Missile balistico nordcoreano
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La Corea del Nord continua la sua produzione nucleare

Secondo l'intelligence americana, nonostante gli accordi di Singapore nuove attività si segnalano nello stabilimento di Sanumdong

A Singapore Donald Trump e Kim Jong-Un si sono scambiati sorrisi, strette di mano, quasi pacche sulle spalle, tra cetrioli ripieni e promesse di denuclearizzazione. Ma nonostante i tanto celebrati e storici negoziati, la Corea del Nord sembra continuare la sua produzione all'interno della fabbrica di Sanumdong, quella che ha prodotto i primi missili balistici intercontinentali del Paese in grado di raggiungere gli Stati Uniti.

Ecco cosa sappiamo.

Cosa succede alle porte di Pyongyang 

Satelliti spia statunitensi avrebbero "rubato" foto e immagini a infrarossi che dimostrano che alcuni veicoli si muovono dentro e fuori dallo stabilimento di Sanumdong, alle porte di Pyongyang. Una foto mostrerebbe un camion con rimorchio coperto simile a quello che la Corea del Nord aveva utilizzato per spostare i suoi missili balistici intercontinentali.

Le immagini non rivelerebbero a che punto sia la costruzione dei missili. A dirlo alla Reuters è stato un funzionario americano dell'intelligence, sotto anonimato. 

Le rivelazioni non indicano un ampliamento della capacità missilistica della Corea del Nord ma mettono in evidenza come Pyongyang continui a lavorare su armi avanzate. 

Secondo il Washington Post, la Corea del Nord sembra aver costruito uno o due nuovi missili balistici intercontinentali a combustibile liquido. 

Cosa avevano già previsto gli osservatori

Già subito dopo il vertice di Singapore di giugno molti analisti avevano espresso scetticismo. Dietro al grande ottimismo del presidente americano, che aveva parlato di "un evento molto importante nella storia del mondo", in diversi vedevano scarni risultati per i colori statunitensi. Trump avrebbe ricevuto solo dichiarazioni vaghe di denuclearizzazione, in cambio di una grande concessione: sospendere le esercitazioni militari in Corea del Sud.

Kim si era impegnato a lavorare verso la denuclearizzazione, senza però offrire dettagli su come ciò sarebbe accaduto. I successivi colloqui non sono andati bene.

Secondo quanto riferito dall'intelligence americana al Washington Post, i funzionari nordcoreani stanno pensando di sbarazzarsi di un numero limitato di testate nucleari, in accordo con gli Stati Uniti, mentre segretamente stanno mantenendo un arsenale nucleare

Le promesse non mantenute da Kim

Già a fine giugno, pochi giorni dopo il cordiale incontro di Singapore, l'intelligence riteneva che la Corea del Nord avesse anzi aumentato la produzione di carburante per le armi nucleari e che non intendesse rinunciare completamente al proprio arsenale nucleare.

Il segretario di Stato statunitense Mike Pompeo, durante una recente audizione in Senato, è stato costretto ad ammettere che Pyongyang continua a produrre carburante per le bombe nucleari nonostante la sua promessa di denuclearizzare. Ha però insistito che l'amministrazione Trump sta ancora facendo progressi nei suoi colloqui con Kim. Se lo dice lui...

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Simona Santoni

Giornalista marchigiana, da oltre un decennio a Milano, dal 2005 collaboro per Panorama.it, oltre che per altri siti di testate Mondadori. Appassionata di cinema, il mio ordine del giorno sono recensioni, trailer, anteprime e festival cinematografici.

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