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(Ansa)
Dal Mondo

Gli ucraini avanzano ad est non a sud

Lo stato della controffensiva di Kiev e la resistenza dei russi, soprattutto verso la Crimea

Questa notte le forze russe hanno lanciato un massiccio attacco contro le infrastrutture civili della regione ucraina di Odessa. L’attacco è stato confermato dallo Stato Maggiore ucraino nel suo aggiornamento pubblicato su Facebook: «Dall'inizio di oggi, gli occupanti russi hanno lanciato un massiccio attacco missilistico-aereo utilizzando missili da crociera e droni contro le infrastrutture civili di Odessa. Le informazioni sulle conseguenze di questo attacco terroristico sono attualmente in fase di chiarimento». Il portavoce dell'aeronautica militare ucraina Yuri Ignat all’Ukrainska Pravda ha affermato: «La Russia ha schierato una quantità senza precedenti di aerei in un attacco notturno contro l'Ucraina. C'è stata una quantità senza precedenti di aerei: diverse dozzine di aerei. Erano atipicamente nello spazio aereo di notte. Si trattava di droni e aerei tattici». Stamattina il governo ucraino dopo le dimissioni dell'ex ministro della Difesa Oleksii Reznikov ha destituito sei viceministri della Difesa, tra cui Hanna Malyar, e il segretario di Stato del ministero della Difesa. Lo ha confermato su Telegram il capo di gabinetto del Consiglio del Ministri, Oleg Nemchinov.

Si apprende che gruppo terroristico Wagner ha raggiunto un accordo con l'esercito russo e tornerà in Ucraina « per lavorare su una delle sezioni difficili del fronte»

La controffensiva ucraina

Ma come sta andando la controffensiva ucraina? Secondo l’analista strategico Virgilio Lo Presti: «Gli ucraini stanno attualmente ottenendo buoni risultati sul fronte di Bakhmut, a est, ma l’elemento su cui concentrarsi maggiormente è l’offensiva ucraina sul fronte sud perchè questa – e non il fronte est - è la zona strategica dei combattimenti. Gli ucraini devono riuscire a spezzare il corridoio lungo il Mar d’Azov che i russi hanno creato e che ora collega il Donetsk occupato alla penisola di Crimea. A oggi l’offensiva ucraina non ha ottenuto alcun risultato apprezzabile; gli ucraini non sono riusciti ad avvicinarsi ad alcuno snodo sensibile dei collegamenti terrestri russi che percorrono tale corridoio. C’è sì questa breccia che gli ucraini hanno creato a Verbove, ma è appunto soltanto una breccia, non uno sfondamento, su quella breccia i paracadutisti russi stanno ora contrattaccando e non un solo blindato ucraino è riuscito a superarla». E cosa è lecito aspettarsi per il futuro? Per Lo Presti «Fare una previsione su cosa accadrà nei giorni a venire senza conoscere il tasso di usura dei due eserciti è difficile. E non c’è analista al mondo che possa dire con sicurezza quanto sta costando, in termini di perdite, l’attacco agli ucraini e la difesa ai russi. Si può ipotizzare che l’attacco ucraino non conoscerà pause autunnali, quelle a cui assistiamo sono soprattutto operazioni di fanteria, il fango e le piogge potranno rallentarle ma non bloccarle. Per converso non si ha la sensazione che la linea difensiva russa stia per crollare da un momento all’altro; l’artiglieria e i sistemi aerei russi continuano a colpire gli attaccanti, le riserve che i russi hanno ora gettato in battaglia raggiungono agevolmente le posizioni in prima linea e nelle retrovie della cosiddetta “Linea Surovikin” si continua a scavare aggiungendo sempre nuovi sistemi difensivi. In queste condizioni attendersi clamorosi colpi di scena nell’immediato futuro mi pare improbabile». Questa mattina alcuni canali Telegram russi hanno annunciato che il colonnello Andrey Kondrashkin, comandante della 31ª brigata d'assalto aerea russa, comandante sul campo anche a Mariupol è stato ucciso in battaglia. Si tratta di un ufficiale molto conosciuto in Russia che è diretto responsabile negli eccidi di Mariupol.

Il mistero sulle condizioni di Razman Kadyrov

Si infittisce il mistero sulle condizioni del capo della Repubblica cecena Ramzan Kadyrov che ieri ha diffuso in video nel quale passeggia in un parco; allo stato attuale nessuno è in grado di stabilire quando sia stato girato il video nel quale Kadyrov respira comunque con affanno mentre afferma: «Consiglio vivamente a tutti coloro che non riescono a distinguere la verità dalle bugie su Internet di fare una passeggiata all'aria aperta e di mettere in ordine i propri pensieri. La pioggia è meravigliosamente rinvigorente. Akmat-Potenza ! Allah Akabar!». Per l'Institue for the study of war (Isw): « Secondo quanto riferito la direzione principale dell'intelligence ucraina (Gur) ha confermato che Kadyrov era in coma il 15 settembre, suscitando voci sulla cattiva salute di Kadyrov tra i blogger russi e fonti interne. Kadyrov ha smentito le voci sulla sua salute in un video pubblicato il 17 settembre. La destabilizzazione del governo di Kadyrov in Cecenia sarebbe un duro colpo per il regime di Putin, in parte a causa di quanto centrale sia stato il ripristino della stabilità in Cecenia attraverso una guerra brutale e sanguinosa per la popolarità iniziale di Putin in Russia»

Mosca e Kiev oggi alla Corte internazionale di giustizia (Cig)

Oggi russi e ucraini compariranno davanti alla Corte internazionale di giustizia (Cig) un procedimento avviato dall'Ucraina, che accusa la Russia di aver falsamente utilizzato le accuse di genocidio per giustificare la sua invasione. I rappresentanti di Mosca e Kiev esporranno ai giudici dell’Aia le loro tesi e a questo proposito la La Russia ha chiesto alla più alta corte delle Nazioni Unite dell'Aia « di respingere la causa presentata dall'Ucraina come abuso di processo» Gennady Kuzmin a capo del team di avvocati di Mosca presso la Corte internazionale di giustizia, ha detto alla giuria composta da 16 giudici: « Il caso dell'Ucraina è irrimediabilmente difettoso e in contrasto con la giurisprudenza di lunga data di questa corte. La richiesta dell’Ucraina è un manifesto disprezzo della corretta amministrazione della giustizia e costituisce un abuso di processo».

A questo proposito è opportuno ricordare che presidente russo Vladimir Putin giustificato l'invasione della vicina Ucraina il 24 febbraio 2022 con accuse del tutto infondate «di genocidio orchestrato da Kiev nell'est russofono dell'Ucraina.» Due giorni dopo, il 26 febbraio 2022, gli ucraini si rivolsero alla Corte, «negando categoricamente» i fatti sostenendo che «l'uso del genocidio da parte della Russia come pretesto è contrario alla Convenzione delle Nazioni Unite sul genocidio del 1948». Sempre a proposito di tribunali mentre scriviamo si apprende che l'Ucraina farà causa alla Polonia, all'Ungheria e alla Slovacchia per essersi rifiutate di revocare il divieto di import sui cereali ucraini. La notizia è stata confermata a Politico da Taras Kachka rappresentante commerciale dell'Ucraina: «Penso che il mondo intero dovrebbe vedere come si comportano gli Stati membri dell'Ue nei confronti dei loro partner commerciali e della loro Unione, perché ciò può influenzare anche altri Stati. È importante dimostrare che queste azioni sono giuridicamente sbagliate. Ed è per questo che inizieremo le azioni legali»

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