Dopo Parigi, Roma oppure Milano? A far salire la preoccupazione, e il grado di allarme, è ora una segnalazione inviata dall’Fbi alle nostre autorità di sicurezza in cui vengono indicati la Basilica di San Pietro nella capitale e il Duomo e il Teatro alla Scala nel capoluogo lombardo come possibili obiettivi di un attentato. E a conferma dei loro sospetti gli esperti dell’intelligence americana forniscono anche i nominativi di cinque sospetti terroristi “arabi” che potrebbero essere presenti nel nostro Paese, anche se dagli elementi raccolti non ci sarebbero al momento minacce concrete per l’Italia.
La strage di Parigi

Alcuni parigini con le coperte termiche vengono portati via dalla zona del teatro Bataclan – Parigi, 15 novembre 2015
La strage di Parigi

Il corpo di una delle vittime degli attentati di Parigi in Boulevard des Filles du Calvaire vicino al teatro Bataclan
La strage di Parigi

Poliziotti fuori dal consolato francese a Manhattan a New York City dopo gli attentati nella notte a Parigi – 14 novembre 2015
La strage di Parigi

Il corpo di una delle vittime degli attentati di Parigi in Boulevard des Filles du Calvaire vicino al teatro Bataclan
La strage di Parigi

Parigi Saint Denis, una delle finestre dell’appartamento dove la polizia ha arrestato 8 terroristi
La strage di Parigi

Parigi Saint Denis, 18 novembre 2015, reparti delle forze speciali
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Parigi Saint Denis, 18 novembre 2015, un militare delle forze speciali
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Parigi Saint Denis, 18 novembre 2015, reparti delle forze speciali arrestano un uomo sospettato di essere uno dei terroristi degli attentati del 13 novembre
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Parigi, 18 novembre 2015. Dopo il blitz a Saint-Denis, su twitter con l’hasthag #JeSuisUnChien si annuncia la morte di un cane delle forze speciali
La strage di Parigi

Poliziotti francesi nel raid a Saint Denis, vicino Parigi – 18 novembre 2015
La strage di Parigi

Poliziotti francesi nel raid a Saint Denis, vicino Parigi – 18 novembre 2015
La strage di Parigi

Poliziotti francesi nel raid a Saint Denis, vicino Parigi – 18 novembre 2015
La strage di Parigi

Poliziotti francesi nel raid a Saint Denis, vicino Parigi – 18 novembre 2015
La strage di Parigi

Poliziotti francesi nel raid a Saint Denis, vicino Parigi – 18 novembre 2015
La strage di Parigi

Poliziotti francesi nel raid a Saint Denis, vicino Parigi – 18 novembre 2015
La strage di Parigi

Poliziotti francesi nel raid a Saint Denis, vicino Parigi – 18 novembre 2015
La strage di Parigi

Poliziotti francesi nel raid a Saint Denis, vicino Parigi – 18 novembre 2015
La strage di Parigi

Poliziotti francesi nel raid a Saint Denis, vicino Parigi – 18 novembre 2015
La strage di Parigi

Poliziotti francesi nel raid a Saint Denis, vicino Parigi – 18 novembre 2015
La strage di Parigi

Poliziotti francesi nel raid a Saint Denis, vicino Parigi – 18 novembre 2015
La strage di Parigi

I parigini rendono omaggio alle vittime degli attentati di Parigi davanti al ristorante Le Carillon – 15 novembre 2015
La strage di Parigi

Lo scrittore francese Marek Halter (il secondo da sinistra), l’Imam della Moschea di Drancy Mosque, Hassene Chalghoumi (quarto da sinistra), rappresentanti delle comunità ebraiche e musulmane di Parigi rendono omaggio alle vittime degli attentati di Parigi davanti al Bataclan – 15 novembre 2015
La strage di Parigi

Una donna piange davanti al Bataclan a Parigi – 15 novembre 2015
La strage di Parigi

I parigini rendono omaggio alle vittime degli attentati di Parigi davanti al Bataclan – 15 novembre 2015
La strage di Parigi

Lo scrittore francese Marek Halter (il quarto da sinistra), l’Imam della Moschea di Drancy Mosque, Hassene Chalghoumi (sesto da sinistra), rappresentanti delle comunità ebraiche e musulmane di Parigi rendono omaggio alle vittime degli attentati di Parigi davanti al Bataclan – 15 novembre 2015
La strage di Parigi

Un bambino posa una candela davanti al bar Le Carillon a Parigi – 14 novembre 2015
La strage di Parigi

