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ANSA/GIANNI NUCCI
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Caso Ronaldo: la Polizia di Las Vegas vuole il Dna per provare lo stupro

Richiesta la prova da confrontare con le tracce sul vestito della Mayorga. Il dossier in mano alle autorità italiane

La Polizia di Las Vegas che sta investigando sull'accusa di stupro mossa da Kathryn Mayorga a Cristiano Ronaldo ha ordinato che il portoghese si sottoponga a prelievo del Dna per avere la conferma della coincidenza con le tracce presenti sul vestito che la donna ha conservato e consegnato agli investigatori.

Un passo avanti nell'inchiesta che dallo scorso autunno sta coinvolgendo CR7, chiamato a difendersi dall'accusa di aver stuprato la giovane donna nel giugno 2009 pagando poi il suo silenzio. Un patto che ha retto fino alle rivelazioni di Football Leaks e alla nuova denuncia da parte della presunta vittima.

La richiesta della Polizia di Las Vegas è nelle mani delle autorità italiane ed è stata liquidata dai difensori di Ronaldo come un fatto tecnico scontato. La versione del portoghese non è negare che ci fu rapporto sessuale quella sera, ma che fu consenziente e senza alcuna violenza da parte del giocatore che aveva appena firmato il contratto con il Real Madrid e si trovava in Nevada in vacanza.

Dunque, secondo i legali, non ci sarà da sorprendersi se il Dna di Ronaldo sarà trovato sul vestito della Mayorga. A essere messo in discussione non è questo, ma l'intero impianto della ricostruzione fornita dalla donna alle autorità statunitensi. In Nevada la violenza sessuale è un reato considerato grave e che cade in prescrizione solo dopo vent'anni. Per questo Ronaldo rischia l'incriminazione nei prossimi mesi, un passo che lo costrinferebbe a subire un processo.

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Giovanni Capuano