Paris Fashion Week: il teatro di Dior
Dall'Orlando di Virginia Wolf alle influenze di Gianfranco Ferré e John Galliano, Maria Grazia Chiuri parla a una moda in continua evoluzione.
Maria Grazia Chiuri conferma ancora una volta il suo approccio alla moda come veicolo di trasformazione e riflessione culturale, esplorando il concetto di «abito mondo», un capo che non è solo espressione estetica, ma anche un crocevia di storia, funzionalità e identità.
Il dialogo tra passato e presente si concretizza in una collezione che stratifica memorie e codici, rileggendo l’heritage di Dior attraverso nuove prospettive. La camicia bianca, elemento iconico e simbolo di libertà, diventa il punto di partenza per un guardaroba metamorfico. Qui si innestano le influenze architettoniche di Gianfranco Ferré, con volumi iperbolici e costruzioni che esaltano la silhouette, fondendosi con dettagli che rimandano all’universo letterario di Virginia Woolf e alle sperimentazioni visive di Robert Wilson. L’ispirazione all’Orlando, personaggio fluido nel tempo e nel genere, si traduce in gorgiere che diventano elementi mobili, accessori da assemblare e disassemblare, in sintonia con la mutevolezza dell’identità contemporanea.
La palette cromatica si snoda attraverso un racconto scenico ben orchestrato: dall’oscurità si passa alla luce, in un crescendo visivo che accompagna la trasformazione della passerella. Un gioco di contrasti tra opacità e trasparenza definisce i look: camicie eteree stratificate sotto cappotti in feltro nero, giacche dalle spalle arrotondate che scolpiscono il corpo, corsetti che dialogano con giacche maschili, mentre i nastri di velluto nero e le perle barocche creano una nuova grammatica decorativa. La sartoria maschile, decostruita e reinterpretata, diventa materia viva, con tessuti tecnici e impermeabili che si intrecciano a preziosi ricami floreali e dettagli di pizzo applicati con grazia sartoriale.
Il rimando alla storia recente della maison si fa esplicito nella riedizione della celebre T-shirt J’adore Dior di John Galliano, un'operazione di revival che non si limita alla nostalgia, ma si inserisce nel più ampio discorso della moda come narrazione in continua evoluzione. La crinolina, smaterializzata e ridefinita, si afferma attraverso nuove texture per gonne e abiti, mentre la struttura della marsina con colletto rialzato fa il suo ritorno con un'eleganza inedita.