Perché Salvini vuole bloccare anche le navi delle missioni internazionali
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Perché Salvini vuole bloccare anche le navi delle missioni internazionali

Uno sbarco di migranti diventato un caso, quello operato dalla nave irlandese Samuel Beckett nel porto di Messina

La nave militare irlandese Samuel Beckett con a bordo 106 migranti è approdata sabato sera nel molo Norimberga del porto di Messina. Non un’imbarcazione ong quindi, ma un pattugliatore irlandese che fa parte della missione Eunavformed, nota come operazione Sophia, che coinvolge le navi militari degli Stati membri dell’Ue.

Uno sbarco che è diventato un caso, con il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli che sottolinea: "Ce lo impone il folle accordo europeo Sophia con cui Renzi ha svenduto gli interessi dell’Italia".

Ma sono le parole del capo del Viminale Matteo Salvinia creare tensioni nel governo. "Dopo aver fermato le navi delle ong - ha detto - giovedì porterò al tavolo europeo di Innsbruck la richiesta italiana di bloccare l’arrivo nei porti italiani delle navi delle missioni internazionali attualmente presenti nel Mediterraneo”.

LE REAZIONI DELLA DIFESA

Frasi che non sono piaciute dalle parti del ministero della Difesa. Fonti interne riportate dall’Ansa sottolineano: "Eunavformed è una missione europea ai livelli Esteri e Difesa, non Interni. Quel che vanno cambiate sono le regole di ingaggio della missione e occorre farlo nelle sede competenti, non a Innsbruck", dove si svolgerà il vertice dei ministri dell’Interno Ue.

L’azione, sottolineano le stessi fonti del dicastero di Elisabetta Trenta, "deve essere coordinata a livello governativo, altrimenti l’Italia non ottiene nulla oltre a qualche titolo sui giornali, fermo restando che la guida italiana per noi è motivo di orgoglio".

Fonti della Difesa hanno infatti puntualizzato nella serata di domenica che "Eunavformed è una missione europea ai livelli Esteri e Difesa, non Interni" e che "le regole di ingaggio della missione" vanno cambiate "nelle sedi competenti, non a Innsbruck".


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Maurizio Tortorella

Maurizio Tortorella è vicedirettore del settimanale Panorama. Da inviato speciale, a partire dai primi anni Novanta ha seguito tutte le grandi inchieste di Mani pulite e i principali processi che ne sono derivati. Ha iniziato nel 1981 al Sole 24 Ore. È stato anche caporedattore centrale del settimanale Mondo Economico e del mensile Fortune Italia, nonché condirettore del settimanale Panorama Economy. Ha pubblicato L’ultimo dei Gucci, con Angelo Pergolini (Marco Tropea Editore, 1997, Mondadori, 2005), Rapita dalla Giustizia, con Angela Lucanto e Caterina Guarneri (Rizzoli, 2009), e La Gogna: come i processi mediatici hanno ucciso il garantismo in Italia (Boroli editore, 2011). Il suo accounto twitter è @mautortorella

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