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ANSA/ANGELO CARCONI
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Roma, il Giubileo al tempo dell'Isis: il piano per la sicurezza

Videosorveglianza, perquisizioni, controlli a tappeto e forze dell'ordine sui mezzi pubblici: la capitale si blinda contro la minaccia terroristica

“Nessuno nega che il nostro Paese sia un possibile obbiettivo. Per capirlo non ci vogliono né scienziati, né professori, né sottili analisti. Ma un conto è il rischio un altro le cose che si possono verificare ”.

Al termine della Conferenza romana per la sicurezza del Giubileo che si è svolta in mattinata alla Scuola superiore di Polizia, il prefetto di Roma Franco Gabrielli e il questore Nicolò D'Angelo lo ripetono più volte: “qui nessuno vuole nascondersi dietro un dito”.

La minaccia esiste ma “il nostro periodo più buio lo abbiamo già vissuto alla fine degli anni '70 e riteniamo di avere capacità, risorse, competenze per affrontare questa nuova emergenza”.


Allerta terrorismo: la paura e le sue motivazioni

"Giubileo al tempo dell'Isis"
Una nuova emergenza che il questore ha battezzato come “il Giubileo al tempo dell'Isis”, ma anche, gli ha fatto eco Gabrielli, “degli smart phone e dei social network”, strumenti utilissimi a diffondere notizie ma anche false notizie e falsi allarmi come quelli che si rincorrono ormai da giorni. Dall'uomo armato all'ospedale San Giovanni di Roma alla telefonata, diventata virale su Whats App, in cui una donna supplica la presunta figlia di non allontanarsi da casa perché: “la situazione è molto più tragica di come ce la raccontano, me lo ha detto la madre di Anastasia che lavora al ministero dell'Interno”.

Lo stato d'allerta
Uno stato di allerta che ieri ha mandato ripetutamente in tilt la metropolitanadi Roma, chiusa in più punti e a più riprese, dopo le segnalazioni di pacchi sospetti.

Questo significa che per tutto il tempo del Giubileo i romani dovranno rassegnarsi a rimanere bloccati nei treni e sulle banchine ogni volta che scatterà l'allarme?

“Sì, il protocollo è questo – ammette D'Angelo – non possiamo prevedere quante volte accadrà, ma prevediamo che accadrà ogni volta che sarà necessario”.

Forze di polizia sugli autobus
A proposito di mezzo pubblici, il piano, che scatterà ufficialmente dal 23 novembre - anche se la città appare già in buona parte militarizzata - prevede la presenza a bordo di bus, tram e metropolitane di personale in uniforme.

In tutto saranno circa 2mila gli uomini, tra Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza, agenti della Polizia di Roma Capitale e del Corpo forestale dello Stato, impegnati sul territorio.

Ad essi si aggiungeranno, oltre i 700 militari dell'Esercito, ulteriori unità in concomitanza con gli appuntamenti cruciali del calendario giubilare come la traslazione delle spoglie di Padre Pio in Vaticano dall'8 al 14 febbraio e la canonizzazione di Madre Teresa di Calcutta all'inizio di settembre prossimo.

Movida blindata
Al loro il compito di pattuglia sia dei percorsi pedonali di accesso alle aree basilicali che le aree periferiche più estese e densamente popolate. Ma anche quello di eseguire controlli molto più frequenti e stringenti, perquisizioni comprese, nei luoghi della cosiddetta movida: bar, ristoranti, locali.

Sarà inoltre potenziato il filtraggio del pubblico a concerti ed eventi sportivi. In particolare chi accede allo Stadio Olimpico, considerato un potenziale obbiettivo insieme ad ambasciate, luoghi di culto, ministeri, centri culturali, musei, sarà sottoposto a verifiche molto più accurate attraverso sistemi elettronici.

Zona rossa in caso di attacco
Non sono previste zone rosse “preventive”. “Ma in caso di attacco – ha spiegato il prefetto” - Roma sarà divisa in tre aree, da quella esterna a quella di massima sicurezza” e sarà potenziato anche il sistema di videosorveglianza.

No fly zone
Sorvegliato speciale anche lo spazio aereo sulla Capitale che sarà interamente interdetto al volo. Qualora dovessero essere intercettati dal sistema radar oggetti volanti come droni o ultraleggeri, essi saranno affiancati da un dispositivo aereo che, in caso di necessità estrema, verrebbe autorizzato a precedere all'abbattimento del velivolo.

Controlli nei B&B
Per conoscere il numero più esatto possibile delle presenza nella Capitale, e limitare al massimo il fenomeno dell'abusivismo, verrà potenziata anche l'attività di controllo delle strutture ricettive, b&b e case vacanza soprattutto. Chi arriverà a Roma dall'estero sarà sottoposto ai normali controlli aeroportuali già previsti. Non è in programma, almeno al momento, alcuna sospensione degli accordi di Shengen.

Giubbotti antiproiettile di ultima generazione
E dopo le critiche degli ultimi giorni, in particolare da parte dei sindacati di polizia, sulla mancanza di mezzi in dotazione alle Forze dell’Ordine, Gabrielli ha anche precisato che “le criticità ci sono ma quasi sempre non hanno i contorni della catastrofe che si vuole rappresentare. Non abbiamo auto senza benzina o collette degli operatori. Non mi risulta”.

Quanto ai giubbotti antiproiettile, anche questi al centro di molto proteste, “abbiamo chiesto quelli di ultima generazione”.

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