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ANSA/US/COMUNE DI PARMA
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Pizzarotti si difende e attacca i vertici del M5S

Il sindaco dopo la sospensione dal Movimento 5S: "Non ho nascosto nulla sull'avviso di garanzia. Il provvedimento contro di me è nullo"

Federico Pizzarotti non ci sta. Il provvedimento di sospensione dal Movimento Cinque Stelle, comunicato lo scorso 13 maggio dal blog di Beppe Grillo a seguito della notizia di un avviso di garanzia ricevuto dallo stesso sindaco di Parma per un presunto abuso di ufficio relativo alle nomine dei vertici del Teatro Regio, è da ritenersi - parole del sindaco di - "iniquo, illegittimo e nullo", alla luce proprio di una attenta lettura del Non Statuto, la carta fondamentale del MoVimento di Grillo.

"È paradossale che in questi 10 giorni nessuno si sia fatto vivo. Sarebbe stato qualcosa di dovuto, utile e doveroso, rispetto anche a tantissimi attivisti ed eletti del Movimento"  ha attaccato ancora il primo cittadino di Parma nella odierna conferenza stampa, dopo aver polemizzato nei giorni scorsi con un post su facebook con i vertici del suo partito.

 


DUE PESI, DUE MISURE
Federico Pizzarotti, che ha promesso massima collaborazione con la magistratura, ha negato di aver nascosto allo Staff il suo avviso di garanzia e nei giorni scorsi, intervistato da Radio24, aveva accusato Grillo di aver usato due pesi e due misure nel caso suo e in quello di Filippo Nogarin, il sindaco grillino di Livorno che ha ricevuto egualmente  un avviso di garanzia per l'inchiesta sulla  municipalizzata locale Aams che gestisce i rifiuti. "Servono regole univoche, chiare e applicabili per tutti" aveva detto il sindaco che ha ribadito stamane la sua volontà di rimanere nel MoVimento ma solo qualora fosse ritirato il provvedimento di sospensione.

La scorsa settimana, nel botta e risposta tra Capitan Pizza e il MoVimento, Beppe Grillo aveva scritto un lungo post su facebook in cui aveva accusato il sindaco di aver sottaciuto persino al responsabile dei Comuni del M5S l’apertura di un procedimento penale per reati contro la pubblica amministrazione. Il rapporto tra Grillo e Pizzarotti, già pesantemente incrinato, è al suo atto conclusivo?

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