Le Olimpiadi del sesso: record di preservativi per gli atleti
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Le Olimpiadi del sesso: record di preservativi per gli atleti

450 mila condom distribuiti nel Villaggio Olimpico. Dove, secondo diverse testimonianze, attività fisica e sessuale vanno di pari passo

"Alle Olimpiadi c'è tanto sport quanto sesso": parola di Matthew Syed, ex stella del ping pong britannico, facendo riferimento ai giochi di Barcellona del 1992. A lui hanno fatto eco in tanti, anche Hope Solo, ex portiere della nazionale di calcio americana che nel 2012 rivelò all'emittente Espn: "Ho visto persone fare sesso nei prati e nascoste negli uffici, alle Olimpiadi si fa sempre un sacco di sesso". 

Nessun stupore, quindi, per il fatto che Rio 2016 sarà l'Olimpiade con il più alto numero di preservativi consegnati dall'organizzazione agli atleti: oltre 450 mila, una media di circa 41 a testa, con nessun collegamento - stando anche al silenzio del Comitato organizzatore al riguardo - alle preoccupazioni legate al virus Zika. Mai così tanti dal 1988, primo anno in cui i dati sulla prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili furono comunicati, incluso appunto il numero di condom distribuiti nel Villaggio Olimpico di Seoul.

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I preservativi alle Olimpiadi

1988 - Olimpiadi di Seoul - 8.500 preservativi consegnati agli atleti

1992 - Olimpiadi di Barcellona - 90.000 preservativi consegnati agli atleti

1996 - Olimpiadi di Atlanta - 15.000 preservativi consegnati agli atleti

2000 - Olimpiadi di Sydney - 70.000 preservativi consegnati agli atleti

2004 - Olimpiadi di Atene - 130.000 preservativi consegnati agli atleti

2008 - Olimpiadi di Pechino - 225.000 preservativi consegnati agli atleti

2012 - Olimpiadi di Londra - 120.000 preservativi consegnati agli atleti

2016 - Olimpiadi di Rio - 450.000 preservativi consegnati agli atleti.

In tutto il villaggio olimpico sono stati installati questi distributori:

Sesso sì o sesso no?
In passaato tanti atleti hanno detto la loro sul sesso prima delle gare. Rimanendo in ambito olimpico, nel corso di Londra 2012 ci fu il divertente scambio di battute tra Filippo Magnini e Federica Pellegrini: intervistato dalla Gazzetta, il nuotatore azzurro aveva sconsigliato il sesso prima di una gara per essere però poi smentito proprio dalla sua fidanzata.

D'accordo con la Pellegrini si dichiarò allora anche Elisa Di Francisca, argento mondiale del fioretto: "Alle donne il sesso pre-gara fa bene, agli uomini no perché li scarica". Come confermato dalla stella dell'atletica Usain Bolt: "Non riesco a farlo prima di una gara, sono troppo concentrato".  Di tutt'altro parere il nuotatore statunitense Ryan Lochte, che sempre nel 2012 si disse certo che "il 70-75% degli atleti olimpici fa sesso prima di una gara e con vantaggio". 

Diversa la storia del tiratore australiano Russell Mark, sei volte campione olimpico, che alle ultime Olimpiadi di Londra si dichiarò disperato per il fatto di non poter stare con la moglie e collega Lauryne Ogilvie, alloggiata in un altro settore del Villaggio Olimpico: "Perché non possiamo dormire insieme?", fu la sua romantica protesta.

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Matteo Politanò