Umbria. Il centrodestra asfalta l'alleanza Pd-M5S
ANSA/MATTEO CROCCHIONI
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Umbria. Il centrodestra asfalta l'alleanza Pd-M5S

Alla prima prova del voto dopo l'inciucio di Governo la Lega ed il centrodestra trionfano di 20 punti. Un messaggio chiaro per Palazzo Chigi

Che gli italiani non sopportassero i voltagabbana era cosa nota, ma che li avessero in odio anche i compagni, ossia persone che per anni sono state disposte a digerire ogni capriola in nome della ragione di partito, è stata una sorpresa. Eppure è ciò che è accaduto in Umbria, una delle regioni più rosse del paese. Per tradizione ad amministrare i borghi di Perugia, Terni, Norcia, Assisi e Gubbio è sempre stata la sinistra. Per oltre 70 anni il Pci prima, il Pds poi, i Ds ed il PD hanno dettato legge e quando, in qualche caso, i comunisti non sono riusciti ad avere la maggioranza assoluta, cioè ad avere i voti sufficienti per fare da soli, hanno spartito il potere con i compagni di Rifondazione, cioè la sinistra più estrema.

Negli ultimi tempi qualche crepa nel muro si era intravista, perché il centrodestra aveva cominciato a conquistare comuni dove mai aveva messo radici. E nelle ultime elezioni c’era stato il gran balzo della Lega di Matteo Salvini, che aveva ottenuto una percentuale pari a quella di Pd e Movimento 5 Stelle messi insieme.

Che dunque in Umbria si fosse avviato un fenomeno nuovo, che i partiti tradizionalmente forti nella zona non fossero più in grado di controllare, ci era parso chiaro. MA neppure noi immaginavamo che il cambiamento sarebbe stato di tali dimensioni, capace cioè di spazzare via anni ed anni di clientaralismo rosso. A contribuire a ciò che pare la fine di un’epoca diversi fattori. Il primo senza dubbio è la gestione della ricostruzione post terremoto.

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Maurizio Belpietro