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Le elezioni in Molise che non hanno cambiato nulla

La piccola regione non ha alterato gli equilibri politici. E ora, perché il Presidente Mattarella decida, si attende il voto in Fiuli Venezia Giulia

In poco più di un mese, il Molise si è trasformato da regione fantasma ad ago della bilancia per la politica nazionale. Eppure i risultati elettorali non hanno convinto molto, né il Movimento 5 stelle che sperava in una vittoria, né Salvini che rimane sotto Forza Italia in termini di voti, rendendo impossibile la scissione interna al centrodestra.

Tra Salvini e Di Maio rimane Berlusconi

Così le nozze Salvini – Di Maio continuano ad essere ostacolate da Silvio Berlusconi che in questa partita rimane un ingombrante socio di minoranza. Molti speravano che i molisani influenzati dalla partita nazionale avrebbero trattato queste votazioni come un derby tra i due contendenti la poltrona a Palazzo Chigi, dando un’indicazione chiara anche al Colle.

Invece non solo alle urne si è recato un molisano su due, ma chi ci è andato ha tradito le aspettative dei big romani.

Così si ricomincia da capo. Sergio Mattarella conferirà un nuovo mandato esplorativo al Presidente della Camera, Roberto Fico, con l’intenzione di sondare gli umori all’interno del PD e di Leu. Dopo le impossibilità di chiudere il forno con il centrodestra, ora si passa al PD, uscito ancora più bastonato dalle urne molisane dove ha dimezzato i voti delle politiche attestandosi al 9 per cento. Inizia così la terza settimana di consultazioni.

La sensazione è che il Quirinale stia prendendo tempo in attesa che si svolgano anche le elezioni in Friuli Venezia Giulia, dove il candidato favorito è Massimo Fedriga.

È un gesto di garbo istituzionale volto ad evitare ogni tipo di interferenza con il voto di domenica prossima. Si tratta dell’ultima settimana che il presidente concederà ai partiti per trovare un’intesa perché è certo che dopo il voto friulano, in mancanza della possibilità di un governo politico, Mattarella farà la sua mossa, proponendo un nome di alto profilo.

Altro che Ohio...

Il Molise non è stato l’Ohio italiano, come qualche commentatore ha azzardato nei giorni scorsi paragonando la piccola regione italiana al piccolo stato statunitense che in genere anticipa i risultati delle elezioni nazionali.

Anzi, dal Molise non ci sono state sorprese per nessuno. Il centrodestra ha eletto il suo candidato, che oltre ai partiti della coalizione era appoggiato da una forte lista civica (Orgoglio Molise) che ha preso tanti voti quanti quelli della Lega (8%) e il Movimento 5 stelle rimane il primo partito per numero di voti, ma sempre incapace di governare da solo.

Questa potrebbe essere l’ultima settimana di tentennamento. Poi, una volta che tutti gli elettori avranno riposto la scheda elettorale, sarà il Presidente a prendere in mano la situazione per dare un governo al Paese.  

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Sara Dellabella