Nikol Pashinyan, il neo eletto premier armeno
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Chi è Nikol Pashinyan, il premier armeno del cambiamento

Il leader dell'opposizione pacifica a Serzh Sargsyan ha ottenuto il voto del Parlamento, ma ora il suo è un cammino tutto in salita

Cappellino in testa e maglietta militare. Era questa la tenuta "da battaglia" che il neo-Premier armeno Nikol Pashinyan ha tenuto nelle lunghe settimane dell'opposizione pacifica a Serzh Sargsyan Primo Ministro repubblicano uscente dell'Armenia.

Il risultato della Rivoluzione di velluto

Quella che passerà alla storia come la Rivoluzione di velluto ha avuto l'esito sperato e Pashinyan, 42 anni, è riuscito a ottenere i voti sufficienti da parte del Parlamento per poter porsi al timone del Paese e traghettarlo verso un cambiamento e una modernizzazione che soprattutto i giovani rivendicano a gran voce. Per questo in queste ore le strade sono piene di palloncini colorati e i ragazzi indossano maglie bianche come fossero una pagina nuova da scrivere nella storia dell'Armenia. 

Da oltre un mese Yeveran era presa d'assedio dai rivoluzionari guidati da Pashinyan che avevano chiuso le strade d'accesso al centro cittadino con sit-in e cordoni umani. Il progetto era quello d'impedire al premier uscente, Serzh Sargsyan, di cambiare le leggi per trasformare il suo Governo in un mandato a vita.

Chi è Nikol Pashinyan

Pashinyan, fino a poco tempo fa, lo conoscevano in pochi. Ex giornalista, fortemente ideologizzato, ha iniziato l'attività politica ai tempi dell'università da dove è stato esplulso perché ritenuto sovversivo.

E' stato direttore del giornale Haykakan Zhamanak e nel 2004 la sua auto venne fatta saltare in aria in quello che è parso un tentativo di attentato.

Nel 2008, poi, dovette nascondersi per mesi perché accusato di aver istigato le proteste contro l’elezione di Sargsyan alla presidenza in cui morirono dieci persone.

Nel 2009 venne arrestato e nel 2010 fu condannato a sette anni di reclusione, ma l'anno dopo tornò in libertà grazie a un’amnistia.

Nel pieno delle proteste dello scorso aprile Pashinyan è stato nuovamente arrestato per essere poi scarcerato nel giro di 24 ore. 

Un mandato lampo per portare l'Armenia a elezioni libere

La sua idea è quella di rimanere in carica solo per pochi mesi, giusto il tempo necessario a traghettare l'Armenia verso elezioni democratiche e oneste. Il suo non sarà un compito facile visto che è stato eletto con 59 voti a favore e 42 contrari per uno scarto di soli 11 voti.

L'opposizione repubblicana ha giurato di dargli battaglia anche perché il suo programma elettorale prevede la lotta verso la corruzione della vecchia classe dirigente, maggiori diritti al popolo ed elezioni libere che implicano il ribaltamento dell'attuale assetto armeno. 

Pashinyan ha dimostrato lungimiranza sottolineando che nulla cambierà nei rapporti tra l'Armenia e la Russia e il neo-premier è atteso da Putin il 14 maggio nell'ambito del summit dell’Unione economica eurasiatica guidata da Mosca.

Le migliaia di persone scese in piazza a Yeveran testimoniano la profonda voglia di cambiamento del Paese, ora resta da vedere se Pashinyan avrà i numeri e le doti politiche per realizzare quel sogno. 


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Barbara Massaro