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ANSA/MARIA GRAZIA COGGIOLA
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Caso Marò, i tentativi di riportare Girone in Italia

L'Italia ha chiesto ufficialmente che, in attesa dell'arbitrato internazionale, il militare agli arresti in India possa tornare in patria

La sorte dei Fucilieri di Marina Massimiliano Latorre e Salvatore Girone "resta un tema di seria preoccupazione" per l'Unione europea (Ue). Lo ha dichiarato oggi a New Delhi l'ambasciatore Ue, Tomasz Kozlowski. Rispondendo alla domanda di un giornalista, il diplomatico ha sottolineato che "l'auspicio è di una rapida soluzione della crisi attraverso la Convenzione Unclos dell'Onu.

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Il coinvolgimento della Ue

L'ambasciatore ha poi ricordato che "la vicenda riguarda direttamente due Paesi, Italia e India", ma che "ovviamente quando cittadini europei sono implicati, questo coinvolge indirettamente anche la Ue". Infine Kozlowzki ha sottolineato che tempo fa il Tribunale del Mare di Amburgo ha chiesto ai due Paesi di sospendere ogni procedimento giudiziario nazionale, visto che la materia è all'esame della Corte permanente di arbitrato (Cpa) dell'Aja a cui l'Italia si è rivolta.

La richiesta di riportare Girone in Italia

L'Italia ha ufficialmente chiesto al tribunale arbitrale dell'Aja che Salvatore Girone possa tornare in Italia e attendere nel suo Paese la decisione che lo riguarderà.

Dopo quattro anni in India - nell'ambasciata italiana a New Delhi - e considerando che anche la decisione del tribunale arbitrale potrebbe richiedere tempi lunghi, l'Italia chiede ai giudici di "riconoscere e proteggere alcuni diritti fondamentali anche prima delle soluzione definitiva della controversia". E lo fa con una richiesta di misure provvisorie, da discutere prima di entrare nel merito della vicenda.

L'udienza di gennaio

In attesa dell'udienza già fissata per il 13 gennaio (che coincide peraltro con la scadenza del "permesso" di curarsi in Italia concesso a Massimiliano Latorre), sarà dunque il tribunale arbitrale a dover fissare una data per discutere la richiesta italiana. Una richiesta annunciata dal ministro degli Esteri Paolo Gentiloni che, spiega la Farnesina, si inserisce nella decisione presa nell'agosto scorso dal Tribunale del mare di Amburgo di sospendere tutti i procedimenti a carico dei due fucilieri. In quell'occasione i giudici di Amburgo respinsero la richiesta di rientro di Girone presentata dall'Italia spiegando che si trattava di un argomento di competenza del tribunale di a

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Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, i due Marò

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