1,79, ha occhi verdi e capelli castani, è diplomata al liceo linguistico, frequenta un corso di formazione grafica e progettistica all’Accademia di Belle Arti di Sanremo. Lavora come modella da crica tre anni e segue l'attività di famiglia: il nonno paterno, circa settant'anni fa, aprì un negozio d'arredamento in Liguria, gestito dal padre. La Stramare pratica equitazione a livello agonistico (salto ad ostacoli) dall’età di nove anni e nuoto. Fidanzata con Alessio Falsone, un calciatore con la passione per l’equitazione, ha dedicato la vittoria alla mamma, che ha perso un anno fa. "Per me oltre che una madre era un'amica vera e nonostante la sua assenza, la sento vicina. Sono fermamente convinta che la forza che mi accompagna ogni giorno da un anno a questa parte sia tutta merito suo", ha spiegato.

Il meglio e il peggio della finale di Miss Italia 2019

Cosa resta della finale di Miss Italia 2019? Senza dubbio la cofana cotonata di Gina Lollobrigidache "impalla", come si dice tecnicamente, il momento della proclamazione della vincitrice. Il che, diciamolo, fa parecchio ridere se non fosse che quello è il fotogramma più atteso della serata (quello che entra negli annali del concorso). Un po' è colpa della regia disattenta (e ingiustamente massacrata sui social), un po' sicuramente dell'ora tarda visto che Alessandro Greco ha congedato i telespettatori all'1.40 del mattino: soliti orari da sequestro di persona, insomma, che piacciono ormai solo ai tele-nottambuli e ai dirigenti di rete che così possono gongolore per lo share alto (più si allunga il brodo, più la percentuale sale).

Così, il ritorno di Miss Italia su Rai 1 dopo sei anni di assenza è stato visto da 2.679.000 telespettatori con il 19,6%, numeri sicuramente buoni ma non clamorosi, considerando la controprogrammazione praticamente assente. Sul resto della serata, che dire: dimenticabile. Al netto delle polemiche sullo "sfruttamento" della figura femminile, di cui si dibatte da decenni senza arrivare a una conclusione, resta che lo show Miss Italia appare ogni anno di più anacronistico e polveroso. Se poi si farcisce la finale con decine di ospiti - tra cui molte donne dalle storie sicuramente importanti ed emozionanti - si possono cogliere i buoni propositi degli autori ma la noia resta latente

Il carico da novanta ce lo mette l'eterno déjà vu, a cominciare dai "quadri" visti e stravisti - con balletti imbarazzanti stile televendite di Non è la Rai - e i momenti imbarazzati come le interviste delle finaliste ai personaggi famosi. “Vorrei chiedere a Milly Carluccida quanto sta con suo marito e se l’ha mai tradito”, domanda una ragazza alla conduttrice, che risponde senza fare un plissé. Nel 2019, di grazia, ancora queste banalità? 

L'impressione complessiva sa di occasione mancata e del resto preparare uno show celebrativo per gli 80 anni del concorso in un mese e mezzo, era un'impresa titanica. Alessandro Greco ce la mette tutta per provare a dare ritmo - che siano big o mediani, la Rai dovrebbe trattare meglio i suoi artisti e Greco, bistrattato un anno fa con la chiusura ingiusta di Zero e Lode, poi richiamato in corsa all'ultimo minuto, merita più continuità lavorativa - ma anche lui pare travolto dagli eventi di una serata a tratti surreale. L'errore di base? Sforzarsi a tutti i costi di nobilitare una semplice gara tra bellezze spacciandola per un maxi casting attraverso cui scovare il talento delle ragazze. Se un talento ce l'hanno, avranno tutto il tempo di dimostrarlo, come hanno fatto in passato tante ex miss (vincitrici e non), da Roberta Capua a Caterina Balivo, da Caterina Murino a Miriam Leone. Tutto il resto è incomprensibile ipocrisia.

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Francesco Canino