Terza media: tre consigli (e mezzo) per l'esame
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Terza media: tre consigli (e mezzo) per l'esame

Consigli per finire bene l'anno scolastico: 15. Preparare l'esposizione della tesina.

Pillole bisettimanali per aiutare studenti (e famiglie) a restare motivati con la didattica a distanza. A firma di Marcello Bramati e Lorenzo Sanna, dirigenti e docenti dei licei Faes di Milano, nonché autori di Basta studiare! e Leggere per piacere (Sperling & Kupfer). Il mercoledì e la domenica, alle 8.30 su panorama.it, consigli, dritte e buone pratiche per concludere al meglio la scuola.

I ragazzi di terza media non torneranno sui loro banchi nemmeno per la prova finale che, da decreto, sarà online. Nessuno scritto: l'esame consisterà nella discussione di una tesina preparata in questi giorni su un argomento concordato tra docenti della classe e studenti. L'esposizione sarà online, così come lo sono state le lezioni di questi mesi.

Considerazioni sociali a parte, proviamo a capire come questi studenti possano prepararsi nel modo migliore possibile. Innanzitutto, moltissime indicazioni saranno suggerite dai propri docenti e sarà bene conoscerle e seguirle.

Per prima cosa, scegliere un argomento della tesina e, una volta concordato, stendere una mappa concettuale che possa coinvolgere le diverse discipline curricolari, entrando nel merito degli argomenti trattati durante il terzo anno. È importante ricordarsi di partire, per ogni materia, dall'argomento scelto, senza collegare le materie tra loro con il rischio di allontanarsi dallo spunto originario.

Ad esempio, se l'argomento fosse «la follia della guerra», bene citare Giuseppe Ungaretti per italiano, poi però non passare a un poeta inglese perché poeta come Ungaretti, ma tornare all'argomento originale e trattare «la follia della guerra» nella disciplina inglese, attraverso un passo letto, o attraverso una trattazione in lingua. Non ha senso cercare in internet argomenti già collegati, pezzi di tesine: è il momento di essere piccoli professionisti della scuola, ricercando e costruendo un prodotto culturale proprio.

Secondo punto, l'esposizione. Non essendoci il tema, l'esposizione e la capacità di esprimersi sarà valutata integralmente nel colloquio orale: il consiglio è quello di prepararsi una solida presentazione, provata e riprovata ad alta voce, da conoscere bene senza saperla a memoria, anche per evitare l'effetto «macchinetta». Provare a qualcuno l'esposizione e essere pronti a gestire interruzioni e domande di approfondimento – anche solo curiosità su come è stata costruita la presentazione, sulle fonti usate, sulle scelte fatte – aiuterà a simulare nel modo più fedele possibile questo colloquio.

In terzo luogo, la concentrazione. Sarà un'oretta impegnativa, serviranno silenzio e concentrazione intorno al candidato. Andate in una stanza – se possibile – in cui non sarete disturbati, non cedete alla tentazione di avere sotto mano qualche data, qualche formula: quello che conta sarà gestire con maturità l'esposizione e tutto quanto avrete assemblato e studiato, senza dovere ricorrere a effetti speciali e a bigliettini e suggerimenti fuori schermo.

Infine, il giorno dell'esposizione una bella maglietta «da esame», per provare a dare un po' di solennità alla prova. Anche in questa condizione unica degli esami a distanza.

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