Tokyo valuta l'acquisto del convertiplano AW609, per l'Italia sarebbe un successo
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Tokyo valuta l'acquisto del convertiplano AW609, per l'Italia sarebbe un successo

Se andasse in porto la vendita di convertiplani Leonardo AW609 al governo metropolitano di Tokyo, per la nostra industria aeronautica sarebbe un risultato storico. Il mezzo, una sorta di incrocio che permette le velocità e le quote operativa dell'aeroplano turboelica e le possibilità di volo verticale e sostentato dell'elicottero, potrebbe rivoluzionare i collegamenti tra la terraferma e l'isola di Ogasawara, circa mille chilometri di mare sempre piuttosto agitato e con condizioni meteorologiche tutt'altro che serene.

Si tratterebbe anche del primo convertiplano commerciale operativo della storia aeronautica in assoluto, poiché gli unici altri mezzi con questa configurazione operano in campo militare (con il V-22 Osprey) e nel settore dei droni. Nel momento in cui i primi AW609 dovessero entrare nella flotta giapponese per il collegamento tra le isole, composta da circa 130 unità, si creerebbe un fantastico banco di prova che vedrebbe il convertiplano (o in inglese, Tiltrotor), essere usato in missioni di pubblica utilità, sicurezza e trasporto urgente. Intanto i primi due AW609 di serie e un simulatore necessario per l'addestramento sono in fase di assemblaggio negli Usa, a Philadelphia, dove Leonardo ha da sempre un impianto produttivo. Il progetto AW609 risale al tempo della cooperazione con Bell e quindi all'Agusta-Westland, e dopo una lenta gestazione causata in parte dall'assoluta novità di dover certificare in campo civile questo tipo di macchina volante, nonché dopo l'incidente del 30 ottobre 2015 quando uno dei prototipi si disintegrò in volo causando la morte dei collaudatori Pietro Venanzi ed Herb Moran, ha ripreso l'ultima fase di sperimentazione in vista della certificazione da parte delle autorità aeronautiche Easa (EU) e Faa (Usa). Dopo il triste evento le struttura di coda e alcuni sistemi dell'AW609 sono stati modificati e le successive prove hanno confermato la soluzione dei problemi nonché le prestazioni: la velocità massima è oltre 500 km/h, la massima quota raggiungibile di quasi 8.000 metri e l'autonomia di oltre 1800 km. Dal punto di vista dei passeggeri, rispetto a un elicottero che abbia il medesimo carico utile, il convertiplano offre maggiore comodità e comunque la cabina pressurizzata, esattamente come un comune aeromobile per uso commerciale.

Pensato a partire dalla fine del millennio scorso sulle esperienze del Bell VX-15, lo AW609 (prima BA609), volò per la prima volta nel 2003 e nel settembre 2009 l'allora Ad di Agustawestland Giuseppe Orsi comunicò l'acquisizione da parte di Finmeccanica della quota di partecipazione della Bell Helicopter (ora holding Textron), acquisendone la piena proprietà nel 2011.

Da allora, seppure lentamente, la tecnologia del Tiltrotor italiano è avanzata al punto che l'utilizzo previsto potrebbe spaziare dal trasporto passeggeri alla ricerca e soccorso, dall'assistenza sanitaria, alla sorveglianza, dal supporto ad attività televisive, fino al trasporto istituzionale.

Leonardo elicotteri vanta una solida presenza in Giappone, dove secondo le analisi della società Cirium sono presenti 131 elicotteri made in Italy, alcuni dei quali volano per la Guardia Costiera nazionale, e una rete di servizi di supporto al cliente di cui anche l'AW609 potrà beneficiare. Si pensi soltanto all'uso per garantire il trasporto rapido da e per le piattaforme petrolifere con una configurazione della cabina fino a nove persone anche in condizioni meteorologiche marginali.

Da tempo operatori di tutto il mondo hanno espresso interesse per il Tiltrotor, tuttavia la lunga attesa attesa per la certificazione, ora finalmente prossima, dovrebbe ripagare Leonardo degli sforzi affrontati per vent'anni. E i primi clienti potranno accedere a pacchetti completi di supporto tecnico e addestramento proprio attraverso i corsi erogati dalla nuova Training Academy di Philadelphia.

I primi due AW609 saranno acquisiti dallo Era Group, che secondo fonti interne sarebbe intenzionata a piazzare un primo ordine di cinque esemplari.

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Sergio Barlocchetti

Milanese, è ingegnere, pilota e giornalista. Da 30 anni nel settore aerospaziale, lo segue anche in veste di analista. Docente di materie tecniche presso la scuola di volo AeC Milano è autore di diversi libri.

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