Le frasi storiche di Giovanni Paolo II
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Le frasi storiche di Giovanni Paolo II

Le parole che hanno segnato il pontificato di Karol Wojtyla - Foto

Giovanni Paolo II, il papa che ha condotto la Chiesa Cattolica dal '900 al nuovo millennio, attraverso le parole e le frasi più famose

SPALANCATE LE PORTE A CRISTO

"Fratelli e Sorelle! Non abbiate paura di accogliere Cristo e di accettare la sua potestà! Aiutate il Papa e tutti quanti vogliono servire Cristo e, con la potestà di Cristo, servire l’uomo e l’umanità intera! Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo! Alla sua salvatrice potestà aprite i confini degli Stati, i sistemi economici come quelli politici, i vasti campi di cultura, di civiltà, di sviluppo. Non abbiate paura! Cristo sa “cosa è dentro l’uomo”. Solo lui lo sa!"

Discorso per l'inizio del Pontificato, ottobre 1978

SUL COMUNISMO

"Sarebbe semplicistico dire che è stata la Provvidenza Divina a far cadere il comunismo. Il comunismo come sistema è, in un certo senso, caduto da solo. È caduto in conseguenza dei propri errori e abusi. Ha dimostrato di essere una medicina più pericolosa e, all’atto pratico, più dannosa della malattia stessa. Non ha attuato una vera riforma sociale, anche se era diventato in tutto il mondo una potente minaccia e una sfida. Ma è caduto da solo, per la propria immanente debolezza".

SULLA SECOLARIZZAZIONE DELL'EUROPA

"Il cedimento al desiderio, al sesso, al consumo: questo è l’europeismo che accreditano taluni sostenitori del nostro dovere d’entrare in Europa. Ma noi non dobbiamo diventare parte di questa Europa. L’Europa l’abbiamo creata noi, con molta più forza di quelli che pretendono l’esclusiva dell’europeismo. Qual è il loro criterio? La libertà. Ma quale libertà? Quella di togliere la vita al bambino non nato? Fratelli e sorelle, io protesto contro questa concezione dell’Europa che si sostiene in Occidente. E proprio in questa terra di martiri questo deve essere gridato forte. L’Europa attende una redenzione. Il mondo ha bisogno di un’Europa redenta".

SULL'IMMIGRAZIONE

"Nelle nostre società invesitite dal fenomeno globale dell'immigrazione è necessario cercare un giusto equilibrio tra il rispetto dell'identità e il riconoscimento di quella altrui. E'infatti necessario riconoscere la legittima pluralità delle culture presenti in un paese, compatibilmente con la tutela dell'ordine da cui dipendono la pace sociale e la libertà dei cittadini." 

Messaggio per la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato del 2005

EBREI, FRATELLI MAGGIORI

"La Chiesa di Cristo scopre il suo legale con l'Ebraismo scrutando il suo proprio mistero. La religione ebraica non è estrinseca, ma in un certo qual modo è intrinseca alla nostra religione. Abbiamo quindi verso di essa rapporti che non abbiamo con nessuna altra religione. Siete i nostri fratelli prediletti, e in un certo modo, si potrebbe dire i nostri fratelli maggiori,"

Incontro con la comunità ebraica di Roma, aprile 1986

SUL CAPITALISMO

"Se con «capitalismo» si indica un sistema economico che riconosce il ruolo fondamentale e positivo dell’impresa, del mercato, della proprietà privata e della conseguente responsabilità per i mezzi di produzione, della libera creatività umana nel settore dell’economia, la risposta è certamente positiva, anche se forse sarebbe più appropriato parlare di «economia d’impresa», o di «economia di mercato», o semplicemente di «economia libera». Ma se con «capitalismo» si intende un sistema in cui la libertà nel settore dell’economia non è inquadrata in un solido contesto giuridico che la metta al servizio della libertà umana integrale e la consideri come una particolare dimensione di questa libertà, il cui centro è etico e religioso, allora la risposta è decisamente negativa."

Enciclica Centesimus Annus, 1991

 SUL LAVORO

"Il lavoro deve essere il mezzo affinché tutta la creazione sia sottomessa alla dignità dell'essere umano e del figlio di Dio. Il lavoro offre la possibilità di impegnarsi con tutta la comunità senza risentimenti, senza odi, ma con l'amore universale di Cristo che nessuno esclude e tutti abbraccia."

Discorso agli operai di Gaudalajara, 1979

SULL'ABORTO

"Non si può infine sottovalutare la rete di complicità che si allarga fino a comprendere istituzioni internazionali, fondazioni e associazioni che si battono sistematicamente per la legalizzazione e la diffusione dell'aborto nel mondo. In tal senso l'aborto va oltre la responsabilità delle singole persone e il danno loro arrecato, assumendo una dimensione fortemente sociale: è una ferita gravissima inferta alla società e alla sua cultura da quanti dovrebbero esserne i costruttori e i difensori. "

Enciclica Evangelium Vitae, 1995

SUI GIOVANI

"Per questo oggi vi esorto ad essere operatori e artefici di pace. Rispondete alla violenza cieca all'odio disumano con l'affascinante potere dell'amore. Vincete l'inimicizia con la forza del perdono. Mantenetevi lontani da ogni forma di nazionalismo esasperato, di razzismo e di intolleranza. Testimoniate con la vostra vita che le idee non si impongono, ma si propongono." 

Incontro con i giovani, viaggio in Spagna, 2003

SULLA DONNA

"Non c'è dubbio che l'uguale dignità e responsabilità dell'uomo e della donna giustifichino pienamente l'accesso della donna ai compiti pubblici. D'altra parte la vera promozione della donna esige pure che sia chiaramente riconosciuto il valore del suo compito materno e familiare nei confronti di tutti gli altri compiti pubblici e di tutte le altre professioni. Del resto, tali compiti e profesisoni devono tra loro integrarsi se si vuole che l'evoluzione sociale e culturale sia veramente e pienamente umana."

Enciclica Familiaris Consortio, 1981

SULLA MAFIA

"Che ci sia concordia! Dio ha detto una sola volta: non uccidere! Non può l'uomo, qualsiasi uomo, qualsiasi umana agglomerazione...mafia, non può cambiare e calpestare il diritto santissimo di Dio. Questo popolo, questo popolo siciliano, talmente attaccato alla vita, popolo che ama la vita, che dà la vita, non può vivere sempre sotto la pressione di una civiltà contraria, civiltà della morte. Nel nome di questo Cristo crocefisso e risorto, di questo Cristo che è vita, via, verità e vita. Lo dico ai responsabili: convertitevi! Una volta, un giorno verrà il giudizio di Dio".

Anatema contro la mafia, Agrigento, 1993

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Michele Zurleni

Giornalista, ha una bandiera Usa sulla scrivania. Simbolo di chi vuole guardare avanti, come fa Obama. Come hanno fatto molti suoi predecessori

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