Un cittadino tunisino e un cittadino kosovaro, ritenuti pericolosi per la sicurezza nazionale a causa della loro forte radicalizzazione, sono stati espulsi in Italia. La prima persona è un cittadino tunisino di 42 anni, che è stato individuato mentre si trovava in detenzione nel carcere di Piacenza. All’interno della sua cella, è stata trovata una foto di un uomo armato di mitra con la bandiera dell’Isis alle spalle. Dopo essere stato scarcerato nel 2020, è stato oggetto di provvedimenti di espulsione rimasti ineseguiti. È stato rintracciato nel 2023, associato a centri di detenzione e infine rimpatriato in Tunisia.
La seconda persona è un cittadino kosovaro che è emerso in seguito a un’indagine sulla radicalizzazione avviata nel 2016 dalla Digos di Venezia. Questa indagine ha portato all’arresto di tre cittadini kosovari nel 2017, a causa di gravi indizi di coinvolgimento in un’associazione a scopo di terrorismo internazionale legata all’ideologia dello Stato Islamico. Questo cittadino kosovaro è stato espulso dal territorio nazionale in base a un provvedimento emesso dal Prefetto di Venezia per motivi di sicurezza nazionale e successivamente è stato rintracciato e rimpatriato nel 2023.
