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Manovra, via libera a Ponte sullo Stretto e pensioni medici nella maratona notturna

Manovra, via libera a Ponte sullo Stretto e pensioni medici nella maratona notturna

Salve le pensioni di vecchiaia dei medici con penalizzazioni light per chi vorrà anticipare l’uscita dal lavoro e via libera anche per le risorse necessarie ad avviare il progetto del Ponte sullo Stretto. Al termine di una maratona notturna di oltre cinque ore, dall’1 circa alle 6, la commissione Bilancio al Senato ha chiuso l’esame degli emendamenti alla manovra, approvando prima le proposte di modifica dell’opposizione e poi quelle di governo e relatori sui temi della discordia.

Dalla giornata di mercoledì è in programma la discussione in Aula a Palazzo Madama dove è previsto il voto di fiducia venerdì 22 dicembre. Il ddl passerà poi alla Camera per un rapido esame e terminare l’iter di approvazione nella settimana tra Natale e Capodanno.

Da quanto si apprende non ci sarà nessuna proroga al superbonus, nemmeno temporanea. La commissione ha, invece, dato il suo ok a un emendamento del governo all’articolo 33 che mette al riparo dai tagli le pensioni di vecchiaia di medici, dipendenti di enti locali, maestri e ufficiali giudiziari e alleggerisce la decurtazione per i sanitari con una riduzione di un trentaseiesimo del taglio per ogni mese in più di permanenza al lavoro. I dirigenti medici e gli infermieri, se lo vorranno, potranno inoltre rimanere al lavoro fino a 70 anni.

Per quanto riguarda i Ponte sullo Stretto, confermate ma rimodulate le risorse che ammontano a 11,63 miliardi di euro. L’esborso a carico dello Stato viene, però, alleggerito di 2,3 miliardi con il reperimento delle risorse attraverso una compartecipazione con il fondo per lo Sviluppo e la Coesione in capo alle regioni.

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