Marò e arbitrato internazionale, le cose da sapere
ANSA/MAURIZIO SALVI
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Marò e arbitrato internazionale, le cose da sapere

Chi sono i giudici appena nominati che dovranno esprimersi sul caso dei due fucilieri di marina al Tribunale internazionale

Sono stati nominati i 5 giudici che compongono il Tribunale arbitrale internazionale che dovrà dirimere la controversia tra Italia e India sul caso dei marò. L'arbitro italiano e quello indiano erano già stati nominati dai rispettivi governi, mentre mancavano gli altri 3 componenti.

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"Il 26 giugno 2015 - ricorda la nota della Corte permanente di Arbitrato (Cpa) dell'Aja - l'Italia ha avviato una procedura arbitrale con la notifica della controversia inviata all'India in base all'art. 1 della sezione VII e dell'art. 287 della Convenzione dell'Onu sul diritto del mare". L'Italia ritiene che la controversia riguardi "un incidente avvenuto a circa 20,5 miglia nautiche al largo delle coste indiane, che ha coinvolto la nave Enrica Lexie, una petroliera battente bandiera italiana, e il conseguente esercizio della competenza penale dell'India nei confronti di due fucilieri della Marina italiana".

L'India, si legge ancora nella nota, sostiene che "l'incidente in questione riguardi la morte di due pescatori indiani che si trovavano a bordo di un'imbarcazione indiana, il St. Antony, di cui sarebbero responsabili due fucilieri in servizio a bordo della Enrica Lexie, e il conseguente esercizio della competenza indiana". Dopo l'avvio della procedura arbitrale a giugno scorso e nell'attesa della costituzione del Tribunale arbitrale, l'Italia aveva intanto presentato richiesta di "misure cautelari urgenti" a tutela dei due marò, Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, al Tribunale internazionale del diritto del mare di Amburgo. Con la sentenza del 24 agosto scorso, il Tribunale ha imposto all'India di sospendere ogni tipo di giurisdizione sul caso, ma ha respinto la richiesta italiana di far rientrare Girone in Italia (e farvi rimanere Latorre, già in patria per motivi di salute) per tutta la durata della procedura arbitrale

Dopo aver avviato senza risultati le trattative bilaterali, immediatamente dopo la sentenza di Amburgo del 24 agosto, è stato chiesto al presidente dello stesso Tribunale sul diritto del mare (Itlos) di nominare i 3 giudici mancanti. Ecco chi sono i nominativi individuati, "dopo consultazione tra le parti":

 

VLADIMIR GOLITSYN

VLADIMIR GOLITSYN, presidente del Tribunale arbitrale. Nato a Mosca nel 1947, è membro del Tribunale sul diritto del mare di Amburgo dal 2008 e presidente dello stesso dal 1 ottobre 2014. 

FRANCESCO FRANCIONI

FRANCESCO FRANCIONI, arbitro. Nato a Firenze, docente di Diritto Internazionale all'Università Luiss di Roma e all'Istituto Universitario Europeo di Firenze. È stato nominato giudice ad hoc presso il Tribunale di Amburgo lo scorso agosto come membro italiano per il caso marò. 

P. CHANDRASEKHARA RAO

P. CHANDRASEKHARA RAO, arbitro. Nato in India nel 1936, è giudice del Tribunale di Amburgo dal 1996 e ne è stato presidente tra il 1999 e il 2002. Nella sentenza sul caso del 24 agosto scorso, ha votato contro le richieste di misure urgenti avanzate dall'Italia.

JIN-HYUN PAIK

JIN-HYUN PAIK, arbitro. Nato a Seul nel 1958, è membro del Tribunale del mare dal 2009.

PATRICK ROBINSON

PATRICK ROBINSON, arbitro. Nato in Giamaica nel 1944, attuale membro della Corte internazionale di Giustizia dell'Aja, è stato presidente del Tribunale penale internazionale per la ex Jugoslavia dal 2008 al 2011.

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