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Quanto costa comprare un passaporto (come fanno gli oligarchi russi)

Sanzionati dall'occidente i Paperoni di Mosca hanno tutti 3 o 4 passaporti, comprati a peso d'oro rispettando le regole, che forse cambieranno

L’Unione Europea dopo l’invasione della Russia in Ucraina ha congelato i visti d’oro che permettono a cittadini di paesi terzi di acquisire i diritti di cittadinanza (cioè il passaporto) in cambio di denaro. I programmi di "cittadinanza in cambio d’investimenti" (CBI - Citizenship by investment) hanno consentito soprattutto agli oligarchi russi di assicurarsi la cittadinanza europea. Il visto d’oro è stato definito così perché invece di prevedere per il rilascio del passaporto requisiti come aver vissuto in una nazione per un certo numero di anni, o aver sposato un membro di quella nazione è legato ad un investimento finanziario.

Lo scambio di residenza per investimenti è accettato in 13 paesi dell'Unione Europea tra cui Portogallo, Spagna, Lussemburgo, Olanda, Grecia, Irlanda, Regno Unito e Francia. Mentre Bulgaria, Malta e Cipro vendono sia visti che passaporti e sono i più permissivi in tema di cittadinanza nonostante il Parlamento Europeo abbia descritto questa pratica come "fenomeno di parassitismo" poiché gli Stati membri vendono ciò che non avrebbe mai dovuto diventare una merce.

Ma quanto costano?

È sufficiente un investimento da due milioni di euro per assicurarsi un passaporto cipriota in soli 6 mesi. Mentre per assicurarsi il visto d’oro in Spagna, Portogallo e Grecia basta acquistare immobili o titoli di Stato. La spesa varia dai 250mila euro ai 500mila richiesti da Madrid.

In altre nazioni come il Belgio e l’Italia bisogna dimostrare di aver creato posti di lavoro quindi va aperta un’azienda o come nel caso del nostro Paese basta una startup o un’ingente donazione filantropica. Tra le cittadinanze più costose c’è quella irlandese dove il tetto è di due milioni di euro. Mentre in Austria dove si vendono solo passaporti e non visti è possibile ottenere la cittadinanza per la cifra record di 10 milioni di euro, in investimenti. S

i stima che, nell’arco di un decennio (fino al 2018) il sistema dei golden visas e passports abbia fruttato all’Unione europea 25 milioni di euro in investimenti esteri diretti.

I deputati dell’UE sul congelamento dei visti hanno inoltre affermato che alcune domande sono state accettate anche quando non rispettavano i requisiti e questo non ha fatto altro che agevolare il riciclaggio di denaro, la corruzione e l'evasione fiscale. I russi sono il gruppo più numeroso di cittadini di terze parti che accedono a passaporti d'oro, molti vicini al regime di Putin. Secondo la eurodeputata Sophie in 't veld : «Questa pratica attira personaggi molto loschi, affari loschi. Abbiamo visto che ci sono molti oligarchi russi, ad esempio, che hanno acquistato la cittadinanza o la residenza nell'UE. In passato ci sono stati criminali di guerra, o addirittura l'intera famiglia reale saudita a un certo punto ha acquisito la cittadinanza che le è stata revocata. Quindi non si tratta di investimenti legittimi nell'economia dell'UE».

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Linda Di Benedetto