Donne scomparse: ecco come cercarle
Ansa- fotogramma Carabinieri Torino
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Donne scomparse: ecco come cercarle

Quasi 10 mila donne sparite da casa e mai ritrovate. Il presidente dell'associazione Penelope della Toscana, spiega come attivare le ricerche nelle ore successive la scomparsa

Svaniti nel nulla. Non un messaggio, non una traccia. Ogni anno scompaiono misteriosamente migliaia di uomini, donne e bambini. Che non vengono mia più ritrovati né vivi e spesso neppure morti. In molti casi, gli investigatori non riescono a trovarne neppure i resti. Ma perché queste persone scompaiono senza lasciare tracce dietro di sé? Sono allontanamenti volontari oppure rapimenti e omicidi passionali “trasformati” in fughe dalla quotidianità?  Il numero maggiore di scomparse sospette riguardano le donne. In un primo momento l’ipotesi predominante è quella dell’allontanamento volontario salvo poi scoprire, mesi e mesi dopo che sono state uccise. Donne strappate dalla loro casa e dai loro affetti e violentate, seviziate dal proprio compagno, marito oppure amante. E poi, il loro corpo straziato in modo tale da essere reso irriconoscibile e introvabile.    

Nicodemo Gentile, Presidente dell’Associazione Penelope Toscana, quante sono le donne scomparse nell'ultimo anno? E' un fenomeno in aumento? se sì perché?

Il dato degli scomparsi è allarmante, un fiume in piena che si ingrossa di anno in anno;  sono trentamila dal ’74 al 2013 le vite sospese, di cui circa novemilatrecento donne. Le cause che determinano una scomparsa sono molteplici; si parte sempre da quella più ricorrente che è l’allontanamento volontario, per poi, procedendo per esclusione, ragionare su altre ipotesi, fino a giungere all’ipotesi estrema, ma non infrequente, che la vicenda sia da ricondurre ad ipotesi delittuose, il più delle volte consumate in ambiente intra-familiare. Il fenomeno aumenta progressivamente in quanto alimentato negli ultimi tempi da diversi fattori, tra cui le preoccupazioni di natura economica che, se non ben gestite, talvolta creano problematiche psicologiche che possono condurre a dolorosi distacchi.

Durante lo scorso inverno, uno dei casi che ha affascinato maggiormente l'opinione pubblica è stato quello di Elena Ceste. Secondo la sua esperienza può una madre abbandonare i propri figli e sparire nel nulla?
La mente umana è un labirinto; una scomparsa può avere motivazioni anche “banali” se l’interessato versa in uno stato emotivo destabilizzato e fragile. Bisogna fare un percorso a ritroso ed analitico per comprenderne la natura e trovare risposte; spesso il germe del “male di vivere” si annida nella famiglia, che non sempre è in grado di percepire l’entità del disagio del proprio congiunto. Di regola una madre non abbandona mai i propri figli, a meno che non sia costretta a farlo ovvero non si renda conto di farlo.

Un altro caso avvolto nel mistero è la scomparsa della professoressa di Orosei. Quali sono le ultime ipotesi investigative?

Mi sto occupando quale membro dell’Associazione Penelope, che da anni assiste concretamente a più livelli i familiari delle persone scomparse, della vicenda della Professoressa di Orosei Irene Cristinzio, ormai scomparsa da un anno. I familiari escludono un gesto estremo o un allontanamento volontario; l’attenzione investigativa però non tralascia nessuna pista, tra le quali assume sempre più forza quella dell’ipotesi dello scambio di persona in un sequestro a scopo estorsivo, esistendo elementi concreti che avvalorano una simile ricostruzione.

Lei è anche un avvocato che si occupa anche di persone scomparse. Che cosa dovrebbero fare i familiari di una donna della quale improvvisamente si perdono le tracce?

Attivarsi immediatamente e su tutti i fronti, anche mass-mediatici, pretendere ricerche accurate, queste sono le direttive imprescindibili da seguire in caso di scomparsa.

E gli investigatori in che modo dovrebbero iniziare le ricerche?
Ancora, quanto agli investigatori, gli stessi non devono escludere nessuna ipotesi, e non privilegiarne aprioristicamente alcune; devono altresì fare in modo che tutti i canali istituzionali, ivi compreso il Commissario Straordinario, cui va tempestivamente inoltrata la denuncia di scomparsa,  siano allertati, coinvolgere solo soggetti esperti e qualificati.

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Nadia Francalacci