Mario Biondi
Ufficio Stampa
Musica

Mario Biondi: "Il mio disco di Natale si ascolta anche d'estate"

Il re del soul italiano è tornato con "A Very Special Mario Christmas". Tra le altre, l'inedita "Santa Claus is coming to town"

Il suo Mario Christmas, uscito lo scorso Natale, ha raggiunto il disco di platino in poche settimane. E quest'anno, Mario Biondi ci riprova. A Very Special Mario Christmas (nei negozi dal 25 novembre per la Sony) contiene infatti un cd con tre inediti (Santa Claus is coming to town, Please Come Home For Christmas e Happy Xmas - War is Over) e un dvd live. 

Perché hai deciso di fare questo disco?

Come prima cosa perché ci siamo divertiti come dei matti. Mario Christmas, uscito lo scorso anno, è stato un successo inaspettato. Quando mi immaginavo di fare un disco di Natale, pensavo a quell’aria fatta di un po’ di nostalgia e tristezza. Ma siamo riusciti a uscire da questa logica. Alcune canzoni erano pronte per entrare in Mario Christmas ma ne avevamo già troppe nella tracklist. Allora le abbiamo lasciate lì. La Sony Music mi ha recentemente proposto una ristampa, visto il successo che aveva ottenuto il mio disco. Ho colto questa occasione per realizzarne una nuova versione, inserendo quattro nuovi brani e un DVD con il concerto fatto a Natale a Napoli. E, per registrare, invece di andare a New York, abbiamo fatto un coro gospel in casa. C’erano musicisti da tutto il mondo: due eritree, una brasiliana, una cubana, un’americana, ecc. Mi sono divertito tantissimo.

Secondo te cosa attrae di più di queste canzoni?

Realizzando queste versioni, abbiamo cercato di sovvertire le cose. Una canzone come Happy Xmas (War is Over) che storicamente è una canzone in 4/4 e da chitarra (come dicono gli inglesi è un brano easy listening), l’abbiamo resa una 3/4 jazz con cori di bambini. Abbiamo cercato di guardare un po’ più in là della malinconia natalizia. Abbiamo cercato di renderle delle vere e proprie canzoni. Non volevo fare la classica raccolta natalizia. Quando leggo su Twitter che i miei fan ascoltano le canzoni di “Mario Christmas” anche in piena estate, mi viene da sorridere, ma capisco che è andata così come avrei voluto. O forse ancora meglio.

Un particolare della copertina del discoUn particolare della copertina del discoUfficio Stampa

Le versioni che proponi sono sempre differenti da quelle originali. Che valore ha per te la contaminazione?

Nella mia carriera mi sono fatto contaminare da tutti i generi musicali. Sono cresciuto negli anni Ottanta, tempo in cui il jazz dominava la scena musicale. Poi è venuto il tempo del pop-rock, che iniziava a prendersi il suo predominio. Credo che la contaminazione sia naturale. Il Web ci ha permesso, poi, di ascoltare tantissime cose. Ai miei tempi non era possibile tutto questo (e, soprattutto, in questa portata). Oggi mia figlia che ha 14 anni, con un abbonamento da pochi euro al mese a Deezer o Spotify, ascolta in un secondo tutte le canzoni che vuole. 

Nel disco rfai un rap con Andrea D’Alessio, un ex concorrente di X-Factor 7. Come è nato questo incontro?

Lui mi è piaciuto fin da subito. Mi aveva scritto su Twitter, dicendomi che apprezzava la mia musica. Io l’ho contattato e ci siamo incontrati. Andrea è una persona bravissima: lo stimo per la sua modestia e intelligenza.

Troviamo anche due canzoni remixate. Come mai questa scelta?

Essenzialmente perché sono un matto da legare. Man mano che provavamo Santa Claus is coming to town, gli ho cambiato il basso, facendolo diventare basso elettronico. Ho chiamato Hugo Tempesta (importante fonico italiano che gira con me in tournée) e gli ho chiesto una versione elettronica anni Novanta. Poi ho sentito Raffaele Scoccia, che me ne ha fatto una versione un po’ più moderna, con questo basso che fa cambiare il remix. Mi divertiva molto questa cosa. Tra l’altro ieri mi sono rivisto il video di Santa Claus is coming to town che ho girato con Gaetano Morbioli (e dove tra l’altro ci sono quattro dei miei sette figli) e mi sono reso conto che è pura felicità: è veramente allegro.

Oltre al cd hai inserito anche un dvd...

Sono felice che la Sony Music stia investendo così tanto su di me. Il mio tour mi ha portato in tantissime capitali europee, abbiamo fatto oltre venti date: è stato un successo. In occasione del Natale scorso abbiamo fatto un concerto a Napoli che è la città del Presepe. Sony ha creduto molto in questo progetto e - malgrado il momento storico - ha deciso di promuoverne anche un DVD che testimoniasse questo evento. Questo è il mercato e questo dobbiamo vivere. Ma se muore la discografia, moriamo noi. Ho lavorato venticinque anni sui palchi di tutto il mondo e ho ancora bisogno del supporto dei miei fans per distribuire la mia musica nel mondo, che sia streaming, digitale o supporto fisico. 

È previsto un tour per il 2015. Cosa dobbiamo aspettarci?

Partiamo il 5 maggio con una tournée italiana (F&P Group). Sto cercando di lavorare su uno spettacolo nuovo. Mi piace molto la spettacolarizzazione dello show. Non sfarzosa, intendiamoci, ma semplice e allo stesso tempo di effetto. 


Le canzoni di Natale sono essenzialmente brani che parlano di speranza. Tu in cosa credi?

Credo nell’armonia. È una cosa che vedo manca molto. Mi sto accorgendo - soprattutto in questi ultimi tempi - che c’è troppa disarmonia. Credo che potrebbe bastare davvero poco, ma siamo sempre a lottare l’uno contro l’altro, per distruggere i credi e le forze altrui. Questa disunione nazionale è brutta. Sembra che nessuno voglia far più niente.

Secondo te perché?

Perché è comodo. Tutti quanti hanno iPhone, Macbook, televisore di 60’ in casa, tutti hanno una macchina carina e graziosa per farsi un giro la domenica. Ma la realtà è ben più grande. Ad esempio so che l’80% dei padri divisi oggi va alla Caritas perché si trova a dover pagare 800 euro al mese (dei 1200 che prende al mese) a ex-moglie e figli. Ci vuole armonia in questa società. Mi rendo conto che questo è solo un esempio, ma ci tengo a dire che secondo me c’è bisogno di messaggi come quelli di papa Francesco. Non sono estremamente cattolico ma ho un grandissimo rispetto per chi crede. Sento che papa Francesco ha il messaggio giusto dentro. Mi auguro che la Chiesa - ma anche la politica - possano aiutare per mettere un po’ in riga tutto quello che non va.


Ecco le date del tour 2015 di Mario Biondi (biglietti acquistabili su ticketone.it):

5 maggio: Torino (Auditorium del Lingotto)

12 maggio: Milano (Teatro degli Arcimboldi) 

15 maggio: Mantova (Gran Teatro Palabam)

16 maggio: Cesena (Nuovo Teatro Carisport)

18 maggio: Bologna (Teatro Europauditorium)

20 maggio: Roma (Auditorium Parco della Musica)

22 maggio: Bari (Teatro Team)

24 maggio: Palermo (Teatro Politeama)

25 maggio: Catania (Teatro Metropolitan)


I più letti

avatar-icon

Giovanni Ferrari