1965. La studentessa Hillary Rodham Clinton ritratta per l’annuario del liceo Maine East High School di Park Ridge, Illnois, USA.
Una giovane Hillary Rodham Clinton con il marito, l’ex presidente Bill Clinton, in una foto d’archivio.
5 marzo 1980. Hillary Rodham Clinton con il marito Bill e la figlia Chelsea, una settimana dopo la nascita della bambina, a Little Rock, Arkansas, USA.
Hillary Rodham Clinton con il marito, l’ex presidente Bill Clinton e la figlia Chelsea in una foto d’archivio.
29 maggio 1992. Hillary Clinton partecipa alla processione accademica presso il Wellesley College, in Massachusetts, dove si è laureata con encomio nel 1969 e dove è stata presidente della giunta degli studenti.
20 gennaio 1993. La First Lady Hillary Clinton durante il ballo inaugurale della Presidenza di Bill Clinton a Washington, D.C., USA.
17 luglio 1992. Nel corso della prima campagna presidenziale di Bill Clinton, Hillary insieme ad Al Gore e a sua moglie Tipper salutano i sostenitori prima di salire su un autobus a New York.
16 febbraio 1992. Hillary Rodham Clinton in un momento di relax a Bedford, in Massachusetts, nel corso della campagna elettorale per il secondo mandato presidenziale del marito Bill.
1993. La First Lady Hillary Clinton in visita a una scuola elementare.
15 maggio 1995. La First Lady Hillary Clinton ride mentre parla con un giornalista durante la cerimonia di apertura di una mostra sull’arte del XX secolo alla Casa Bianca a Washington, USA.
29 novembre 1995. La First Lady Hillary Clinton durante un incontro con la Regina Elisabetta II a Buckingham Palace, Londra.
5 settembre 1995. La First Lady Hillary Clinton interviene durante il seminario su “Donne e salute”, organizzato dall’OMS, nel corso della 4a Conferenza mondiale ONU sulle donne a Pechino, Cina.
25 marzo 1995. La First Lady Hillary Clinton con il Primo Ministro del Pakistan, Benazir Bhutto, durante una cena ufficiale a Islamabad.
19 giugno 1995. La First Lady Hillary Clinton incontra Madre Teresa di Calcutta alla Casa Bianca, a Washington, USA.
24 febbraio 1995. Hillary Clinton parla con la piccola Katherine Sirman duranta una visita al Children’s Hospital di Eastern Ontario, in Canada.
30 agosto 1996. La famiglia Clinton applaude sull’affollato podio della Convention dei Democratici, sotto una pioggia di coriandoli, dopo che il Presidente ha accettato pubblicamente la ricandidatura alle presidenziali.
3 marzo 1997. Hillary Clinton, il marito Bill Clinton (allora Presidente USA) e Michael O’Neill, responsabile della Coca Cola in Russia, bevono una bottiglia della bibita americana a Mosca, durante la visita a una fabbrica locale della Coca Cola.
13 ottobre 1996. Hillary Clinton con la First Lady cilena Marta Larraechea de Frei.
5 aprile 1996. Con il marito Bill, la First Lady Hillary Clinton pianta un corniolo nel giardino della Casa Bianca, in memoria del Segretario di Stato al Commercio USA, Ron Brown, morto due giorni prima in un incidente aereo in Croazia.
26 agosto 1997. Hillary Clinton passeggia sulla spiaggia con il marito Bill a Martha’s Vineyard, in Massachusetts.
6 novembre 1997. La First Lady Hillary Clinton insieme alle ex First Lady (da sinistra) Bird Johnson, Barbara Bush, Betty Ford e Nancy Reagan, durante le celebrazioni per l’apertura della Biblioteca George Bush a College Station, Texas.
20 gennaio 1997. A Capitol Hill, Washington, la First Lady Hillary Rodham Clinton durante la cerimonia di giuramento del marito Bill Clinton, rieletto per un secondo mandato.
21 giugno 1997. Hillary e Bill Clinton incontrano l’allora Cancelliere federale della Germania, Helmut Kohl, al suo arrivo al Fort Restaurant di Morrison, in Colorado, per una cena in onore dei capi di Stato e di governo del G8.
3 marzo 1997. Hillary Clinton con il marito, l’allora Presidente USA Bill Clinton, partecipa a un evento della Coalizione per i bambini d’America alla Casa Bianca.
25 ottobre 1999. La First Lady Hillary Rodham Clinton festeggia il suo 52° compleanno al Ford Center di New York, alla presenza dell’attrice Lauren Bacall e del senatore Charles Schumer, nel corso di un evento di beneficenza chiamato “Broadway for Hillary”.
19 gennaio 1999. La First Lady Hillary Clinton saluta la “madre dei diritti civili” dei neri d’America, Rosa Parks, prima del discorso sullo Stato dell’Unione del Presidente, il marito Bill Clinton.
4 gennaio 2008. Hillary Clinton con il marito Bill in vacanza a Megan Bay, St. Thomas, nelle Isole Vergini, USA
8 novembre 2000. La First Lady Hillary Clinton saluta i giornalisti nel corso di una conferenza stampa, durante la sua campagna elettorale per diventare Senatrice dello Stato di New York.
2002. Hillary Rodham Clinton dopo la sua elezione a senatore dello Stato di New York.
31 gennaio 2008. Hillary Clinton e Barack Obama durante un dibattito televisivo organizzato dalla CNN tra i candidati alle primarie presidenziali dei Democratici a Los Angeles, California, USA.
27 giugno 2008. Hillary Clinton e Barack Obama durante la campagna elettorale presidenziale dei Democratici a Unity, New Hampshire.
