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Silvia Morara

Sgarbi a Macerata: "Vorrei portare Lorenzo Lotto nelle stanze di Leopardi"

Folla a Panorama d'Italia per la lectio magistralis del critico d'arte. Che ha anche presentato una nuova idea per una mostra - FOTO e VIDEO

Un teatro gremito, il Lauro Rossi, ha accolto Vittorio Sgarbi a Macerata.
Solo un terzo degli oltre 1.000 iscritti all’evento di Panorama d’Italia ha potuto seguire la lectio magistralis del critico d’arte. Un racconto pittorico e monumentale che ha incantato tutti.

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“La provincia di Macerata è una delle più belle d’Italia”, ha esordito subito dopo la presentazione del direttore di Panorama, Giorgio Mulè, battezzato “marchigiano ad honorem” per l’attenzione e le numerose mostre e iniziative che qui lo hanno visto protagonista.

Le battaglie a difesa del paesaggio

Sgarbi ha ricordato il suo impegno contro la bruttezza e la deturpazione: “quando ero sindaco di San Severino Marche volevano fare una bretella di collegamento con Tolentino ,la distanza è minima e gli abitanti delle due città si odiano - scherza, ma poi neanche tanto - Per fortuna sono riuscito a impedirlo. È possibile che in Italia ci siano sempre dei dementi pronti a distruggere il meraviglioso paesaggio del nostro paese?”.

Lo Sferisferio, un luogo unico

Sono tante, invece, le belle realtà del territorio di Macerata, ha sottolineato Sgarbi, che hanno opere di autori importanti: da Lorenzo Lotto a Carlo Crivelli, senza contare che Recanati è la patria di Leopardi, il più grande poeta italiano. E la città è ricca di monumenti che non sono conosciuti come meriterebbero a cominciare dallo Sferisferio, un teatro antico quanto moderno “un luogo unico, la seconda arena di Verona italiana”.

La pittura veneto marchigiana

E poi c’è un grande museo a palazzo Ricci e una pinacoteca che ha trovato una sede maestosa in palazzo Bonaccorsi. Qui è esposta la Madonna con il bambino di Crivelli “tra le più riuscite testimonianze della pittura veneto marchigiana”. Sì, perché, spiega Sgarbi tra Venezia e le Marche c’è un legame forte.

Anche Lorenzo Lotto è veneziano come Crivelli e “non riesce a emergere in patria per la presenza ingombrante di Tiziano e così accade a Crivelli con Bellini”. In territorio marchigiano le loro opere trovano invece ospitalità.

Il legame con Leopardi

“Le Marche hanno una vitalità straordinaria - dice Sgarbi - Macerata e la sua provincia ancora di più. Recanati è un centro dello spirito, qui vive la spiritualità di Leopardi che si fonde con questa pittura”.

Ho concepito, aggiunge, “un’ipotesi di mostra: sei dipinti di Lorenzo Lotto nelle stanze della casa di Leopardi per tentare di mettere insieme le due anime”.

A Recanati c’è “la più bella Annunciazione che sia mai stata dipinta da Lotto.

La Madonna dà le spalle all’angelo e le mani sembrano respingerlo come fosse uno scocciatore”. E poi c’è un altro capolavoro il Polittico di Recanati e la sua pietà “di una potenza straordinaria” così come lo sono l’Abbazia di San Claudio con le torri cilindriche e l’Abbazia di Santa Maria Rambona a Pollenza. E ancora il futurismo che ha il suo cuore pulsante a Esanatoglia, borgo di duemila anime, e vede in Ivo Pannaggi un suo importante esponente.

Macerata, culla del turismo culturale

“Non si può non immaginare un percorso turistico e culturale che non tocchi le Marche: qui arrivano  - conclude Sgarbi - i pittori più grandi, toscani, veneti, umbri arricchiscono l’arte di questa regione in cui tutta l’Italia è rappresentata, è uno spirito universale di cui Macerata è una capitale viva e pulsante”.

Silvia Morara
Macerata, 20 aprile 2016, Vittorio Sgarbi durante la lezione al pubblico di Panorama d'Italia

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Chiara Raiola