Addio Twitter, inizia l'era di X. Lo vuole Elon Musk
Sawyer Merritt (Twitter)
Social network

Addio Twitter, inizia l'era di X. Lo vuole Elon Musk

Elon Musk ha pensionato l'uccellino blu in favore del nuovo logo, quella X simbolo della super app, in cui unire servizi commerciali e finanziari con messaggistica e social media

Addio Twitter, benvenuta X. Questa è la sintesi della metamorfosi che sta realizzando Elon Musk, proprietario dell'ormai ex social network che sta cambiando pelle per trasformarsi nella cosiddetta ‘super app’, intesa dal fondatore di Tesla e SpaceX come lo spazio virtuale in cui convogliare una lunga serie di servizi, dallo shopping ai pagamenti elettronici. L'obiettivo è diventare la WeChat d’Occidente, replicare cioè quanto offre l'app più utilizzata in Cina, che include servizi commerciali e finanziari a messaggistica e social media. Musk lo aveva detto più volte in passato, solo che adesso è passato dalla teoria alla pratica, cambiando il logo e il nome di Twitter.

Elon Musk Twitter

La X proiettata durante l'ultima notte sulla facciata del quartier generale di San Francisco ha introdotto il cambio di passo, con il pensionamento dell'uccellino, ideato nel 2006 in onore di Larry Bird, icona della NBA e dei Boston Celtics. A rimpiazzarlo è arrivata X, una lettera cara nella vita e ancor più nella carriera imprenditoriale di Musk. Utilizzata come nome della società che nel 2000 è diventata PayPal (operazione che ha lanciato l'imprenditore sudafricano nel gotha dei super potenti visionari tech della Silicon Valley), la X ha caratterizzato anche la sua compagnia aerospaziale SpaceX e, più di recente, X.AI, la nuova società dedita all'intelligenza artificiale che ha battezzato nelle scorse settimane. X non è una novità per Twitter, perché nell'aprile di quest'anno la proprietà della piattaforma è passata proprio a X Corp., società creata appositamente da Musk.

Adesso è il momento di rendere visibile lo stacco, ecco perché l'uccellino blu è scomparso per lasciar spazio a una X dai bordi bianchi su sfondo nero realizzata da Sawyer Merritt e pescata da Musk tra le proposte arrivate in risposta alla sua richiesta di nuovo logo per il social media. Da questa mattina, così, quando si apre Twitter al posto del vecchio logo c'è la X, provvisoria poiché Musk è ancora a caccia della versione definitiva. Se sull'aspetto grafico c'è ancora confusione, l'idea chiara, sin da quando ha acquisitoTwitter per 44 miliardi di dollari, è sempre stata quella di cambiare la natura del social per monetizzare gli oltre 300 milioni di utenti che lo frequentano ogni giorno. Il primo tentativo è stato l'abbonamento a Twitter Blue che però si rivelato un flop, non solo per l'esiguo numero di abbonati, ma anche per lo stravolgimento che ha generato affidare la spunta blu a chi paga, senza tener conto di cosa pubblica. Aprendo in tal modo ulteriormente il varco alla diffusione di fake news, che a loro volta tendono ad allontanare dalla piattaforma chi cerca informazioni di prima mano, quanto cioè ha assicurato Twitter fino all'arrivo di Musk.

Ad ogni modo, l'etica conta poco per il nuovo corso del social media. La priorità è recuperare posizioni in termini di denaro, inserzionisti e utenti, e a questo serve X, come annunciato in una serie di messaggi (a proposito, si chiameranno ancora tweet? E ci saranno ancora i follower?) da Linda Yaccarino, l'amministratrice delegata della compagnia e braccio destro di Musk. “Twitter ha cambiato il modo in cui comunichiamo. Ora X andrà oltre, trasformando la piazza cittadina globale. X è lo stato futuro dell'interattività illimitata, incentrata su audio, video, messaggistica, pagamenti e attività bancarie, che creerà un mercato globale per idee, beni, servizi e opportunità”. E ancora su come sarà la nuova realtà: “Alimentato dall'intelligenza artificiale, X ci collegherà tutti in modi che stiamo appena iniziando a immaginare. Negli ultimi otto mesi abbiamo iniziato a vedere X prendere forma con le nostre novità, ma siamo solo all'inizio. Non c'è limite a questa trasformazione, perché X sarà la piattaforma in grado di fornire tutto”. Al di là delle parole, si tratta solo di aspettare per vedere cosa sarà possibile fare sulla nuova piattaforma. La sola certezza per ora è che Twitter ha finito di esistere. Nel giorno X.

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Alessio Caprodossi