31 luglio 2010. Hillary e Bill Clinton con la figlia Chelsea, nel giorno del suo matrimonio con Marc Mezvinsky all’Astor Courts Estate di Rhinebeck, New York.
1 maggio 2011. Hillary Clinton, Segretario alla Difesa, partecipa con il presidente Barack Obama a una riunione con lo staff impegnato nella sicurezza nazionale nel corso della missione di cattura di Osama bin Laden, nella Situation Room della Casa Bianca.
Settembre 2014. Hillary e Bill Clinton lasciano l’ospedale Lenox Hill di New York City con la nipote Charlotte Clinton Mezvinsky e i suoi genitori Chelsea Clinton e Il marito Marc Mezvinsky.
14 ottobre 2015. Bernie Sanders e Hillary Clinton durante il dibattito della Cnn.
19 aprile 2016. 2016. La candidata democratica Hillary Clinton celebra la vittoria nelle primarie di partito nello Stato di New York.
Alla vigilia del voto in California Hillary Clinton ha tutti i motivi per essere di buonumore
Durante la campagna presidenziale americana del 1992, Bill Clinton fece una dichiarazione che avrebbe accompagnato tutta la carriera politica di Hillary Rodham, la donna che aveva sposato nel 1975 e che lo aveva sostenuto sin da quando, tre anni più tardi, fu eletto per la prima volta governatore dell’Arkansas: «Vi sto offrendo due presidenze al prezzo di una».
Che Hillary non sarebbe stata una First Lady di rappresentanza, come lo erano state Barbra Bush e Nancy Reagan, gli americani lo capirono presto. Durante il primo mandato divenne testimonial, anche all’estero, dei diritti femminili e della necessità di estendere l’assicurazione sanitaria a tutti gli americani, tutte battaglie che le consentirono se non altro di farsi conoscere dall’elettorato liberal americano.
IL CASO LEWINSKY
Quando scoppiò il caso Monica Lewinsky, Hillary non disse una parola, limitandosi a dire – nonostante il tradimento del marito fosse ormai il segreto di pulcinella alla Casa Bianca – che si trattava solo di «una cospirazione della destra americana». Questo, sul piano pubblico. La sua fama di donna propensa a mentire in nome del prestigio e del potere nacque allora, in America, un Paese puritano che sa perdonare, fuorché i liars, i bugiardi, un’etichetta che le è rimasta appiccicata addosso fino al recente mail-gate.
Privatamente, quando il marito fedifrago le confessò i tradimenti, Hillary lo fece dormire per mesi sul divano, come racconta un libro della giornalista Kate Brower, senza però mai spezzare quel patto non scritto che prevedeva – in cambio del suo doloroso silenzio – il forte sostegno di Bill nella corsa della moglie per il seggio senatoriale nello Stato di New York. Privatamente, allora, quando ancora secondo la sua autobiografia Living History non credeva al tradimento del marito, descrisse Lewinsky alla sua amica e confidente Diane Blair come una narcissistic loony toon, che grosso modo significa una pazza megalomane. Una che si inventava tutto di sana pianta.
Quello che è certo è il sodalizio dei Billary non si è mai interrotto, nemmeno nei momenti più drammatici della loro relazione. Un sodalizio, d’amore, d’affari, di rapporti politici condivisi, che i suoi (molti) avversari hanno sempre descritto come cementato solo dall’ambizione sfrenata e dal desiderio del potere. Né gli scandali in serie che hanno colpito la coppia presidenziale l’hanno mai messa ko. È una donna dura, Hillary, fredda, calcolatrice, preparatissima e un po’ secchiona, capace di parlare alla testa, ma non al cuore – a differenza di Bill – dell’elettorato, il suo vero tallone d’achille, anche in quest’ultima corsa elettorale dove il suo sfidante, l’utopista Bernie Sanders, dà al contrario l’impressione di parlare alla pancia e al cuore, meno alla razionalità delle soluzioni politiche possibili.
LA FAMIGLIA
Per capire chi è Hillary, prim’ancora che richiamare la sua imponente biografia politica, bisognerebbe forse tornare all’infanzia, al background medio-borgese della sua famiglia, che viveva a Chicago, la città di Obama. Suo padre era un veterano della seconda guerra mondiale, Us Navy. Lavorava sodo nella piccola azienda da lui fondava che vendeva stoffe. Hillary lo aiutava quando poteva, sin da giovanissima. Suo padre era un repubblicano orgoglioso, di quelli che si spaccano la schiena per una vita, risparmiando per tirare su la famiglia. Dorothy, sua madre, era stata abbandonata dai genitori giovanissima. Faceva la baby sitter, la donna delle pulizie nelle case dei ricchi.
IL TALLONE D’ACHILLE: LA SCARSA EMPATIA
A lei, Hillary, cui la famiglia diede tutte le opportunità per studiare, non fecero mancare nulla. Come First Lady dell’Arkansas, dal 1979 al 1992, con l’interruzione di due anni dal 1981 al 1983, si batté – ha raccontato – per estendere l’educazione sanitaria e per i diritti delle donne. La passione politica non l’ha mai abbandonata. Il suo pregio, dal punto di vista politico, è la preparazione. Il suo difetto, la sua mancanza di empatia, una dote di cui – a suo modo – il suo futuro sfidante, Donald Trump, non è privo. La sfida si giocherà anche su questo. Su quel non-so-ché che si chiama simpatia. E che spesso decide, a prescindere dall’adeguatezza politica, chi sarà eletto alla Casa bianca. Su questo Bill era impareggiabile. Su questo, ammesso che si possa imparare sulla soglia dei 70 anni, Hillary dovrà lavorare molto, come le suggeriscono tutti i suoi consiglieri.