«L'Italia arriverà stremata all'autunno»
Siccità sul Lago di Corbara (iStock)
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«L'Italia arriverà stremata all'autunno»

Le forti piogge e le bombe d'acqua che hanno caratterizzato il 2022 non sono una soluzione alla crisi d'acqua nel nostro Paese. L'ANBI: «Alla politica chiediamo concretezza»

Acquazzoni sempre più violenti. Bombe d'acqua. Il clima che, sotto i nostri occhi, sta cambiando a una velocità ormai impressionante. I dati parlano chiaro: sebbene spesso si sia travolti letteralmente dall'acqua questo non incide in alcun modo sulla crisi idrica nel nostro Paese che continua a rimanere a forte rischio siccità.

Come sottolinea l'ANBI, lungo la Penisola stati ben 2000 gli eventi estremi che hanno caratterizzato lo scorso anno, uno dei più siccitosi della recente storia climatica italiana con temperature superiori di 3 gradi alla media (fonte: European Severe Weather Database); tali fenomeni anche tragici non hanno però inciso definitivamente sulla crisi idrica, ma hanno provocato gravi danni al territorio ed enormi difficoltà per la gestione idraulica.

“Lampante è l’esempio dell’alluvione in Emilia Romagna, seguita a numerose emergenze idrauliche minori, localizzate lungo la Penisola" spiega Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI) "Occorre far presto per riparare i danni, evitando di esporre le comunità a nuovi rischi, ma poi serviranno anni e non basteranno certo le risorse finora stanziate per ricostruire l’assetto idraulico, migliorandolo per garantire sicurezza agli investimenti produttivi".

Guardando all'Italia di questi giorni, l'effetto dell'anticiclone africano che ha infuocato tutta la Penisola e il bacino del Mediterraneo, condizioneranno i territori lungo lo stivale rendendo meramente temporanei i benefici tratti dalle precipitazioni delle scorse settimane. Il motivo? Su tutto il territorio non esistono adeguate infrastrutture atte a raccogliere l'acqua per distribuirla in tempi di crisi climatica.

Metro della crisi che sta colpendo l'Italia è la velocità con cui i livelli dei grandi laghi si stiano abbassando tornando sotto la media. Al Nord, il Verbano, calato di oltre 60 centimetri, è ora al 47,6% di riempimento; si dimezza l’acqua disponibile nel Lario (adesso al 38,2% della capacità); anche il livello del Sebino è sceso di 30 centimetri (riempimento: 57,1%), mentre il Benaco ritorna ad essere la “cassaforte” idrica d’Italia, attestandosi al 69,3% della propria capacità d’invaso. In Umbria, il lago Trasimeno si mantiene a livelli bassi e sembra destinato a scendere al di sotto della soglia critica di -cm. 120 (ad oggi siamo a -cm.113 ca.). Tra i laghi dell’Italia centrale, nel Lazio tornano a calare i livelli di Bracciano e Nemi.

Anche il Po e i grandi fiumi italiani soffrono la siccità. La Valle d'Aosta, pur rimanendo in linea con il periodo, vede ridursi le portate della Dora Baltea. In Piemonte permane una condizione di deficit pluviometrico accentuato su alcuni bacini come quello del fiume Ticino (-21%). Per il fiume Po le portate sono più che dimezzate rispetto a 15 giorni fa, scendendo sotto il 50% della media storica: nelle stazioni più a monte si è in linea con i valori del siccitosissimo 2022, mentre a Piacenza si è scesi al di sotto dei 300 metri cubi al secondo. Anche il Tevere è tornato a scendere al di sotto dei 100 metri cubi al secondo a Roma (inferiori alla media del periodo).

"Comprendiamo le molteplici esigenze del Paese, ma l’infrastrutturazione e l’efficientamento idraulico sono asset indispensabili a qualsiasi ipotesi di sviluppo" ha concluso Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI. "I Piani ci sono; servono finanziamenti e più veloci iter procedurali, su cui misurare le reali volontà dopo le facilmente condivisibili affermazioni di principio".

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Marianna Baroli

Giornalista, autore

(Milano, 1986) La prima volta che ha detto «farò la giornalista» aveva solo 7 anni. Cresciuta tra i libri di Giurisprudenza, ha collaborato con il quotidiano Libero. Iperconnessa e ipersocial, è estremamente appassionata delle sfaccettature della cultura asiatica, di Giappone, dell'universo K-pop e di Hallyu wave. Dal 2020 è Honorary Reporter per il Ministero della Cultura Coreana. Si rilassa programmando viaggi, scoprendo hotel e ristoranti in giro per il mondo. Appena può salta da un parco Disney all'altro. Ha scritto un libro «La Corea dalla A alla Z», edito da Edizioni Nuova Cultura, e in collaborazione con il KOCIS (Ministero della Cultura Coreana) e l'Istituto Culturale Coreano in Italia.

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