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Orson Welles non sopportava Ernest Hemingway

Scoperti in una inedita sceneggiatura i veri sentimenti che nutriva il grande regista nei confronti dello scrittore americano

C’è stato un tempo in cui Ernest Hemingway ed Orson Welles hanno incrociato i propri destini. Due dei più influenti esponenti della cultura del Novecento hanno avuto un rapporto di amicizia e una grande passione in comune: la Spagna.

Ma, come spesso accade, il loro rapporto non è sempre stato spensierato. I due hanno anche assunto il ruolo di rivali e, talvolta, pungenti antagonisti. E sembra che il più insofferente fosse Welles, che non sopportava il machismo ostentato di Hemingway, soprattutto quando questi lo traspose nelle sue immagini letterarie della Spagna, in capolavori come Fiesta o Morte nel pomeriggio.

Lo rivela un’inedita sceneggiatura datata 1973, dal titolo Crazy Weather, scritta dal regista assieme alla compagna Oja Kodar, riscoperta recentemente da uno studioso australiano, il dottor Matthew Asprey Gear. Nel manoscritto è raccontata la storia di un triangolo amoroso ambientato nella Spagna degli anni Sessanta, periodo di grande boom per il turismo iberico, con molte persone provenienti dal mondo anglosassone. E il protagonista, neanche a dirlo, è un virile americano appassionato di corride: chiaramente ispirato alla figura di Hemingway. Il dottor Gear, che ha raccolto le sue scoperte nel libro At the End of the Street in the Shadow: Orson Welles and the City, ha dimostrato come, attraverso quella sceneggiatura, Welles tentò di incanalare il suo sentimento di repulsione e distanza, rispetto al ritratto che Hemingway fece della sua adorata Spagna.

Come scrive Gear nel suo libro “Alla fine del 1973 Welles era profondamente disgustato dalla appropriazione distorta che i turisti americani, chiaramente ispirati dalle opere di Hemingway, stavano facendo della cultura spagnola […] Welles considerava il loro atteggiamento superficiale e detestava tutto quel machismo. Ed aveva, chiaramente, proprio questo in mente mentre scrisse Crazy Weather”.

L’infiammabile rapporto tra quei due giganti può essere rappresentato proprio da ciò che successe durante il loro primo incontro, un aneddoto raccontato proprio da Welles e riportato sempre nel testo di Gear. Si trovarono assieme in una sala di proiezione nel 1937, durante la lavorazione del documentario The Spanish Earth (lungometraggio propagandistico pro-Repubblicani, riguardante la guerra civile spagnola, a cui entrambi collaborarono; Hemingway come sceneggiatore e Welles come narratore).

Mentre Welles stava sollevando alcune critiche sul testo degli autori, Hemingway, fino a quel momento nascosto nell’ombra, esordì dicendo “Un dannato finocchio che gestisce un teatro d’arte vuole insegnarmi come scrivere i miei testi”. La risposta del regista fu altrettanto pungente: “Oh, signor Hemingway, lei crede che essere grande e forte e possedere dei peli sul petto le dia il diritto di fare il bullo con me”. La faccenda pare si risolse con una sonora risata di tutti i presenti.

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Andrea Bressa