India, tutti pazzi per il vino di palma
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India, tutti pazzi per il vino di palma

Prodotto artigianalmente, ha una gradazione dell'8% e il governo lo tollera per i guadagni derivanti dalle imposte sugli alcolici

L'India è un mosaico di realtà differenti ed offre volti differenti a seconda delle angolature con cui la si osserva, oltre che delle regioni su cui ci si sofferma. La foto di questa settimana ci parla delle abitudini alcoliche degli uomini del Kerala, una delle aree più povere del Paese, situata all'estremo Sud del sub-continente.

La storia che racconta si svolge a Kochi, che in Italia abbiamo imparato a conoscere perché è al largo delle sue coste che è avvenuto il fattaccio dei due marò. Kochi è una città con un passato molto ricco: capitale dell'antico regno di Cochin, è stata colonizzata sia dai Portoghesi che dagli Olandesi, prima del dominio britannico sull'India.

Famosa per essere un grande mercato di spezie, oggi Kochi vive di pesca e turismo - attività che però non offrono opportunità a tutti i suoi seicentomila abitanti. E così, molti si rifugiano nell'alcol. Il consumo pro capite di vini è liquori, da quelle parti, è il doppio della media nazionale. Pare che gli uomini di Kochi siano amanti di una bevanda locale il "toddy", un vino di palma che raggiunge a malapena una gradazione dell'8% e che viene prodotto anche artigianalmente.

Pare che l'abitudine di ritrovarsi fra amici a bere toddy sia piuttosto datata: ne parlerebbero persino alcune cronache risalenti al diciottesimo secolo. E non è neppure scoraggiata dalle autorità, visto che, benché la propensione a bere sia piuttosto diffusa, la bassa gradazione alcolica e il fatto che i bevitori non possano permettersi di pagare troppi "giri" di toddy fanno sì che il diffuso consumo di toddy non si sia ancora trasformato nella piaga dell'alcolismo, come avviene in altre realtà. Il governo del Kerala, del resto, incassa parecchio dalle imposte sugli alcolici: basti pensare che gli spacci di toddy sono circa cinquemila.

E così, è probabile che chi visiterà Kochi continuerà a vedere lunghe file di uomini fuori da piccoli negozi, in attesa di ricevere la propria dose quotidiana dell'amata bevanda, a partire dalle 9 del mattino. I più fortunati, però, sono quelli che possono permettersi una "borraccia" di toddy personale, come quella dell'uomo ritratto in questa foto. Da condividere, eventualmente, con gli amici utilizzando, se possibile, le foglie al posto dei bicchieri. Pare ne esaltino il sapore, oltre ad essere più economiche.

 

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Claudia Astarita

Amo l'Asia in (quasi) tutte le sue sfaccettature, ecco perché cerco di trascorrerci più tempo possibile. Dopo aver lavorato per anni come ricercatrice a New Delhi e Hong Kong, per qualche anno osserverò l'Oriente dalla quella che è considerata essere la città più vivibile del mondo: Melbourne. Insegno Culture and Business Practice in Asia ad RMIT University,  Asia and the World a The University of Melbourne e mi occupo di India per il Centro Militare di Studi Strategici di Roma. Su Twitter mi trovate a @castaritaHK, via email a astarita@graduate.hku.hk

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