Fiori e candele davanti al bar Le Carillon a Parigi – 14 novembre 2015
La strage di Parigi

Un abbraccio tra due amiche davanti al bar Le Carillon a Parigi – 14 Novembre 2015
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Alcune persone accendono candele in ricordo delle vittime degli attentati di Parigi a Lion – 14 novembre 2015
La strage di Parigi

Il memoriale per le vittime degli attentati di Parigi in Place de la Republique – 14 Novembre 2015
La strage di Parigi

Alcune persone mettono fiori davanti all’ambasciata francese in Polonia – 14 novembre 2015
La strage di Parigi

Alcune persone mettono fiori davanti all’ambasciata francese in Polonia – 14 novembre 2015
La strage di Parigi

Una donna piange davanti al Carillon cafe a Parigi – 14 novembre 2015
La strage di Parigi

La prima pagina di un giornale a Parigi con il titolo “L’orrore” tra candelel e fiori – Parigi, 14 novembre 2015
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Una delle vittime degli attentati di Parigi coperta da un lenzuolo
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Polizia francese fuori dal Cafe Bonne Biere in Rue du Faubourg du Temple a Paris – 14 Novembre 2015
La strage di Parigi

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Francesi evacuati dal teatro Bataclan a Parigi – 15 novembre 2015
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Un uomo pone un pezzo di pane in una tazza di plastica con vodka fuori dall’ambasciata francese a Mosca – 14 Novembre 2015
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Il presidente francese nella notte degli attentati di parigi – 14 novembre 2015
La strage di Parigi

Alcuni parigini con le coperte termiche vengono portati via dalla zona del teatro Bataclan – Parigi, 15 novembre 2015
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Alcuni superstiti degli attentati di Parigi prima di essere portati via da alcuni autobus in sicurezza – 14 novembre 2015
La strage di Parigi

Lo sgomento sul volto di un sopravvissuto agli attentati di Parigi prima di essere portato via su un autobus – 14 novembre 2015
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La polizia francese raccoglie tracce nel café Comptoir Voltaire sede di uno degli attacchi terroristici – Parigi 14 novembre 2015
La strage di Parigi

Corpi a terra davanti al Comptoir Voltaire, il café di Parigi luogo di uno degli attentati della notte – 14 Novembre 2015
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Abbracci tra i superstiti degli attentati di Parigi prima di essere portati via da alcuni autobus in sicurezza – 14 novembre 2015
Le reazioni del Governo
Non sottovalutare, ma nemmeno enfatizzare o – peggio – cadere vittima dell’isteria: questa in sintesi la reazione/raccomandazione del Governo italiano, da cui viene sottolineato come “segnalazioni sulla sicurezza in Italia da Paesi amici e alleati siano costanti. Sono oggetto di attenta valutazione dalle forze di sicurezza italiane senza enfatizzazioni ma anche senza sottovalutazioni, come sempre avviene su base quotidiana per le informative che vengono regolarmente vagliate e verificate”.
Tra l’altro, nel documento dell’Fbi non sarebbero fornite indicazioni temporali né tanto meno si parlerebbe di specifici progetti di attentato, ma ci si “limiterebbe” a indicare i possibili obiettivi. In ogni caso, si è dato il via alle opportune verifiche sulle informazioni ricevute (a partire da quelle sulla presenza dei 5 soggetti arabi “a rischio”), mentre è stata diffusa una circolare dal Dipartimento di Pubblica Sicurezza per invitare i questori di Milano e Roma a rafforzare ulteriormente – per quanto possibile, visto che l’allerta è già a livello 2, un gradino sotto quello previsto in caso di attacco terroristico – la vigilanza e il controllo nelle due città, con particolare attenzione ai luoghi di culto e di aggregazione.
Falso allarme a Roma
Malgrado le raccomandazioni alla calma, il livello di tensione è tuttavia ai livelli di guardia dopo i fatti di Parigi e gli allarmi-bomba negli stadi che hanno fatto annullare due match internazionali in Germania e Belgio. Ne è un esempio l’allarme scattato a Roma nella serata di ieri, mercoledì 18 novembre: è bastata una borsa lasciata incustodita ad una fermata dell’autobus a due passi dall’ambasciata americana in via Veneto a dare il via al piano sicurezza, con l’intera area tra piazza Barberini e via Bissolati che è stata chiusa al traffico mentre gli artificieri verificavano che non c’era alcun pericolo.
