Pensavate che le tisane detox fossero capaci di «purificare» il vostro organismo? Mi spiace dovervi comunicare che si tratta di una grande menzogna. Acqua e limone per dimagrire, zucchero di canna più sano di quello bianco, ananas in grado di bruciare i grassi. Tutte fandonie. L’elenco delle fake news legate all’alimentazione è lungo e, complice il web, continua a crescere. Miti che promettono risultati rapidi e miracolosi, ma che spesso non hanno alcun fondamento scientifico e possono rivelarsi dannosi. Ivan Perrone, Quality Manager di Vivenda Spa, ha svelato le falsità più clamorose sul mondo del cibo e le ha spiegate anche agli studenti nelle scuole.
I falsi miti più diffusi a tavola
Dalla celebre «dieta dei 7 kg in 7 giorni» alle mode alimentari del momento, molte convinzioni nascono dal desiderio di soluzioni facili. Secondo Vivenda Spa, azienda del Consorzio La Cascina impegnata nei laboratori di educazione alimentare, è proprio su questi luoghi comuni che occorre intervenire. «Solo lavorando con bambini e famiglie possiamo contrastare la cattiva informazione», spiega Ivan Perrone, Quality Manager dell’azienda. La regola di base resta semplice: varietà, quantità adeguate e giusta frequenza di consumo.
La dieta mediterranea come punto di riferimento
In un panorama confuso come quello attuale, la dieta mediterranea rimane il modello più equilibrato: frutta, verdura e cereali integrali ogni giorno, un’alternanza di proteine animali e vegetali e un consumo moderato di dolci. Non esistono scorciatoie: la salute si costruisce nel tempo, con scelte quotidiane consapevoli. Altro che rimedi miracolosi.
Il pericolo delle diete «lampo»
È proprio il concetto di dieta che nasconde le insidie maggiori. «Gli interventi rapidi – avverte Jessica Rapone, responsabile del servizio dietetico di Vivenda Spa – portano soprattutto a una perdita di liquidi, destinata a essere recuperata rapidamente, con effetti negativi sul metabolismo». Dimagrire davvero richiede costanza, attività fisica e il supporto di professionisti qualificati.
Sushi e carboidrati: attenzione alle semplificazioni
Anche alimenti considerati salutari, come il sushi, meritano attenzione. Riso e pesce sono sani, ma l’aggiunta di zucchero e sale può incidere negativamente sull’equilibrio nutrizionale. Allo stesso modo, le diete senza carboidrati promettono risultati rapidi ma, se protratte, possono creare squilibri: il cervello ha bisogno di glucosio e la produzione eccessiva di corpi chetonici può essere dannosa.
Come ricorda la Sinu (Società Italiana di Nutrizione Umana), i carboidrati dovrebbero fornire il 45–60% dell’energia giornaliera. Informarsi è essenziale, ma senza lasciarsi sedurre da promesse miracolose: la nutrizione è una scienza complessa, in continua evoluzione, e non ammette scorciatoie.
