My Cooking Box, la start-up che ha sbancato al crowdfunding
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Economia

My Cooking Box, la start-up che ha sbancato al crowdfunding

La società bergamasca è riuscita a raccogliere in pochi mesi tramite le piattaforme web quasi un milione di euro

Avete presente quella spezia, quella verdura o quel frutto che vi manca per rendere la vostra ricetta identica a quella che avete visto in uno dei tanti programmi tv affidati a chef stellati? Ecco, proprio l'ingrediente mancante ha spinto Chiara Rota, 33 anni, ingegnere gestionale con esperienze in supply chain e operations nell'azienda di famiglia, a creare una start up che in due anni è riuscita a rastrellare tramite campagne di crowdfunding poco meno di 1 milione di euro.

Si chiama My Cooking Box che è anche il nome del prodotto: un cofanetto contenente al suo interno tutti gli ingredienti, dosati al punto giusto, per realizzare un piatto tipico del territorio italiano. Un'idea semplice quanto intuitiva che dal 2015 a oggi ha convinto tanti azionisti a investire nella start up bergamasca, che lo scorso maggio ha avviato la sua seconda campagna di raccolta capitali online su Mamacrowd, conclusa 13 giorni prima della chiusura con una raccolta di 500mila euro. Non solo. L'azienda, scelta da Ernst&Young per esportare il food made in Italy nel mondo, ha visto la partecipazione anche di una nota famiglia a capo di una grande realtà aziendale italiana del settore alimentare.

Focus sul processo di acquisto

"L'idea mi è venuta parlando con colleghi o fornitori stranieri che volevano rifare a casa ricette italiane. Tutti mi dicevano più o meno la stessa cosa: manca sempre quell'ultimo ingrediente necessario però per realizzare il proprio piatto preferito. Ecco perché l'idea della nostra start up parte da una considerazione sul processo di acquisto: il consumatore ha l’abitudine ad acquistare per prodotto. Quindi, perché non cambiare questo processo e indurre il consumatore ad acquistare per ricetta?" racconta Chiara a Panorama.it.

Con l’entusiasmo dei suoi trentatre anni e con una grande passione per la cucina, Chiara presenta questa idea ad un tavolo tematico Expo per future donne imprenditrici. La sua laurea in ingegneria gestionale e le precedenti esperienze in supply chain e operations nell’azienda di famiglia e in realtà dal respiro internazionale, l’aiutano per tutto il resto. L'intuizione di Chiara piace e le permette di accedere, nel febbraio 2015, all'acceleratore d'impresa SpeedMiUp dell'Università Bocconi e Camera di Commercio di Milano.

Un team a vocazione estera

Un mese dopo, viene depositato il marchio My Cooking Box e costituita Ricetta Italiana Srl, che ha tre soci. Oltre a Chiara, entrano a farvi parte Francesca Pezzotta, bergamasca di 43 anni, ex amministratore di una società di servizi logistici per aziende nel settore alimentare, e Alessandro Riva, 32 anni, anche lui di Bergamo, che ha lavorato in differenti realtà multinazionali nelle risorse umane. Un team, quello di Chiara, Francesca a Alessandro, che crede nelle potenzialità del settore alimentare italiano per sviluppare un progetto d’impresa che abbia successo in Italia, ma soprattutto all’estero.

La prima campagna

Ad agosto 2016 parte la campagna di equity crowdfunding attivata sulla piattaforma CrowdFundMe che in soli venti giorni raccoglie il budget prefissato di 50mila euro, incrementato di altri 150mila euro nel mese successivo, grazie al’intervento di 85 investitori. Una campagna rivelatasi un successo, chiusa il 30 novembre con un overfunding del +400%. "L'idea è piaciuta soprattutto a produttori del settore food italiani che hanno visto nel progetto potenzialità di marketing per i loro prodotti" spiega Chiara.

Partendo, dunque, da un capitale iniziale di 100mila euro, investiti dai fondatori, si sono aggiunti i 400mila euro provenienti da questa operazione, cui si aggiungono i 500mila della seconda campagna. Risorse che hanno permesso di perseguire gli ambiziosi piani dei tre soci, tra cui l’ampliamento dell’offerta, in termini di nuove ricettazioni regionali, un sito di e-commerce dedicato e l’internazionalizzazione del brand.

I punti vendita

Ad oggi le My Cooking Box sono vendute principalmente sul sito di e-commerce (mycookingbox.it), su Amazon e negli shop enogastronomici. All’estero, si trova in Norvegia, Olanda, Francia, Germania, UK, Canada e Hong Kong. La strategia punta anche all'apertura di franchising con marchio proprio in Italia

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Massimo Morici

Scrivo su ADVISOR (mensile della consulenza finanziaria), AdvisorOnline.it e Panorama.it. Ho collaborato con il settimanale Panorama Economy (pmi e management) e con l'agenzia di informazione statunitense Platts Oilgram (Gas & Power).

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